feltri berlusconi strizza feltri berlusconi strizza

“SILVIO, RISORGI!” - L’APPELLO DI VITTORIO FELTRI A BERLUSCONI: “DEVE RISTRUTTURARE SE STESSO. RIPRENDERSI LA MEMORIA E NON FERMARSI ALLA CONSTATAZIONE DEI SUOI ACCIACCHI - SI METTA INTORNO DELLA GENTE CHE NON ABBIA TIMORE DI INIMICARSI SALVINI - OGGI IN “FORZA ITALIA”, CHE PRATICAMENTE NON ESISTE PIU', SI DIBATTE TRA DUE LINEE DI PENSIERINI PATETICI CHE SONO…”

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

vittorio feltri

Osservo le fotografie di Silvio Berlusconi a Merano, con l' aperitivo e Francesca Pascale, in ordine alfabetico, entrambi biondi. Lo trovo fresco come una rosa. Beato lui. Lo segnalano però irritato per il diluvio di consigli che da dentro e da fuori Forza Italia gli allungano. Ha inventato un Partito e l'ha portato in tre mesi scarsi al governo: si reagisce male quando i cavalli di ritorno nitriscono lezioni dall' ospizio o giovani pischelli mettono il parruccone dei maestri di vita. Lo capisco.

 

Nel mio piccolo, ho fatto risorgere qualche (giornale) morto, e ne ho persino creato uno che non chiamo figlio, come Oriana Fallaci vezzeggiava i suoi libri, perché mi bastano e avanzano quelli di carne, ossa e purtroppo cervello. In un caso e nell' altro, quelli che capivano tutto di giornalismo, hanno aspettato che mi allontanassi un attimo per provare a stecchirli.

 

salvini berlusconi

Stessa cosa è capitata a Berlusconi. Appena qualche guaio di salute o di tribunale lo ha distolto dalla sua creatura politica, gliel' hanno quasi ammazzata. Va così dal '94. Cancro e giudici uniti nella lotta per farlo schiattare. Invano. Il Cavaliere si è preso costantemente delle rivincite. Ha attraversato deserti politici ed esistenziali (il letto invece quello mai, bravo), e quando pareva secco, il vecchio tronco ha buttato fiori. Anche stavolta?

Ammetto, negli scorsi mesi, l'ho dato per politicamente morto. Confesso però nostalgia. Ho voglia di ridarlo per morto.

 

Dopo di che verrà lui al mio funerale (eviti lacrime di coccodrillo, ma pure le barzellette).

berlusconi salvini

Dicevo della nostalgia. Mi è tornata leggendo una lettera aperta firmata Andrea Ruggieri e indirizzatagli dalla prima pagina del Foglio. A Ruggieri lo scorso anno, quando non era ancora deputato, e mi fu segnalato come oscuro cortigiano da cerchietto magico, dedicai righe velenose, attribuendogli le chiavi di Arcore. Sbagliavo.

 

Ho scoperto che erano e sono altri i cerberi che vigilano e filtrano, tuttavia so per esperienza che se Silvio li ha messi lì ha la sua brava convenienza, dunque evito di discutere la composizione della guardia del pretorio. Ciascuno cerca di sopravvivere come può alla rottura di scatole.

 

berlusconi salvini 1

Lo invito però a rileggere Ruggieri. Era ben piazzato nella Rai, ha accettato di entrare in Forza Italia, e ora dal gruppo parlamentare constata quello che è visibile a occhio nudo da chiunque viva in Italia, e non abbia aspirazioni a mungere la mammella del Berlusca che tanti ingrati ha beneficato. Egli dice in pratica che Forza Italia non c'è più. Non c' è più perché non c'è Berlusconi. È come se l'essere stato battuto in casa propria, cioè nel centrodestra, l'avesse demoralizzato, avviluppato in una crisalide di delusione propria e di compatimento di badanti d'ambo i sessi che lo avvolgono in asciugamani profumati da sauna tirolese.

 

BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE A MERANO

Libero pochi giorni fa ha ospitato un'analisi sullo stato del centrodestra vergata, anzi buttata giù al computer vorticosamente, com'è solito fare Renato Farina, che spiega come e perché esista una necessità della sua presenza nell'arengario della politica. Non di Forza Italia, ma di Berlusconi. Forza Italia senza il Cavaliere è inesistente. Con lui sarà di certo determinante allorché, più prima che dopo, si scioglierà l'innaturale concrezione alchemica tra 5 Stelle e Lega. Adesso di Forza Italia resta un gruppazzo sovradimensionato in Parlamento, perché fuori di lì essa si è ridotta all' 8-9 per cento.

Vale l' 8-9 per cento in quanto Berlusconi si è autoridotto all' 8 per cento, assecondando chi gli vuole infilare le babbucce per spartirsi o vendere il meschino bottino. Come il Milan, senza Berlusconi, Forza Italia la escludono perfino dalla coppa Uefa.

 

RISTRUTTURAZIONE

silvio berlusconi licia ronzulli francesca pascale

Ruggieri dice: Berlusconi non deve ristrutturare Forza Italia, inserendo comitati di qua e coordinatori multipli di là, direttori e capi settori, per lo più pescati tra i vecchi arnesi o le nuove gnocche. Deve semplicemente risorgere. Ristrutturare se stesso. Riprendersi la memoria di se stesso, e non fermarsi alla constatazione dei suoi acciacchi.

 

Sicuro che non abbia niente da dire, se non mandare tiepidi comunicati, con lievi parole europeiste, e flebili dinieghi sul reddito di cittadinanza? Noi dal Berlusca ci spettiamo che ribalti il corso dell' euro, restando nell' Unione per carità, ma spezzando le reni, non alla Grecia come ha fatto la Germania, bensì alla troika che ci ha imposto Monti. E che appoggi la ribellione contro le angherie e le rapine ai danni dei pensionati, che dovrebbero spolparsi per garantire la grana ai lazzaroni in flanella. È una ciofeca assistenzialista che merita il suo vomito in pubblico.

silvio berlusconi e francesca pascale da chi 5

 

OBITORIO FORZISTA

Si metta intorno della gente che non abbia timore di inimicarsi Salvini e s' incazzi nera per la criminale idea di Giggino Di Maio di tagliare le pensioni sopra i 4mila euro, «così smetteranno di viaggiare con lo yacht».

 

Oggi mi si riferisce che Forza Italia si dibatte tra due linee di pensierini persino più patetici di quelli della sinistra. Ruggieri li denuncia entrambi come roba da vestibolo dell' obitorio. Il più comodo per chi lo propugna prevede l' assorbimento di Forza Italia nella Lega. Con l' ambizione di cambiare cacicco ma di mantenere il posto. Altri, che suppongono di essere sgraditi a Salvini, prevedono di conservarsi il posticino e spartizioni extra-parlamentari grazie a un 8 per cento, comunque garantito dal marchio del vecchio in disarmo.

salvini di maio

 

Ci sarebbero poi i nostalgici del Nazareno. Ma quel patto è arci-morto per la sventura di entrambi i firmatari: l' unione di due forze che affogano avrebbe il solo merito di annegarle prima, e potrebbe anche essere un' idea. Io viceversa credo come Ruggieri in uno choc, un colpo di genio.

 

I versi di Mogol musicati da Battisti dicono: «Mi ritorni in mente». E tu sei quello lì, caro Berlusca. Uno che si tira su e tira su la sua gente. Quale sia l' idea, non lo dico, mica sono Berlusconi. Se lo fossi, mi sarei fatto più soldi e bionde, e oggi mi godrei gli uni e le altre. E se Silvio fosse al mio posto, visto come il circo mi tratta, si ritirerebbe a Bergamo. Berlusconi invece è con la politica tale e quale il sottoscritto con il giornalismo. Finché provano ad ammazzarmi, non muoio.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…