renzi e grillo alfano e cirinna - unioni civili

L’UNICA UNIONE CIVILE E’ TRA RENZI E VERDINI - COMPROMESSO AL RIBASSO SULLA CIRINNA’: NIENTE ADOZIONE DEL FIGLIO DEL PARTNER E ANCORA INCOGNITE SULLA REVERSIBILITA’ (UNA PARTE DI NCD NON LA VUOLE). OK ALLA COMUNIONE DEI BENI. TRA POCHI GIORNI IL VOTO DI FIDUCIA: PRIMO SI’ DI DENIS

Dino Martirano per il “Corriere della Sera

 

cirinna' unioni civilicirinna' unioni civili

Al Senato, come nel classico gioco dell' oca, il Pd e il governo tornano alla casella di partenza anche se per mesi questo arretramento tattico è stato ostacolato da un immaginario campo minato politicamente impraticabile. Dunque, la casella di partenza è quella in cui la legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso riparte senza la stepchild adoption (l' adozione del figlio del partner) e libera dal peso dei troppi legami in principio stabiliti tra la nuova formazione sociale e il matrimonio.

in piazza per le unioni civili (6)in piazza per le unioni civili (6)

 

Anche senza l' adozione del figliastro e con la parziale sforbiciata ai tanti «rinvii normativi» tra unione civile e matrimonio, la legge Cirinnà così riveduta e corretta rappresenta comunque un passo in avanti rispetto al nulla attuale (sia per le unioni tra omosessuali sia per le coppie di fatto tra eterosessuali) che la Corte europea di Strasburgo ci contesta da tempo.

 

Ma la Cirinnà 2.0, blindata dal voto di fiducia sul maxiemendamento in elaborazione a Palazzo Chigi, risulta una conquista pure se si volge lo sguardo indietro ai Dico (Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi, varati nel 2007 dal governo Prodi e mai diventati legge) che, per esempio, non contemplavano il concretissimo argomento dell' assegno della pensione di reversibilità per il partner rimasto in vita.

Maurizio Sacconi con la moglie Enrica Giorgetti Maurizio Sacconi con la moglie Enrica Giorgetti

 

I tempi della legge

Domani pomeriggio in Aula al Senato, dopo la dichiarazione di inammissibilità di tutti i «canguri» e i trabocchetti premissivi anticipata dal presidente Pietro Grasso, il governo giocherà infine la sua carta annunciando la presentazione di un maxiemendamento.

 

Una correzione in corso d' opera che, sostanzialmente, ricalca l' intera legge Cirinnà amputata però dell' articolo 5 e dell' ultimo comma dell' articolo 3 (entrambi si riferiscono alla stepchild adoption) e arricchita del cosiddetto «pacchetto Lumia» che sforbicia e rimodella i «rinvii normativi» tra unione civile e matrimonio. Il voto di fiducia, che metterebbe fine a questo travagliato iter della legge al Senato, potrebbe arrivare giovedì o al massimo nei primi giorni della prossima settimana.

giuseppe lumiagiuseppe lumia

 

Coniuge & partner

Il senatore Giuseppe Lumia (Pd), che in questi mesi ha lavorato spalla a spalla con la collega Monica Cirinnà (Pd), ha prodotto da tempo un «pacchetto di emendamenti condivisi nel Pd» che rispondevano alle preoccupazioni di costituzionalità del testo sollevate dal Quirinale.

 

Il lavoro di Lumia, che ora confluirà nel maxiemendamento affidato alle cure del ministro Boschi (e dei sottosegretari Pizzetti e Scalfarotto), ha di fatto ripreso lo schema imposto dalla Corte costituzionale con la sentenza 138 del 2010: i partner omosessuali sono «coppia» di rilevanza pubblica e come «formazione sociale» (articolo 2 della Costituzione) si differenziano dai coniugi (articolo 29).

 

efe bal monica cirinnaefe bal monica cirinna

Ma, allo stesso tempo, tra unione civile e matrimonio ci sono alcuni diritti sovrapponibili: quelli salvati dal «pacchetto Lumia» riguardano gli aspetti patrimoniali compresa la comunione dei beni, la previdenza con la reversibilità delle pensioni, la nullità e lo scioglimento dell' unione civile.

 

Pensioni e reversibilità

Questo è un punto molto delicato da scrivere nel maxiemendamento perché nell' Ncd di Angelino Alfano (che si è impegnato a votare la fiducia) c' è una frazione di irriducibili guidata da Maurizio Sacconi convinta di dover ancora alzare la posta.

 

Con gli stessi toni utilizzati il 2 febbraio nel presentare la pregiudiziale di costituzionalità, poi respinta: «Il godimento di alcuni privilegi, come la pensione di reversibilità, comporterà o un inasprimento della leva fiscale, finendo per incidere anche sui redditi a disposizione delle famiglie, o lo storno di risorse che potrebbero essere, invece, utilizzate per realizzare il disegno costituzionale in materia di promozione della famiglia».

 

BOSCHI CIRINNABOSCHI CIRINNA

La reversibilità, però, è un punto assolutamente irrinunciabile per un Pd che già esce dissanguato rispetto ai proclami degli esponenti di governo che consideravano (fino allo scorso fine settimana) «una vera bestemmia parlare di stralcio della stepchild ».

 

Un passo verso la Ue La legge Cirinnà riveduta e corretta dal maxiemendamento del governo (per la prima volta i verdiniani di Ala votano la fiducia all' esecutivo di Renzi anche se, tecnicamente, il ddl è di iniziativa parlamentare) potrebbe somigliare alla lontana alla legge varata in Germania nel 2001 e poi profondamente modificata dal Tribunale costituzionale federale. Il pezzo mancante sulle adozioni (la stepchild è prevista in Germania da molti anni) dovrebbe arrivare con una apposita proposta di legge del Pd in gestazione alla Camera.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....