protesta contro merkel degli anti musulmani di pegida

L’ALLARME BOMBA AD HANNOVER HA ALZATO L’ALLERTA IN TUTTA LA GERMANIA: ORA I TEDESCHI SI SENTONO NEL MIRINO E LA MERKEL NON LI RASSICURA PIÙ - DI RITORNO DAL G20, LA CANCELLIERA HA “RIMPIANTO” GHEDDAFI, ULTIMO VERO INTERLOCUTORE IN AFRICA PER L’EUROPA

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

 

HANNOVER GERMANIA OLANDA 1HANNOVER GERMANIA OLANDA 1

Fino a tarda sera i telegiornali hanno ripetuto che «l' evacuazione si è svolta con calma», il teutonico bisogno di ordine si è imposto anche nei racconti febbrili dell' attentato sventato allo stadio di Hannover. E il ministro dell' Interno Thomas De Maizière è stato avaro di notizie ma deciso, durante la conferenza stampa convocata in fretta e in furia dopo che mezzo governo tedesco era tornato precipitosamente a Berlino. «La lotta al terrorismo richiede unità, non litigi.

 

Il pericolo è serio, per l' Europa e per la Germania, lo dico da tempo», ha scandito.

De Maizière non ha concesso molti dettagli, ha solo precisato che la fonte degli indizi è straniera (secondo «Spiegel» si tratta dei servizi segreti francesi) e che non va aggiunto altro «per non rendere insicura la popolazione».

 

MEETING DI HANNOVER MERKEL E PUTIN MEETING DI HANNOVER MERKEL E PUTIN

Ma ha fatto capire che il livello di allarme è alto. È stato lui, appena giunto in aereo nel capoluogo della Bassa Sassonia con la cancelliera Angela Merkel, a suggerire l' annullamento della partita, «dopo che molti indizi si erano addensati nel corso della prima serata».

 

Gli undici dettagli su un possibile attentato, li ha forniti il capo della polizia di Hannover, Volker Kluwe, che ha parlato della presenza di un ordigno all' interno dello stadio.

Ma il ministro dell' Interno della Bassa Sassonia, Boris Pistorius ha smentito sia la notizia del ritrovamento di esplosivo, sia l' indiscrezione su una bomba ritrovata in un' ambulanza.

merkel a eliseo, lungo abbraccio con hollandemerkel a eliseo, lungo abbraccio con hollande

Colpo terribile Per Merkel è uno colpo terribile. Ad insistere per una strategia della «normalizzazione» era stata proprio la cancelliera.

 

All' indomani della strage di Parigi aveva detto che avrebbe partecipato alla partita con mezzo governo, proprio per non dare l' impressione di farsi intimidire. Troppa ansia di mostrare simbolicamente la fronte ai terroristi, mentre l' alleato più importante, la Francia, dichiarava la guerra all'Isis.

 

Ma al più tardi da ieri, è molto chiaro che anche la Germania è nel mirino. Per ora però, almeno dalle indicazioni arrivate ieri dal vertice dei ministri della Difesa a Bruxelles, un conto sono gesti simbolici come la partecipazione a un amichevole di calcio, un conto gli impegni concreti, soprattutto militari.

VLADIMIR PUTIN E ANGELA MERKEL VLADIMIR PUTIN E ANGELA MERKEL

 

Merkel, non a caso, non ha mai parlato in questi giorni di «guerra», contrariamente al presidente francese, François Hollande e persino al presidente della Repubblica tedesco Gauck. Ha mostrato una cautela, non solo verbale, che la rende molto più in sintonia con Matteo Renzi che con il suo alleato più stretto.

 

È vero, ai piani alti della cancelleria qualcuno ha storto il naso per l'ansia di Renzi di strombazzare la sua vicinanza a Vladimir Putin anche al vertice di Antalya. I tedeschi, più cautamente, stanno aspettando il punto di caduta del rapporto ancora difficile tra Mosca e Washington prima di buttarsi da una parte o dall' altra. Fermo restando, come hanno sempre sostenuto, che senza la Russia e l'Iran non si va da nessuna parte.

gheddafi ucciso dai ribelligheddafi ucciso dai ribelli

 

Ma sul fatto che per ora un intervento in Siria, senza mandato dell' Onu, sia da escludere, c' è una convergenza tra Berlino e Roma. La Germania come confermato ieri da un comunicato della ministra della Difesa von der Leyen successivo al vertice dove la Francia era arrivata con una richiesta ufficiale di aiuto alla Ue, garantirà un impegno militare maggiore in Mali e continuerà a fornire sostegno ai curdi. Stop.

 

RIMPIANTI PER GHEDDAFI

Intanto, Merkel avrebbe persino cambiato idea su Gheddafi, dipinto fino a poco fa come un sanguinario ed irrecuperabile dittatore. Il caos in cui è precipitata la Libia dalla caduta del rais ha indotto la cancelliera ad una riflessione supplementare. La morte di Gheddafi ha significato anche la scomparsa dell' ultimo interlocutore che gli europei avevano in un Paese difficile, ha ricordato ai suoi, di ritorno dal G20 di Ankara.

 

GHEDDAFI GHEDDAFI

Ma al di là delle riflessioni estemporanee, su una cosa la leader conservatrice non cambia assolutamente idea: i profughi. E su questo continua a far storcere il naso a mezzo governo. Invece, sulla linea da tenere sulla lotta al terrorismo ed eventuali impegni militari in Siria, l' esecutivo tedesco si è ricompattato.

 

E anche i più critici della cancelliera sulle «frontiere aperte» come il ministro dell' Interno Thomas De Maizière, scoraggiano confronti tra la discussione sui profughi e quella sul terrorismo. Quando la cancelliera dice che molti rifugiati scappano proprio dall' Isis, come ha fatto dal vertice di Antalya, ha il governo intero dietro di se. Bisogna trovare i colpevoli dell' orrenda strage parigina, ha sottolineato: «lo dobbiamo anche ai molti rifugiati che scappano da guerra e terrorismo».

 

 

Ultimi Dagoreport

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...