
"SE SONO UN PROBLEMA VEDRÒ DI RENDERLO REALE, IL PROBLEMA” – LUCA ZAIA MANDA UN ALTRO “PIZZINO” A MELONI E SALVINI DOPO IL LORO “NO” ALLA LISTA CIVICA A SUO NOME: “SEMBRAVA CHE SI POTESSE METTERE IL MIO NOME SUL SIMBOLO DELLA LISTA, E HO VISTO CHE C'È STATO UN VETO A LIVELLO NAZIONALE, ALLORA HO CAPITO CHE IO SONO UN PROBLEMA" – “PERCHÉ È ACCADUTO? NON LO DEVE CHIEDERE A ME. LA MIA FIGURA RAPPRESENTA UNA GARANZIA, PER QUESTO AMORE CHE HO SEMPRE AVUTO CON I VENETI, E ANCHE PERCHÉ SONO STATO QUELLO CHE HA SAPUTO DIRE TANTI SÌ MA ANCHE TANTI NO”
(ANSA) - VENEZIA, 13 OTT - "Se sono un problema vedrò di renderlo reale, il problema. Cercherò di organizzarmi in maniera tale da rappresentare fino in fondo i veneti. Certo, c'è ancora tempo per decidere come e in che modo". Lo ha detto il presidente del veneto Luca Zaia, parlando a margine di un evento a Vicenza.
"Nel momento in cui accade - ha spiegato Zaia - che tu sei il presidente uscente e sparisce la lista del presidente, e lo posso capire quando non sono candidato, sembrava che si potesse mettere il mio nome sul simbolo della lista, e ho visto che c'è stato un veto a livello nazionale, allora ho detto che io sono un problema".
Sul perché dell'assenza del suo nome dal simbolo della Lega, Zaia ha risposto: "Non lo deve chiedere a me. Dovrei essere immodesto per dirlo, ma tutti i sondaggi in questi anni lo hanno detto ampiamente. E' ovvio che la mia figura rappresenta una garanzia, per questo amore che ho sempre avuto con i veneti, e anche perché sono stato quello che ha saputo dire tanti sì ma anche tanti no.
Non è questione di 'esilio', penso che l'unica preoccupazione che ho è che questa regione resti la numero uno a livello nazionale. Se qualcuno mi chiede il risultato più grande, io dico lo standing dei veneti. Consegno un Veneto che ha una visibilità e una reputazione a livello nazionale e internazionale che nel 2010 non aveva", ha concluso.