covid cina

L'IPOCRISIA DEL DRAGONE – IL MINISTERO DEGLI ESTERI CINESE MINACCIA RITORSIONI VERSO I PAESI CHE IMPONGONO UN TAMPONE AI VIAGGIATORI IN ARRIVO DALLA CINA (VISTO CHE I CONTAGI SONO ALLE STELLE) – MA I CINESI FINO A UN MESE FA RENDEVANO PRATICAMENTE IMPOSSIBILE L'INGRESSO NEL LORO PAESE: CHI VOLEVA ANDARE IN CINA, PER LAVORO O PER PIACERE, DOVEVA PRIMA SUDARSI IL “VISTO”, POI FARE UNA QUARANTENA E INFINE UN TAMPONE…

Lorenzo Lamperti per “la Stampa”

 

tamponi in cina

«Prive di basi scientifiche». In una parola: «Inaccettabili». La Cina definisce così le misure introdotte da diversi Paesi nei confronti di tutti coloro che arrivano dal suo territorio. L'Europa dà però segni di unità sulle azioni da intraprendere di fronte alla recente ondata di contagi che ha colpito la Repubblica popolare dopo la decisione di smantellare le restrizioni della strategia zero Covid voluta da Xi Jinping.

 

«Siamo pronti a intensificare la comunicazione con il resto della comunità internazionale», ha dichiarato ieri Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, prima di passare all'attacco contro provvedimenti ritenuti «sproporzionati». Poi la minaccia di possibili ritorsioni: «Ci opponiamo fermamente alla pratica di manipolare le misure di prevenzione e controllo delle epidemie per raggiungere obiettivi politici e adotteremo misure corrispondenti secondo il principio di reciprocità».

 

tamponi a malpensa per chi arriva dalla cina

In realtà, per quasi tre anni e fino a domenica 8 gennaio, tutti coloro che dall'estero arrivano in Cina devono far fronte a diverse limitazioni sia sulla (difficile) concessione di visti sia su tamponi e quarantene all'arrivo. Ma Pechino ritiene le nuove restrizioni discriminatorie perché rivolte alla sola Cina.

 

Prospettiva smentita da Antonio Tajani. «Mi sembrano misure normalissime, è a tutela della salute fare un tampone, non ha nulla di offensivo», ha detto il ministro degli Esteri italiano su Rai1. «Abbiamo il diritto di difendere la salute degli italiani e degli europei per evitare che ci sia una nuova pandemia».

 

tamponi a milano malpensa 8

Le misure all'arrivo rappresentano un nuovo test sui rapporti tra Roma e Pechino, nessuno si è dimenticato che a fine gennaio 2020 l'Italia fu il primo Paese occidentale a bloccare i voli diretti con la Repubblica popolare. Una mossa che creò non pochi dissapori e fu vissuta come un voltafaccia a meno di un anno di distanza dall'adesione del governo gialloverde alla Belt and Road.

 

Condivide l'introduzione dei test anche Roberto Burioni: «Visto che dei dati cinesi non ci si può fidare, la sorveglianza nei confronti di chi arriva è fondamentale non per ostacolare il contagio ma per accorgersi subito di nuove varianti più pericolose, molto improbabili ma non impossibili», ha scritto su Twitter il virologo. Secondo una nota del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), «le varianti che circolano in Cina stanno già circolando in Europa, quindi non rappresentano una sfida per la risposta immunitaria dei cittadini europei».

tamponi a milano malpensa 15

 

La commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, ha comunque preannunciato l'introduzione in tutta l'Ue del tampone per i viaggiatori in arrivo dalla Cina (da effettuare prima della partenza) al termine di una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria che «si è dimostrato unito sulle azioni da intraprendere».

 

Oltre alla dimensione sanitaria, la compattezza degli stati membri sulla questione ridurrebbe il rischio di uno scontro diplomatico a livello bilaterale tra i singoli Paesi e la Cina. La Commissione Ue ha anche dichiarato di aver offerto vaccini gratuiti a Pechino, che per ora non ha accettato. La produzione interna di vaccini «può soddisfare la domanda», sostiene il governo cinese, che non ha mai approvato la somministrazione dei vaccini internazionali.

tamponi a milano malpensa 28

 

Sul fronte interno, intanto, nelle grandi città la curva dei contagi sembra iniziare a diminuire, anche se i dati ufficiali colgono in minima parte l'andamento pandemico. Nelle strade di metropoli come Pechino, Shanghai, Chongqing e Guangzhou si vedono segnali di ritorno a una semi normalità, coi media a sostenere che il picco in alcuni casi sarebbe stato già superato.

 

Prospettive preoccupanti per le province rurali, dove il sistema sanitario è molto meno efficace e capillare. Con le festività del Capodanno lunare alle porte, nelle zone d'origine rientreranno milioni di lavoratori fuori sede. Le prossime settimane saranno una sfida probante per la tenuta di tante aree della Cina.

ospedali pieni di malati covid a pechino 4passeggeri con la mascherina a shanghai

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…