L’ARMA LETALE DI WIKILEAKS - UN MEGAFILE CRIPTATO E’ L’ “ASSICURAZIONE SULLA VITA” DI MANNING?

Maria Grazia Bruzzone per La Stampa.it

L'annuncio arriva sabato notte sulla propria pagina Facebook, direttamente da WikiLeaks. Con tanto di riferimenti per arrivare all'enorme file appena postato, pesante quasi 400 Gigabytes e chiamato Insurance, assicurazione. Lo stesso annuncio segue poco dopo su Twitter. In base alle istruzioni i files possono in teoria essere aperti e scaricati da chiunque via torrent (un protocollo che consente la distribuzione di files ). Se non che nessuno può farlo perché sono criptati - e WikiLeaks naturalmente non ha fornito la chiave, finora.

L'ultimo dato fornito, aes256, con ogni probabilità sta per Advanced Encryption Standard-256bits, spiega il post di Business Insider che riferisce la notizia.
Si tratta di un sistema di blocco che anche la NSA - la National Security Agency americana - ha approvato per garantire la sicurezza dei suoi files top secret.

Cosa contenga questo mega file nessuno può indovinarlo, ma in poche ore sul web si sono accumulate una quantità di speculazioni. Ne dà conto daylydots.com, in un post che ha già avuto 2200 condivisioni. (I likes sul sito di WL sono stati 2.284,270, vedi foto)

Pur senza nessun appiglio, gli internauti sembrano essersi convinti che quella "assicurazione" sia una sorta di parola in codice per far recedere il governo Usa - arrivando nel momento in cui sta per arrivare la sentenza al celebre processo WikiLeaks contro Bradeley Manning, il giovane soldato americano che due anni fa ha rilasciato i files secretati che fecero tanto scalpore, creando non pochi problemi alla diplomazia Usa. Una specie di ricatto, detto brutalmente.

La dimensione di uno dei files è di 349 gigabytes, il che - secondo il post significa 1) che vi è sono abbastanza testi da alimentare una crisi della sicurezza nazionale per i prossimi 300 anni, oppure 2) che vi è un certo numero di riprese video molto sensibili.

"Ho la sensazione che questi stanno per diffondere del materiale serio", commenta su Facebook tal Angel Gabriell.

WikiLeaks ha rilasciato i files improvvisamente e ha chiesto al pubblico di "guardarli" su Facebook e Twitter, che non è proprio il posto dove vai a scaricare materiali di intelligence classificati. Eppure le teorie più popolari fra i commentatori di Facebook, Reddit, Hacker News, ipotizzano che i dati contengono informazioni sulle identità degli agenti segreti americani attualmente in servizio in giro per il mondo - osserva il post.

WikiLeaks ha sempre cancellato i nomi, rendendoli anonimi, per proteggere le loro identità. Ma con un file chiamato "assicurazione" alcuni commentatori scommettono che il sito dei leaks - tornato alla ribalta alla grande dopo il caso NSA - si stia preparando a combattere ogni governo che vuol tenere le sue informazioni fuori dalla portata del pubblico.

Un'altra teoria popolare è che i files contengano un'intera discarica venuta fuori dall'ultimo eroe di WikiLeaks, Edward Snowden. "Può darsi che Snowden abbia scaricato i dati di un intero mainframe (un computer di quelli grandi che contengono banche dati gigantesche, ndr) specula un utente di Reddit chiamato swiddie. " Il file potrebbe contenere le informazioni personali - come fossero i files della Stasi - di tutti quelli che la NSA ha spiato" .

Se esistessero davvero, il file annunciato da WikiLeaks sarebbe ben più grande di 400 giga - commenta il nostro post. Che fa notare come il presunto caricamento su torrent è stato fatto intorno all'1.30 di mattina, ora dell'Est, una manciata di ore dopo che il giudice del processo del soldato Manning - che rischia 90 anni per aver reso pubbliche le info top secret - ha fatto sapere di essere pronta a decidere. La sentenza, riferisce l'agenzia Reuters, è attesa per lunedì 19.

Se i files sono una "assicurazione" per trattenere il governo dallo stringere il nodo intorno ai colli di Manning - e di Snowden, e del fondatore di WikiLeaks Julian Assange - quello che tenta il sito è un gioco assai rischio, come minimo.

Non tutti in realtà sono persuasi che le info contenute siano tali da alzare un gran polverone. E qui il post cita altri due commenti in cui si paragona la cosa con un simulatore militare chiamato Bohemia Interactive.

Certamente, finché i files sono rilasciati senza fornire la chiave, è impossibile per chiunque, anche per lo stesso governo, guardare cosa c'è davvero dentro.
Ma se Wikileaks rilascia le chiavi al pubblico - e a tutti i governi del mondo in una volta sola - allora è possibile che la guerra sugli accessi non autorizzata ai segreti del governo diventi davvero molto più pericolosa. O molto più interessante.

Così conclude il post. In una suspence che i prossimi giorni chiariranno.

BRADLEY MANNING bradley_manningWkileaksEdward SnowdenJulian Assange

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO