angela merkel annalena baerbock

“COSA POTREBBE SUCCEDERE SE CINA E RUSSIA OFFRISSERO UN PIANO MARSHALL ALL’ITALIA O ALLA SPAGNA?” – LA LEADER DEI VERDI TEDESCHI ANNALENA BAERBOCK SUONA LA SVEGLIA AD ANGELA MERKEL: “HA CAPITO IN RITARDO CHE LA CRISI NON ERA UN INANELLARSI DI CRISI NAZIONALI. DIMENTICA PER QUESTIONI INTERNE CHE CI SONO INTERESSI COMUNI. È INTERESSE TEDESCO SOSTENERE L’ECONOMIA ITALIANA. QUI CI SONO MOLTE PERSONE A FAVORE DEI CORONABOND. SE CI LASCIAMO DIVIDERE PAGHEREMO CARO IL CONTO…”

 

 

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

annalena baerbock 2

La Germania non è un monolite: c' è un dibattito feroce sui coronabond. E per la leader dei Verdi, Annalena Barbock, è chiaro da che parte stare: «non basta mostrarsi solidali solo al livello emotivo ». L' Europa è alla sua prova decisiva di tenuta, e l' accordo dell' eurogruppo non basta: servono bond comuni. Baerbock rinfaccia ad Angela Merkel di essere arrivata in ritardo sulla crisi finanziaria e di trascinare l' Europa sull' orlo del burrone anche stavolta. «Vi immaginate cosa potrebbe succedere se la Cina e la Russia offrissero un domani un Piano Marshall all' Italia o alla Spagna?», argomenta. Non a caso, la leader quarantenne del maggior partito d' opposizione tedesco ha scelto di parlare con Repubblica e il Pais .

MARK RUTTE ANGELA MERKEL

 

Baerbock, come giudica l' accordo dell' eruogruppo?

«È stato importante evitare un fallimento del vertice, ma ci sarebbe stato bisogno di un segnale più forte per il futuro. Non basta mostrarsi solidali solo al livello emotivo. Per combattere la crisi sanitaria l' accordo potrebbe bastare. Ma non per sostenere investimenti dopo la crisi, per ammortizzarne le enormi conseguenze sociali e per scongiurare che i conti pubblici vadano fuori controllo. Per quello servono ulteriori misure. Non possiamo accontentarci sempre di riparare gli errori del passato.

ANGELA MERKEL MARK RUTTE

Sarebbe importante prendere delle decisioni importanti ora, che segnalino che l' Europa è unita, quando serve».

 

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

Voi Verdi siete a favore dei coronabond.

«Obbligazioni comuni europee sarebbero economicamente ragionevoli e all' altezza della sfida. Non possiamo scaricare eternamente la nostra responsabilità collettiva sulla Bce o sull' Esm. Riavviare l' economia in Europa è un compito collettivo. Se i governi non riusciranno a convincere i loro cittadini in questa situazione di crisi che l' Ue c' è, l' Europa ne sarà enormemente danneggiata. Vi immaginate cosa potrebbe succedere se la Cina e la Russia offrissero un domani un Piano Marshall all' Italia o alla Spagna?».

 

Lo scontro tra Paesi del Sud- e del Nordeuropa è di nuovo pesante, come ai tempi della crisi finanziaria. L' Europa è a rischio rottura.

CONTE MERKEL

«È quello che dobbiamo evitare. I Paesi del Nordeuropa, e anzitutto il governo Merkel, ha capito troppo in ritardo che la crisi finanziaria non era un inanellarsi di crisi nazionali, ma che bisogna essere coesi, in un' unione monetaria. Essere una comunità vuol dire: se un Paese dell' eurozona si avvicina all' abisso, tutti gli altri rischiano di finirci dentro. Non dobbiamo ripetere quest' errore del passato. Perché la crisi da coronavirus non si trasformi in un' altra crisi dell' euro o dell' Ue serve uno sforzo di tutti.

 

merkel

Mi aspetto che tutti lo capiscano. Ma non dimenticatevi che nei Paesi del Nord ci sono moltissime persone che si battono con forza per strumenti finanziari come i coronabond. Io spero che il governo Merkel vada incontro all' Italia, alla Spagna e alla Francia su questo».

 

Perché i coronabond?

annalena baerbock

«Perché gli interessi sarebbero bassi o addirittura negativi. E se riuscissimo a superare bene la crisi, anche Paesi come la Spagna e l' Italia potrebbero continuare a pagarli. I bond comuni servirebbero anche a calmare i mercati. Se venissero introdotti, la Germania non dovrebbe pagare un centesimo. Peraltro, dai programmi di aiuti per il Portogallo e l' Irlanda abbiamo persino incassato interessi. Insomma, se funziona, il mondo vedrà che l' Europa è unita. Se ci lasciamo dividere, pagheremo caro il conto e perderemo potere, come europei».

 

seehofer rifiuta la stretta di mano di merkel

Secondo lei Merkel si rende conto che è in atto un processo di deglobalizzazione che potrebbe rendere la Germania ancora più dipendente dall' Europa? E che industrie chiave come quelle dell' auto sono intimamente legate all' Italia e la Spagna?

angela merkel starnutisce

«Il governo dimentica per questioni interne che ci sono interessi europei comuni. Le nostre economie sono profondamente intessute. Nell' auto, ad esempio, l' industria tedesca è fortemente dipendente dall' indotto in Italia. E' anzitutto nell' interesse tedesco di sostenere l' economia italiana e quella spagnola. Se vanno in crisi, trascinano anche la Germania Perciò faccio appello ai capi di Stato e di governo: serva una risposta europea. Obbligazioni comuni e un piano per la ripresa, un Piano Marshall sociale ed ecologico. Solo così possiamo superare la crisi e rafforzare l' Europa. Perché: "We are in this together"».

Annalena Baerbock e Robert Habeck

 

L' Italia si è sentita abbandonata dall' Europa anche nella crisi dei profughi. E in queste settimane i sentimenti antieuropei e antitedeschi stanno crescendo vertiginosamente.

«Se non restiamo uniti, come europei, i populisti e gli antidemocratici cercheranno di riempire quel vuoto. La mancanza di solidarietà europea nella Grande crisi ha fatto sì che infrastrutture essenziali come il porto del Pireo in Grecia siano finite in mani cinesi.

Annalena Baerbock e Robert Habeck 1

Anche stavolta la Cina è in "missione di aiuto" per le imprese del Nord, solo per aumentare la sua influenza in Europa.

 

Se consentiremo ciò, invece di aiutare, la stupidità avrà vinto. Lo stesso vale per gli aiuti medici. Nelle prime settimane della crisi c' è stata una mancanza di solidarietà che ha portato al blocco delle mascherine alle frontiere. Un errore orribile. E improvvisamente altri hanno riempito quei vuoti, anche solo per farsi fotografare. Perciò è importante che nei giorni scorsi alcuni Land tedeschi abbiano accolto pazienti dall' Italia e la Spagna, per curarli nei loro ospedali. La stessa cosa vale per i respiratori e altre attrezzature mediche messe a disposizione. Ma adesso devono seguire altri gesti di solidarietà».

annalena baerbock 1Annalena Baerbock e Robert Habeck 2

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...