TRANS-PAPA - L’INCONTRO IN VATICANO CON IL TRANS SPAGNOLO CACCIATO DALLA PARROCCHIA E’ UN ALTRO SCHIAFFO DI BERGOGLIO AI CATTO-CONSERVATORI - IL SACERDOTE AVEVA CHIAMATO LA DONNA “FIGLIA DEL DIAVOLO”

Giacomo Galeazzi per “la Stampa”

 

«Se avessi potuto scegliere, non avrei certo scelto la mia vita», ha detto in lacrime al Papa. E ha descritto la sofferenza di essere cacciato dalla parrocchia come «creatura del diavolo». Sabato Francesco ha ricevuto in udienza privata in Vaticano un transessuale spagnolo, accompagnato dall’attuale fidanzata.

bergoglio nelle filippine 24c5a85f00000578 2914365 image a 3 1421483537608bergoglio nelle filippine 24c5a85f00000578 2914365 image a 3 1421483537608

 

Il transgender, Diego Neria Lejarraga, 48 anni, nato donna e sottopostosi otto anni fa ad un’operazione per il cambio di sesso, aveva scritto al Papa denunciando di essere stato emarginato dalla Chiesa nella sua città di Plasencia, in Estremadura. Bergoglio gli ha telefonato due volte in dicembre e sabato l’ha ricevuto nella sua residenza, a Santa Marta. Nella sua lettera Diego, credente e praticante fin dall’infanzia, lamentava che, dopo l’intervento, nella sua città in Estremadura era stato respinto e insultato nella parrocchia da lui frequentata.
 

LA «FIGLIA DEL DIAVOLO»
Il parroco l’aveva persino chiamato «la figlia del diavolo». Dopo aver scritto al Papa, una prima chiamata del Pontefice gli arrivò il giorno dell’Immacolata e una seconda nei giorni precedenti il Natale, quando Francesco lo invitò a recarsi in Vaticano con la fidanzata.

BERGOGLIO CORNA BERGOGLIO CORNA

 

L’incontro, strettamente privato, è quindi avvenuto sabato, alle cinque del pomeriggio. «Mai prima avrei osato, ma con papa Francesco sì; dopo averlo ascoltato in molti interventi, ho sentito che mi avrebbe ascoltato», ha detto Diego, che dopo il cambio di sesso aveva fortemente sofferto il rifiuto sociale e la condanna e l’impedimento della Chiesa. «Come osi venire qui con la tua condizione? Non sei degno», gli dicevano alcuni alla messa, quando era tornato in chiesa al suo paese.

 

VIGNETTA VAURO - BERGOGLIO PAPAGNOVIGNETTA VAURO - BERGOGLIO PAPAGNO

«Tu sei la figlia del diavolo», sentì per strada un giorno per bocca di un sacerdote. Fu così che alla fine decise di mandare una lettera al Papa. E lo ha fatto pensando anche al tramite del vescovo di Plasencia, Amadeo Rodriguez Magro, presso cui ha trovato negli ultimi tempi incoraggiamento, conforto e sostegno. Poi la sorpresa della telefonata del Pontefice. «La prima chiamata era già molto più di quanto mi aspettassi - racconta emozionato-; la seconda seguì senza che neanche ancora credessi a quello che mi stava capitando, perché so che il mio caso è niente, ci sono così tante persone che soffrono nel mondo che non merito l’attenzione del Papa». 
 

L’ABBRACCIO IN VATICANO
Era a lui che, nella lettera, Diego aveva esposto i suoi dubbi e le sue speranze. A lui aveva chiesto perché la Chiesa lo rifiuta, perché non può essere un cattolico praticante, perché deve aver paura di fare la comunione, perché non può sentirsi parte della comunità, perché non può trovare un pastore. Bergoglio a tutto questo ha voluto rispondere personalmente abbracciando Diego in Vaticano, insieme con la donna con cui presto il 48enne formerà una famiglia. Un segno molto forte.
 

BERGOGLIO CON SCIARPA GAYBERGOGLIO CON SCIARPA GAY

SPIRITO DI ACCOGLIENZA
Lo spirito di «accoglienza» e di apertura del Papa è per una Chiesa che si china sulle ferite del mondo, che non può e non deve essere una «dogana della fede». La sua Chiesa non chiude le porte neanche a chi, per il disagio di un corpo che non sentiva suo, ha scelto con sofferenza di cambiare sesso. Sul volo da Manila Francesco ha stigmatizzato la teoria del gender.

 

Ciò però non gli ha impedito di tendere la mano a una persona che si era rivolta a lui per condividere la sofferenza dell’emarginazione. Il gesto di Francesco cancella la discriminazione subita da Diego in parrocchia («come ti permetti di entrare qui nella tua condizione? Non sei degno»). E si ricollega alla comunione data dal cardinale Angelo Bagnasco a Vladimir Luxuria ai funerali a Genova di don Andrea Gallo nel maggio 2013.

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?