xi jinping donald trump emmanuel macron vladimir putin

L’EFFETTO COLLATERALE DEL TRUMPISMO: LA CINA DIVENTA “VOLENTEROSA” – IL POSSIBILE INVIO DI FORZE DI PEACEKEEPING CINESI IN UCRAINA È UNA MOSSA STRATEGICA DI XI JINPING: LA PRESENZA DI MILITARI DEL PAESE “AMICO SENZA LIMITI” POTREBBE CONVINCERE PUTIN AD ACCETTARE UNA TREGUA. E ANCHE GLI EUROPEI SONO FAVOREVOLI: SE GLI USA SI ALLONTANANO E CI FANNO LA GUERRA COMMERCIALE, TANTO VALE SPALANCARE LE GAMBE E FARSI PENETRARE DAL DRAGONE CINESE E DAL SUO ENORME MERCATO – IL SUPER-VERTICE A PECHINO CON I COLOSSI DI TUTTO IL MONDO: BLACKSTONE, PFIZER, QUALCOMM, ARAMCO, TOTAL, MAERSK. L’OBIETTIVO È STABILIZZARE I FLUSSI DI INVESTIMENTI ESTERI E GARANTIRSI IL SUPPORTO ANTI DAZI DEI LEADER AZIENDALI. CON TANTI SALUTI AL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “La Stampa”

 

XI JINPING - PARATA MILITARE

La Cina potrebbe inviare forze di peacekeeping in Ucraina. Il pensiero non è nato ieri e non è direttamente collegato alla "coalizione dei volenterosi" lanciata da Emmanuel Macron. Secondo fonti diplomatiche europee citate dal Welt am Sonntag, Pechino starebbe valutando l'ipotesi di aderire all'iniziativa.

 

Una questione "delicata" per l'Europa, consapevole però che l'inclusione cinese «potrebbe aumentare le possibilità che Mosca accetti la presenza di truppe in Ucraina». L'interesse di Xi Jinping a inviare forze di peacekeeping è stato indicato esplicitamente da Zhou Bo, ex ufficiale dell'esercito cinese e figura influente in materia di difesa: «La Cina si attiverà se e quando le verrà chiesto di partecipare», spiega Zhou a La Stampa, aggiungendo: «Difficilmente la Russia accetterebbe forze di peacekeeping di Paesi Nato. La Cina potrebbe prendere l'iniziativa ed essere affiancata da Paesi del Sud globale».

 

xi jinping vladimir putin vertice brics 2024 foto lapresse

Attenzione dunque all'equazione tra il possibile coinvolgimento cinese e un sostegno diretto alla "coalizione dei volenterosi". I leader di Pechino non saranno presenti al vertice di giovedì a Parigi, dove invece andrà la premier Giorgia Meloni. Impossibile per Xi appoggiare la richiesta di Macron di «un impegno ripetuto ed esplicito a sostenere l'Ucraina».

 

La sua disponibilità all'invio di forze di peacekeeping corre su un piano parallelo a quello europeo e non è certo volto a prendere distanze da Mosca, semmai a rassicurarla.

 

emmanuel macron e xi jinping nel rifugio di montagna dei pirenei

La Cina ha d'altronde investito molto nel peacekeeping, impegnandosi a costituire una forza di pace di ottomila membri e partecipando sin qui a 29 operazioni. Partecipare a una missione ucraina significherebbe proiettare un'immagine da potenza responsabile e garantendosi anche un ruolo di primo piano nella fase di ricostruzione post bellica dell'Ucraina, su cui Pechino ha già mostrato interesse.

 

Per Pechino, la priorità è sempre rimasta la stabilità interna della Russia, dove Vladimir Putin è individuato come garante di rapporti positivi con l'enorme vicino. Il tutto senza rovinare i rapporti con l'Europa. Una scommessa complicata ma che col tempo, e col ritorno di Donald Trump, Xi sente ora di poter vincere.

 

SOLDATI DELL ESERCITO CINESE

«L'unilateralismo americano è il miglior collante del riavvicinamento Cina-Europa», dice Zhou. E Pechino sente di poterne approfittare, anche grazie a operazioni strategiche per aumentare il proprio soft power.

 

Mentre l'Europa teme che la Casa Bianca abbandoni Kiev, la potenza asiatica si mostra disponibile a tutelare gli interessi di entrambe le parti in causa. Mentre Trump spaventa il mondo con una serie di dazi, Pechino si erge a paladino del libero scambio. Anche sul fronte commerciale è in corso una charm offensive cinese.

 

trump xi jinping

Da domani, si ritrovano a Pechino decine di grandi manager di colossi occidentali, in occasione del China Development Forum. Nella lista iniziale dei partecipanti spiccano nomi del gotha economico internazionale, tra cui gli amministratori delegati di Blackstone, Pfizer, Qualcomm, Aramco, Standard Chartered, TotalEnergies e A.P. Moller - Maersk.

 

Secondo il Financial Times, molti di loro sono stati invitati a un incontro con Xi, che nel recente passato ha ricevuto tra gli altri Bill Gates di Microsoft e Pat Gelsinger di Intel. L'obiettivo è stabilizzare i flussi di investimenti esteri e garantirsi il supporto anti dazi dei leader aziendali, a simboleggiare la ricerca di scambi "people-to-people".

 

Come a dire: se qualcosa non va nel rapporto tra Occidente e Cina, è colpa solo della Casa Bianca.

 

XI JINPING - DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN

Anche per questo, forse, Xi non sembra avere fretta di incontrare Trump, nonostante nei giorni scorsi il presidente statunitense abbia annunciato che il leader cinese «visiterà presto gli Stati Uniti». Già a febbraio, dopo il primo round di dazi sui prodotti cinesi, Trump aveva definito «imminente» una telefonata che non è mai avvenuta. Xi ha fin qui evitato di accelerare, per non dare segni di debolezza.

 

[…] Oggi parte per Pechino il presidente del Senato Ignazio La Russa. Nelle prossime settimane faranno lo stesso, tra gli altri, il premier spagnolo Pedro Sanchez e il presidente francese Macron.

xi jinping - marina militare cineseSOLDATI DELL ESERCITO CINESESOLDATI DELL ESERCITO CINESESOLDATI DELL ESERCITO CINESE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO