salvini fontana

FONTANA ZAMPILLA GUAI - LA LEGA CROLLA NELLA SUA REGIONE-PRINCIPE, LA LOMBARDIA: -7% NEI SONDAGGI - RISULTATO DELLA PESSIMA GESTIONE DELLA PANDEMIA DA PARTE DEL GOVERNATORE (GIA' COMMISSARIATO DA LETIZIA MORATTI E GUIDO GUIDESI) - SALVINI AVEVA ANCHE PENSATO ALLE SUE DIMISSIONI MA NON HA UN NOME CREDIBILE PER SOSTITUIRLO - AH, QUANTO PESA PER LA DESTRA L'ASSENZA DI UNA CLASSE DIRIGENTE…

salvini fontana

1 - DAGONEWS

Matteo Salvini ha un problema enorme e si chiama Lombardia. Alcuni sondaggi, commissionati da Berlusconi, registrano un clamoroso calo della Lega nella sua regione-granaio: -7%. Una caduta figlia dei disastri del governatore Attilio Fontana e del già liquidato Giulio Gallera. Il colpo di grazia è stato l'azzeramento dei vertici di "Aria", la centrale degli acquisti lombarda, dopo un anno di problemi: dal caso camici ai test sierologici fino alla gestione dei vaccini.

 

fontana salvini

Come rileva "il Foglio", il commissariamento del sempre più indigesto Fontana c'è già stato con l'arrivo della Moratti e la promozione del salviniano di ferro, Guido Guidesi, ad  assessore allo Sviluppo economico.

 

Eppure Salvini - visto il crollo del gradimento della Lega nel fortino lombardo - aveva anche accarezzato l'idea di far dimettere Fontana ed evitare così nuove grane.

 

Ma l'uscita del governatore avrebbe posto un problema di successione: chi, per il Pirellone? Il "Capitone" non ha candidati spendibili pronto uso. La classe dirigente leghista non s'è rinnovata, soprattutto in Lombardia, dove gli equilibri di potere bloccano il ricambio generazionale. Se la next-gen è rappresentata da Susanna Ceccardi e Lucia Borgonzoni, gli anti-leghisti possono dormire sereni…

 

roberto maroni attilio fontana matteo salvini

2 - CINTURA LOMBARDA

Valerio Valentini per "il Foglio"

 

L'una, chiamata a gestire la Sanità coi galloni di vicepresidente, agisce ormai da plenipotenziaria. L' altro, neo assessore allo Sviluppo, fa da cinghia di collegamento con Roma e si occupa del lato economico della crisi. E non che le tensioni manchino, ovviamente. Basta origliare tra le chiacchierate non proprio benevoli che si scambiano i consiglieri di centrodestra, rimpallandosi le responsabilità della figuraccia.

LETIZIA moratti ATTILIO fontana GUIDO bertolaso

 

Coi forzisti vicino a Francesco Ferri, la fu giovane promessa azzurra messo a dirigere Aria, che non ci stanno ad accollarsi la colpa del fallimento della super agenzia regionale che dovrebbe sovrintendere all' attuazione del piano vaccinale. E i leghisti che vedono il loro assessore al Bilancio, Davide Caparini, mettere le mani avanti e ammettere che sì, la creazione di Aria per fusione delle tre precedenti partecipate regionali fu un'idea sua, ma "se non si fosse fatta staremmo messi ben peggio".

GUIDO GUIDESI

 

E insomma di valide ragioni per dare battaglia politica, a Milano e dintorni, cene sarebbero eccome. Ma l'assalto dell'opposizione almeno finora non è stato granché, se è vero che ieri i senatori lombardi del Pd hanno preso da parte Enrico Letta per chiedergli una mano, "perché il caso Lombardia va sollevato a livello politico sul piano nazionale".

 

Lo stesso Daniele Marantelli, varesotto eretico, membro uscente della segreteria dem, ha deciso di "lanciare un appello ai ministri Orlando e Guerini- ci spiega-perché prendano un' iniziativa ". Solo che l'opposizione più efficace alla regione, per consuetudine consolidata da tempo, era il sindaco di Milano a farla. Ma con Beppe Sala costretto a una non belligeranza istituzionale in virtù dell'emergenza pandemica, il centrosinistra lombardo si ritrova abbastanza afono. E così anche la proposta avanzata dal segretario regionale dem, Vinicio Peluffo, che chiede il commissariamento di Palazzo Lombardia sulla gestione del piano vaccinale, cade un po' nel vuoto.

 

GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI

E non perché, al Nazareno, l'ipotesi non sia stata vagliata nelle scorse ore. "Noi da settimane chiedevamo a Fontana, inascoltati, di affidarsi al sistema di Poste", scuote il capo la deputata milanese Lia Quartapelle, fresca di nomina nella segreteria nazionale di Letta ."E invece ci ritroviamo con una regione che è quartultima nel rapporto tra cittadini e vaccinati e quintultima per numero di dosi somministrate aglio ver 80.

 

Nello scaricabarile stavolta è toccato ai vertici di Aria - prosegue - ma è inaccettabile. I ritardi della Lombardia, regione più ricca e popolosa d'Italia, sono un caso nazionale. Per cui o dalla giunta di Fontana chiedono un aiuto, o un aiuto in qualche modo bisognerà pur darglielo". E dipendesse dal generale Francesco Figliuolo, lui sarebbe pronto a offrirsi alla causa. Solo che tra i poteri del commissario straordinario, hanno notato a Palazzo Chigi, non c'è quello di commissariare le regioni nella gestione del piano vaccinale.

GUIDO GUIDESI

 

E dunque Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali che nella faccenda è parte in causa anche come maggiorente azzurra in Lombardia, e che dunque assai difficilmente potrebbe maneggiare un atto che sancisse la subordinazione della sua giunta al governo romano, studia semmai strade alternative, assai più contorte, per prevedere un supporto da parte delle strutture della Difesa ma solo in caso di richiesta da parte delle regioni. Anche perché sulla Lombardia vige un accordo tra Salvini e il Cav., frutto del rinnovato accordo che ha portato al rimpasto d' inizio anno.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

Con la Moratti, vicepresidente sempre meno vice, che è sempre più punto di riferimento, nel bene e nel male, per i funzionari regionali coinvolti nel piano vaccinale. E Guidesi, uomo forte del Carroccio di governo cresciuto alla scuola di Giancarlo Giorgetti, che tiene sempre più le redini della sponda leghista della giunta su indicazione di Salvini. Fontana, non proprio in forma smagliante davanti alle telecamere, per ora lascia fare. E Bertolaso, messo ai margini della stanza dei bottoni di Palazzo Lombardia, mugugna non poco. Il commissariamento insomma non ci sarà. Il commissariamento in fondo c' è già stato.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…