DE ROMANIS E DE BRIGANTIS - NON SOLO IL BALLO IN MASCHERA CON LE TESTE DA MAIALE, L’INDAGINE SULLE SPESE PAZZE DEI CONSIGLIERI REGIONALI DEL LAZIO TIRA FUORI ALTRE PORCATE

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

La festa organizzata allo Stadio dei Marmi da Carlo De Romanis con i consiglieri travestiti da maiali è ormai un evento cult. Ma a leggere la lista delle spese dei consiglieri della Regione Lazio ai tempi della giunta guidata da Renata Polverini, le sorprese non appaiono affatto finite.

Perché uno degli esponenti del Pdl, Stefano Galetto, è riuscito a finanziare con i soldi pubblici il suo circolo del rugby, mentre la collega Lidia Nobili ha giustificato con false fatture gli acquisti, le cene e tutti gli eventi mondani organizzati a Rieti, sua città natale. È tutto documentato nell'avviso di conclusione indagine che i magistrati di Roma hanno notificato ieri agli indagati.

Sono quattro i politici che rischiano il processo e vanno ad aggiungersi all'elenco che già comprende "Er Batman" Franco Fiorito e l'ex presidente del consiglio Mario Abruzzese, finiti in altri fascicoli d'inchiesta. Ma anche agli esponenti del Pd iscritti nel registro degli indagati della Procura di Rieti. Nomi altisonanti come quello di Esterino Montino, ex capogruppo alla Pisana e ora sindaco di Fiumicino, e quello di Enzo Foschi, capo della segreteria del sindaco di Roma Ignazio Marino.

Entrambi accusati di peculato insieme a Mario Perilli, ex vicepresidente della Regione e al consigliere Giuseppe Parroncini. Tutti evidentemente uniti quando si trattava di spartirsi la torta dei finanziamenti ai partiti. Tutti d'accordo nel "coprire" gli esborsi personali sotto la voce «rimborsi a fini politici». In tutto fanno centinaia di milioni di euro sui quali anche la Corte dei conti ha già disposto controlli.

RUGBY E FESTE MASCHERATE 

Il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il sostituto Alberto Pioletti hanno deciso di concentrarsi sulle spese superiori ai 5.000 euro. Le verifiche affidate agli specialisti del Nucleo valutario della Guardia di Finanza hanno così preso in esame tutte le "uscite" più consistenti. E hanno accertato che tra febbraio 2010 e luglio 2012 Galetto ha finanziato l'Unione Rugby Pontina con generose elargizioni.

Scrivono i pubblici ministeri nel capo d'accusa per peculato: «Galetto ha presentato tre richieste di finanziamento e ottenuto 90 mila euro mediante cinque bonifici bancari compiuti dal conto corrente 4013720893 intestato al gruppo consigliare Popolo della Libertà sul conto 00180 dell'Associazione sportiva».

Non solo. Galetto si è fatto anche intestare fatture false di una tipografia per altri 21 mila euro e anche di questo dovrà adesso rispondere.

De Romanis pensava forse di essere meno controllabile facendo dirottare i contributi del Pdl ai "Giovani del Ppe" e dunque lasciando intendere che si trattasse di esborsi a fini politici. Le sue gesta sono ormai famose grazie alle foto del party organizzato per festeggiare l'elezione. E adesso dovrà spiegare come mai «a fronte di spese dichiarate per 98 mila euro ha prodotto documentazione contabile giustificativa per soli 24 mila euro».

Sono due le richieste di finanziamento presentate da De Romanis: la prima da 39 mila euro è stata soddisfatta con tre bonifici diretti all'associazione "Giovani del Ppe" e la seconda con un unico bonifico da 15 mila euro, sempre con la stessa causale e destinatario. «Dimostreremo facilmente - precisano i legali di De Romanis, gli avvocati Titta e Nicola Madia - che si tratta di erogazioni giustificate. Del resto la scelta della Procura di contestare la truffa e non il peculato, già dimostra che non c'è stata affatto una appropriazione di soldi pubblici».

CENE E RIMBORSI AUTO
Proprio di truffa risponde anche Lidia Nobili, che chiese il rimborso per i viaggi in Porsche tra Roma e Rieti e adesso deve giustificare «nove fatture per un totale di 139 mila euro, risultate in parte false. Si tratta di documentazione emessa dalla Lallaria srl in ragione di un'attività di intermediazione mai espletata e nella maggior parte dei casi con la causale "la Regione incontra Rieti" mentre in realtà erano eventi per pubblicizzare la sua candidatura alle comunali di Rieti».

Romolo Del Balzo avrebbe fatto addirittura meglio riuscendo a farsi erogare illecitamente quasi 40 mila euro senza neanche presentare fatture ma «generiche richieste di rimborso per spese anticipate e in realtà false perché di valore notevolmente inferiore alla documentazione contabile prodotta».

GLI ALBERGHI DEL PD 

Le spese documentate sul sito internet del Pd per la passata consiliatura ammontavano a circa due milioni di euro. E proprio su questo si concentrano ora gli accertamenti del Nucleo tributario di Rieti che indaga per ordine del procuratore Giuseppe Saieva per falso e peculato. Si va dalle ricevute di alberghi per ben quattro «presentazioni del libro di Reichlin» che in realtà erano state organizzate tre mesi prima ai convegni affidati a misteriosi studi fotografici e forse mai realizzati.

Ma poi ci sono le cene da 8 mila euro nei ristoranti della zona giustificate a fini elettorali, gli scontrini per le bevande da 1.200 euro, i 6 mila euro per improbabili incontri su sviluppo del territorio e musei. Sotto osservazione sono finiti i servizi in tv a pagamento, i cesti spediti per Natale, il sostegno finanziario ad alcuni quotidiani e periodici. In tutto sono quattordici le persone finite sotto inchiesta, compresi portaborse e segretari.

 

festa olympus carlo de romanis Carlo De Romanis de romaniscarlo de romanis festa olympus BERLUSCONI E CARLO DE ROMANISLIDIA NOBILI CONSIGLIERE REGIONALE LIDIA NOBILI FRANCO FIORITO Renata Polverini romolo del balzo

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO