
“E’ LO STUPRO PUBBLICO DEL TEATRO” - LA “LIBERAZIONE DEL DONBASS” E ALTRE IMMAGINI DELLA PROPAGANDA PUTINIANA ALLA PRIMA AL BOLSHOJ DI MOSCA DIRETTA DA VALERIJ GERGIEV FEDELISSIMO DI PUTIN, CHE È STATO INVITATO A ESIBIRSI TRA LE POLEMICHE LA PROSSIMA SETTIMANA AL FESTIVAL “UN’ESTATE DA RE” ALLA REGGIA DI CASERTA - SUL PALCO FOTO E TESTI CONTRO “LA GIUNTA CHE HA PRESO IL POTERE A KIEV”. IL TEAM DI NAVALNY: “IL MAESTRO È UN’ARMA DI PUTIN. NON INVITATELO IN ITALIA” – IN ITALIA SI PREPARANO LE PROTESTE DEI DISSIDENTI RUSSI E DEGLI UCRAINI: DUE MANIFESTAZIONI SONO PREVISTE A ROMA E MILANO NEL WEEKEND E LA PIÙ GROSSA IL 27 PRIMA DELLO SPETTACOLO A CASERTA
Rosalba Castelletti per repubblica.it - Estratti
la prima dell’opera Semjon Kotko al bolshoj diretta da gergiev
Qualche attivista lo ha definito senza mezzi termini “lo stupro pubblico del teatro”. Ieri il Bolshoj di Mosca ha chiuso la stagione teatrale con la prima dell’opera “Semjon Kotko” di Sergej Prokofiev, prodotta dal funzionario dell’amministrazione presidenziale Sergej Novikov e diretta dal maestro Valerij Gergiev, fedelissimo di Vladimir Putin, che è stato invitato a esibirsi la prossima settimana al festival “Un’Estate da Re” alla Reggia di Caserta nonostante gli appelli contrari di Julija Navalnja, la vedova del dissidente morto in carcere Aleksej Navalny, e di vari politici e artisti.
Sul palco del Bolshoj, proprio sopra alla testa di Gergiev e dei suoi musicisti, prima dell’inizio dell’opera, sono state proiettate varie immagini accompagnate da propaganda putiniana.
Primo: un’introduzione alla Grande Guerra Patriottica, come in Russia viene chiamata la Seconda Guerra Mondiale, benché l’opera sia ambientata nel 1918. Per ricordare che i soldati di oggi continuano “eroicamente” l’opera dei loro antenati che combatterono contro il nazismo.
Poi un’altra slide: “Nel 2014 una giunta ha preso il potere a Kiev e ha iniziato a reprimere i suoi cittadini. In risposta è stata proclamata la Repubblica Popolare di Lugansk. Invece di negoziare, il regime criminale di Kiev ha iniziato la distruzione del Donbass”.
Altra slide: “Nel febbraio 2022 l’esercito russo è intervenuto in aiuto degli abitanti del Donbass che lottavano per la propria vita e libertà da otto anni. In seguito a un referendum nazionale, la regione di Lugansk è tornata definitivamente alla Russia”.
Per la Fondazione anti-corruzione dei collaboratori di Navalnaja è l’ennesima prova, se ce ne fosse bisogno, di quanto Gergiev sia strumentale alla propaganda putiniana. «L’opera come arma di propaganda. La narrazione di Putin, forte e chiara. Davvero, hai ancora dubbi su Valerij Gergiev? La sua arte è davvero separata dalla politica? È questo l’uomo che dovrebbe esibirsi in Italia la prossima settimana?», chiede la responsabile di Fbk Maria Pevchikh.
«Nessuno abbia dubbi sul fatto che il viaggio in Italia di Gergiev sarà un gesto politico. È un’arma del Cremlino.
Il concerto a Caserta dovrebbe essere annullato», le fa eco Ruslan Shaveddinov. Pevchikh, infine, si rivolge direttamente al governatore della Campania Vincenzo De Luca. «Dia un’occhiata a chi sta portando nel suo Paese. È questo quello che chiama “arte oltre alla politica”? È questo l'uomo destinato a costruire ponti culturali? Valerij Gergiev è un propagandista di guerra e un’arma di Putin».
la prima dell’opera Semjon Kotko al bolshoj diretta da gergiev
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CASO GERGIEV, CASERTA SI PREPARA
Dario Del Porto e Giuliano Foschini per la Repubblica - Estratti
Tre manifestazioni: una a Roma, una a Milano e la più grande a Caserta, in contemporanea con l'esibizione del direttore d'orchestra russo Valerij Gergiev. L'idea di «una performance», una prova «da veri artisti» per dimostrare che «la presenza di Gergiev in Italia — spiegano a Repubblica gli organizzatori delle proteste — in un concerto in Campania, non è soltanto uno schiaffo in faccia agli ucraini fuggiti dalla guerra in Europa, ai russi che da anni non possono tornare a casa perché altrimenti sarebbero arrestati solo per le loro idee.
Ma è prima di tutto uno schiaffo in faccia alla democrazia italiana».
vladimir putin e Valerij Gergiev
Il concerto del 27 luglio alla Reggia di Caserta di Gergiev — dopo l'appello pubblico di Julya Navalnaya, la vedova del dissidente russo Alexei Navalny, che ha chiesto l'annullamento dell'evento — non è diventato soltanto un caso politico con le accuse di propaganda per l'esibizione di «una voce al servizio del regime di Putin».
Ma comincia ad essere anche una questione di ordine pubblico. Nelle prossime ore è previsto un vertice in prefettura a Caserta per valutare le misure da adottare in vista dell'appuntamento.
L'associazione "Russi contro la guerra", che mette insieme migliaia di russi in fuga dal governo di Putin e di cittadini ucraini che vivono in Italia, ha organizzato le manifestazioni: a Roma si vedranno sabato in via di San Nicola di Cesarini ma la manifestazione principale sarà il 27, proprio alla Reggia. «Parte di quello che stiamo organizzando — dicono — sarà segreto fino all'ultimo momento perché vogliamo dare al pubblico del concerto l'opportunità di comprendere che non staranno per ascoltare soltanto musica classica, ma un musicista che ha suonato nelle città bombardate di Siria, Ucraina e Georgia».
Vladimir putin e Valery Gergiev
Spiega una delle organizzatrici, vicina al network che sostiene le battaglie portate avanti da Navalny: «Come russi fuggiti dal regime di Putin e oppositori della guerra, sappiamo che con questo concerto non si fa nulla per integrare la cultura classica russa nel panorama italiano, come vogliono farci credere. Ma al contrario è uno strumento di propaganda di Putin in Europa. Forse Gergiev può ingannare gli italiani, nascondendosi dietro la musica. Ma riteniamo nostra responsabilità dire al pubblico di Caserta che quell'uomo è un complice di Putin».
Partirà da Roma Oles Horodetskyy, presidente dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia: «Sarò sicuramente a Caserta. Tanti di noi hanno perso qualcuno in questa guerra. Vedere che sarà applaudita una persona così vicina a Putin è una vergogna.
Valery Gergiev
putin gergiev
L UOMO CHE SUSSURRAVA AI NAVALNY - MEME BY EMILIANO CARLI
yulia navalnaya al parlamento europeo 8
la prima dell’opera Semjon Kotko al bolshoj diretta da gergiev
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