iran 00000578-643_636x383

L’ACCORDO SUL NUCLEARE DI TEHERAN È UNA MAZZATA POLITICA PER NETANYAHU CHE SUL “PERICOLO IRANIANO” HA BASATO TUTTA LA SUA POLITICA ESTERA - MA PER GLI ANALISTI, GLI AYATOLLAH NON HANNO ALCUNA OPZIONE MILITARE CONTRO ISRAELE

NETANYAHUNETANYAHU

Fabio Scuto per “la Repubblica”

 

La fumata bianca ai negoziati a Vienna lascia Benjamin Netanyahu furioso, perché l’Occidente si è arreso all’Asse del Male «con un errore storico scioccante, che rende da oggi il mondo meno sicuro». Com’è nel suo stile, il premier israeliano non ha usato mezzi termini nella telefonata che ha avuto ieri sera con il presidente Usa Barack Obama. Una conversazione “incandescente” di quasi mezzora, che ha lasciato però ognuno della sua opinione.

 

OBAMA NETANYAHUOBAMA NETANYAHU

La cecità dell’Occidente consentirà a Teheran di dotarsi presto di una bomba nucleare e l’Iran — secondo Israele — resta sempre un paese oscuro, pericoloso e sovversivo. Per questo, come ha spiegato Netanyahu in una fremente conferenza stampa prima di infilarsi in un vertice del Consiglio di Difesa, «Israele non è legato a questo accordo, l’Iran continua a perseguire la nostra distruzione. Noi ci difenderemo».

 

iran e atomicairan e atomica

Perché «in un decennio questo accordo ci darà un regime terrorista più ricco e più ostinato con l’intenzione di portare a termine il proprio arsenale nucleare. Le maggiori potenze mondiali hanno fatto un’intesa con il principale sponsor del terrorismo internazionale».

 

Con l’eccezione della Lista araba unita, le altre forze politiche della Knesset — destra, centro, sinistra — sono con Netanyahu. Secondo il centrista Yair Lapid, «la leadership iraniana si basa sull’inganno», per il laburista Yitzhak Herzog si apre «un’era pericolosa nella nostra regione ». Sulla stessa linea l’ex ministro degli Esteri Tzipi Livni: «Togliere l’embargo sugli armamenti dà all’Iran una licenza di uccidere ».

centrale nuclearecentrale nucleare

 

Netanyahu adesso punta tutto sul Congresso Usa, dominato dallo scetticismo dei repubblicani, nella speranza di spuntare un veto. Ma l’intesa non porta solo la firma americana, ma anche tedesca, francese, inglese, cinese e russa. «Netanyahu sta conducendo una battaglia persa», commentava ieri sera Amir Oren di Haaretz , «non la spunterà con gli americani, né con le altre 5 potenze, e oggi sarebbe praticamente impossibile trovare un accordo nel Consiglio di sicurezza Onu per reintrodurre le sanzioni contro l’Iran».

 

ahamad rhoani e barack obamaahamad rhoani e barack obama

Gli aggettivi usati dal premier fanno pensare più a una frustrazione personale che non politica. «La politica diplomatica che ha promosso, per quanto riguarda il problema iraniano che lui steso ha definito come il più importante per sé e per il suo popolo, è andato in pezzi», dice ancora Oren, «il mondo intero è contro di lui, a parte l’Arabia Saudita. Una compagnia un po’ ristretta».

 

Sul pericolo iraniano Netanyahu ha basato tutta la sua politica estera. Due anni fa, sei mesi prima che i negoziati venissero avviati a Losanna, Il premier ordinò al suo ministro della Difesa di tenere in stato di massima allerta quasi tutta la forza aerea di Israele, i caccia F-16 si allenavano sul Mediterraneo per simulare un attacco ai siti nucleari iraniani.

iran festa accordo 4iran festa accordo 4

 

L’attacco sembrava imminente mentre alla popolazione venivano distribuite le maschere anti-gas in caso rappresaglia iraniana. Costò un enormità alle casse di Israele — 1 miliardo di dollari — tenere in piedi quell’operazione solo per premere sull’opinione pubblica internazionale. Perché, come ha spiegato più di un comandante militare al premier, per l’Iran non esiste alcuna opzione militare, né israeliana né americana, perché nessuna operazione militare è efficace senza stivali sul terreno, senza un’invasione, non basta un attacco aereo. E poi quali drammatici scenari si aprirebbero in Medio Oriente nel day after?

IRANIANI CELEBRANO ZARIF E ROUHANI DOPO LA FIRMA DELL ACCORDO SUL NUCLEAREIRANIANI CELEBRANO ZARIF E ROUHANI DOPO LA FIRMA DELL ACCORDO SUL NUCLEARE

 

Per questo sono più equilibrati i commenti degli analisti militari. Riconoscono che grazie all’accordo di Vienna i progetti nucleari iraniani subiranno un arretramento. Un possibile “balzo” verso l’atomica richiederà non più due-tre mesi ma almeno un anno. E comunque per i prossimi dieci anni i programmi nucleari di Teheran, grazie all’intesa di Vienna, dovrebbero ristagnare.

 

 

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"