jobs act

ARRIVANO GLI SPIONI AZIENDALI - CON IL JOBS ACT I DATORI DI LAVORO POTRANNO ACCEDERE A PC, TABLET E TELEFONI AZIENDALI PER MONITORARE L'ATTIVITÀ DEL DIPENDENTE - E TRA CONTROLLO E INTROMISSIONE, IL CONFINE E’ SOTTILE…

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

RENZI POLETTIRENZI POLETTI

All' ultimo minuto, in maniera un po' arruffata, ma alla fine Matteo Renzi ha portato a casa gli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act e il secondo esame preliminare di cinque decreti delegati della riforma fiscale. Vi sono alcuni elementi positivi come l'estensione degli ammortizzatori sociali alle aziende con un numero di dipendenti compreso tra 5 e 15, norma che consente di estendere le tutele a circa 1,4 milioni di lavoratori.

 

Il provvedimento non è gratis e comporta il pagamento di un contributo dello 0,45% a un fondo di integrazione salariale. Da segnalare, inoltre, la regolamentazione definitiva della cassa integrazione: 24 mesi in un quinquennio mobile sia per quella straordinaria che per quella ordinaria. Il tetto può salire a 36 mesi con il ricorso ai contratti di solidarietà (se questi ultimi durano 24 mesi, per altri 12 si può fare ricorso alla cig).

RENZI POLETTI
RENZI POLETTI

 

Qualche interrogativo suscitano quelle innovazioni che il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, hanno salutato con molta enfasi. In primo luogo, il cosiddetto «stop alle dimissioni in bianco». L' obiettivo è fermare alcune pratiche scorrette che impongono ai lavoratori di firmare in anticipo le dimissioni per consentire all' azienda di usarle a proprio piacimento.

 

D' ora in poi, i lavoratori dovranno utilizzare moduli scaricabili dal sito del ministero trasmettendoli anche attraverso patronati, sindacati, eccetera. «Per pochissime patologie si sono complicati due milioni di atti di risoluzione volontaria del rapporto di lavoro», ha commentato l' ex ministro Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato.

tasso di disoccupazione in italia negli ultimi cinquantotto anni di alberto bagnai tasso di disoccupazione in italia negli ultimi cinquantotto anni di alberto bagnai

 

Analoghi dubbi sollevano le nuove norme sui controlli a distanza: pc, tablet e cellulari consegnati ai dipendenti potranno essere usati per monitorare l' attività lavorativa previo consenso informato e nel rispetto della privacy. Ma sarà comunque complesso stabilire dove finirà il controllo e inizierà l' intromissione: il rischio di confusione è molto elevato.

Allo stesso modo, non può non suscitare qualche perplessità l' avvio dell' Anpal, la nuova agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.

 

In teoria sarà a costo zero perché assorbirà funzionari del ministero e dell' Isfol, ma coordinerà fondi e piani di azioni di Regioni e Province, competenti in materia di formazione e centri per l' impiego, sarà complesso. Almeno fino alla riforma del Titolo V della Costituzione. Da valutare anche l' Ispettorato unico del lavoro che dovrà coordinare le funzioni di Inps, Inail e delle Asl. Identico discorso si può svolgere per la delega fiscale. Sulla carta non mancherebbero le novità positive.

DisoccupatiDisoccupati

 

Dall' eliminazione dell' anatocismo (gli interessi sugli interessi) per le somme iscritte a ruolo fino all' allungamento a 7 giorni per i ritardi che non comportano la decadenza della rateizzazione passando per l' abbassamento dall' 8 al 6% dell' aggio sulla riscossione (dal 4,6 all' 1% per chi paga subito).

 

DISOCCUPATIDISOCCUPATI

Insomma, il ministro dell' economia Padoan ha presentato, su suggerimento del Parlamento, un fisco dal volto umano: la riorganizzazione di Agenzia delle Entrate ed Equitalia dovrebbe comportare controlli meno invasivi e facilitare la collaborazione, ma le ombre del passato sono difficili da diradare. La revisione delle spese fiscali, ossia di detrazioni e deduzioni, sarà effettuata ogni 5 anni: se ne parlerà nella Nota di aggiornamento del Def. Confermato l' innalzamento a 1,5 milioni e 3 milioni delle soglie di punibilità penale della frode fiscale e della dichiarazione infedele. Oggi a Cernobbio il premier Renzi probabilmente ne approfitterà per un défilé .

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...