jake angeli capitol hill assalto congresso usa

SCIAMANO POTEVA ESSE’ PIUMA E INVECE È FERO - JAKE ANGELI, IL VOLTO PIÙ NOTO DELL’ASSALTO AL CONGRESSO AMERICANO DELLO SCORSO ANNO, È  STATO CONDANNATO A NOVEMBRE A 41 MESI DI PRIGIONE. MA CHE NE È DEGLI ALTRI INSORTI? IN 165 SONO STATI PORTATI IN GIUDIZIO, MA CE NE SONO CENTINAIA CHE ASPETTANO IL PROPRIO TURNO. GLI APPUNTAMENTI PIÙ INTERESSANTI DEVONO ANCORA ARRIVARE, IN PARTICOLARE QUELLI CON I MILIZIANI DELLE ASSOCIAZIONI SUPREMATISTE DEGLI OATH KEEPERS E DEI PROUD BOYS, CHE SEMBRA ABBIANO AVUTO DIRETTI CONTATTI STRATEGICI CON STEVE BANNON E RUDY GIULIANI

 

 

 

jake angeli

Anna Guaita per "il Messaggero"

 

Con quel suo abbigliamento da scalcinato guerriero vichingo, Jacob Anthony Angeli Chansley aveva colpito l'immaginario collettivo.

 

C'era chi l'aveva trovato simpatico e chi lo giudicava solo un buffone innocuo. Di certo, per un po' ha fatto trend, tanto che varie riviste avevano indicato dove trovare i vari capi di abbigliamento che aveva sfoggiato.

 

jake angeli

Diversa è stata l'opinione del giudice Royce Lamberth, che non si è fatto affascinare e a novembre lo ha condannato a 41 mesi di prigione per «aver ostacolato con condotta violenta il regolare svolgimento di una cerimonia ufficiale».

 

Chansley, diventato noto come «lo sciamano di QAnon», era stato uno dei primi 30 insorti che si erano introdotti con la violenza nel Palazzo del Congresso il 6 gennaio dell'anno scorso, allo scopo di interrompere la proceduta di ratifica della vittoria elettorale di Joe Biden.

 

jake angeli e rudy giuliani

 

Le stesse telecamere della Camera lo hanno immortalato mentre grida che bisognava impiccare Mike Pence, il vicepresidente che si era rifiutato di disobbedire alla Costituzione e fare il gioco di Donald Trump.

 

IL PROCESSO

Lo sciamano è uno dei 165 insorti identificati e già condannati, ma altre centinaia aspettano il proprio turno davanti ai giudici. Ed è probabile che tutti questi casi non si risolvano prima dell'estate.

 

Sono oramai più di sei mesi che 9 deputati della Camera e 19 giudici federali del distretto di Washington lavorano a ritmo accelerato per concludere quella che è stata definita «la più grande inchiesta e azione penale della storia americana».

 

 

supporter di trump alla scrivania di nancy pelosi

I due gruppi lavorano su binari diversi: la Commissione Inquirente della Camera deve chiarire chi e come abbia organizzato l'insurrezione del 6 gennaio; i giudici processano gli esecutori materiali dell'attacco al palazzo del Congresso.

 

Chansley è stato forse il più conosciuto degli insorti condannati, ma altre facce note, come quella di Russel James Peterson, l'uomo che si stravaccò sulla sedia di Nancy Pelosi profferendo frasi offensive in direzione della speaker della Camera, o come quella di Riley June Williams, che rubò il laptop di Nancy con l'intenzione di venderlo ai servizi segreti russi, hanno avuto già il primo incontro con i giudici e rischiano tutti vari mesi di carcere.

trump biden

 

Gli appuntamenti più interessanti devono ancora arrivare, in particolare quelli con i miliziani delle associazioni suprematiste degli Oath Keepers e dei Proud Boys, che sembra abbiano avuto diretti contatti strategici con le «menti» che hanno organizzato la manifestazione del 6 gennaio.

JOE BIDEN DONALD TRUMP BY PAT LUDO

 

Alcuni di loro erano stati visti la sera precedente in un noto albergo di Washington dove si trovavano i principali consiglieri di Trump, da Steve Bannon a Rudy Giuliani a John Eastman.

 

LA WAR ROOM

Nell'albergo sarebbe stata creata una «war room» a cui facevano capo le varie componenti della manifestazione «Stop the Steal», Fermate il furto, basata sull'infondata teoria che le elezioni fossero state «rubate».

 

Le indagini sulla war room sono appannaggio della Commissione della Camera, composta da nove deputati, di cui solo due repubblicani.

proud boys.

 

La commissione sarebbe stata divisa equamente fra i due partiti se il capogruppo repubblicano, Kevin McCarthy non avesse fatto pressioni sulla Pelosi perché includesse alcuni membri chiaramente compromessi con Donald Trump e il suo gruppo di consiglieri eversivi.

 

Le stesse indagini della Commissione hanno confermato, per esempio, che il deputato Jim Jordan, proposto da McCartyhy, era in contatto telefonico con la war room mentre avveniva l'attacco.

jake angeli

 

La Commissione ha ascoltato 300 testimoni e ha ricostruito particolari inediti, come il fatto che Trump se ne stesse seduto nel suo studio a guardare la telecronaca dell'attacco al Congresso, rifiutandosi di richiamare all'ordine i suoi seguaci nonostante le suppliche che arrivavano anche dai suoi familiari, come Ivanka, e dai suoi sostenitori, come i giornalisti della Fox.

 

jake angeli 1

Si è scoperto che Trump voleva sostituire in extremis il ministro della Giustizia con uno che gli prometteva di abolire i risultati elettorali in alcuni Stati.

 

Molte cose, però, non sono ancora chiare, e chi le conosce si rifiuta di parlare.

 

Bannon, consigliere di Trump, è stato incriminato per aver disobbedito a un mandato di comparizione e sarà processato a luglio. Stessa sorte rischia l'ex capo dello staff Mark Meadows.

 

La Commissione promette che entro l'estate sarà in grado di presentare una prima stesura del rapporto, con una serie di udienze pubbliche che dovranno servire da monito perché simili attacchi alla democrazia non si ripetano.

jon schafferdoug jensen supporter di trump assaltano il congresso usa 1Un sostenitore di Trump siede sulla scrivania di Nancy Pelosicio che resta nella scrivania di nancy pelosi dopo l'assalto dei supporter di trump eugene goodman distrae la follail congresso usa dopo l'assalto 2arresti di supporter di trump supporter di trump assaltano il congresso usa assalto al congresso mememanifestanti picchiano un poliziotto con una bandiera americana a washington il congresso usa dopo l'assaltogas lacrimogeni contro i manifestanti a washington andy williamschester doles, ex membro del ku klux klan, entra al campidoglio della georgia Assalta al Campidoglioproteste al campidoglio di sacramento

Oath Keepers - Difensori del giuramento Oath Keepers - Difensori del giuramento Oath Keepers - Difensori del giuramento Oath Keepers - Difensori del giuramento il leader dei proud boys henry tarrio detto enriqueproud boys proud boys 5enrique tarrio

jake angeli 6jake angeli 4jake angeli 3jake angeli al congresso JAKE ANGELI AL CONGRESSO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…