luigi di maio giuseppe conte

SE MI LASCI, MI SFRACELLO - DOPO AVERLO ISOLATO (CON IL CONTRIBUTO DI CASALINO E GRILLO), ORA CONTE GIÀ RIMPIANGE DI MAIO: SENZA UNA GUIDA, BENCHÉ DEBOLE COME QUELLA DI LUIGINO, I 5 STELLE ANDRANNO A BRIGLIA SCIOLTA E LA MACCHINA DECISIONALE DEL GOVERNO SI AFFANNERÀ ANCOR DI PIÙ - DI MAIO HA PARLATO IN MANIERA INDISTINTA DI 22 MESI DI GOVERNO, SENZA PRENDERE LE DISTANZE (ANZI) DALL’ESPERIENZA CON SALVINI…

M5S, Luigi Di Maio si dimette e si toglie la cravatta

Marco Conti per “il Messaggero”

 

luigi di maio annuncia le dimissioni da capo politico dei cinque stelle 5

Quanto sia poco o nulla interessato al possibile abbraccio riformista proposto dal Pd di Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio lo ha dimostrato ieri pomeriggio dimettendosi dalla guida del M5S a quattro giorni dalle elezioni in Emilia Romagna.

 

LA VERIFICA

luigi di maio foto di bacco (3)

Ridurre la scelta del ministro degli Esteri a «dinamiche un po' esoteriche» interne al Movimento, come sostiene seppur ironicamente Pierluigi Bersani, o alla voglia di «non vedersi imputata la sconfitta alle regionali» di domenica, come ipotizza Silvio Berlusconi, non rende giustizia alla battaglia che il ministro si appresta ad organizzare nel Movimento e, in prospettiva, nel governo.

stefano patuanelli foto di bacco (2)

 

«Nessuna ripercussione», «continueremo a lavorare con Di Maio sino al 2023», ha spiegato ieri Giuseppe Conte prima e dopo le dimissioni del suo ministro da capo politico della forza di maggioranza del governo. Rassicurazioni ripetute che tentano di celare nervosismo per una decisione che - a ridosso della tanto annunciata verifica - priva palazzo Chigi di un interlocutore in grado di parlare a nome di tutto il Movimento.

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE

 

luigi di maio annuncia le dimissioni da capo politico dei cinque stelle 3

E' probabile che la fascia di capitano della squadra di governo passi al braccio del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Ma non tranquillizza Conte il fatto che la reggenza del Movimento sia stata affidata, da statuto e sino ad aprile, al poco duttile viceministro Vito Crimi, già noto per lo streaming con Bersani e per la voglia matta di chiudere Radio Radicale e giornali.

zingaretti di maio

 

Conte, che a suo tempo ha molto pressato il segretario del Pd Zingaretti affinchè entrasse nella squadra di governo, da ieri sarà costretto a trattare con un altro leader esterno che, in qualità di reggente, avrà spazi di mediazione ancor più ridotti. La soluzione di dossier spinosi, da Autostrade ad Ilva, passando per Alitalia, la riforma delle giustizia e la prescrizione, da ieri si trasformano in montagne ancor più alte da scalare.

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 2

 

E' infatti molto concreto il rischio che la già lenta macchina decisoria del governo sia costretta a segnare ancor più il passo e che risenta di quella sorta di congresso (che i grillini chiamano «stati generali»), che dovrà scegliere il nuovo leader del Movimento.

giuseppe conte nicola zingaretti 1

Sulla durata del governo l'ormai ex leader grillino ha cercato di tranquillizzare il premier durante il discorso al tempio di Adriano.

 

Nella foga rassicuratoria è arrivato a sostenere che l'esecutivo ha davanti altri «cinque anni di legislatura». Ma nel profluvio di ringraziamenti non una parola nei confronti degli alleati, nè una distinzione tra l'attuale maggioranza e la precedente. Parlando in maniera indistinta di «ventidue mesi di governo» - mentre Conte non perde occasione per segnare le distanze dalla stagione con Salvini - Di Maio cerca di tener fuori il M5S dalla scelta tra destra e sinistra.

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO IN CONFERENZA STAMPA

 

luigi di maio annuncia le dimissioni da capo politico dei cinque stelle 15

Ma a preoccupare ieri sera palazzo Chigi è stata anche l'affondo che Di Maio ha fatto contro coloro che lasciano il Movimento, vanno al Misto e continuano a sostenere il governo. Il comportamento di molti ex M5S per il ministro «non è politica ma psichiatria». Una sorta di affronto personale che però permette a Conte di andare avanti e impedisce a Salvini di avere al Senato i numeri per far cadere il governo.

 

luigi di maio foto di bacco (13)

Malgrado le telefonate che anche ieri molti esponenti del Pd hanno fatto a Di Maio dopo la decisione di dimettersi, compresa quella del segretario Zingaretti, l'ex leader del M5S attende (e forse spera) la sconfitta del Pd in Emilia Romagna in modo che nella maggioranza si ripeta il triste scenario post-Abruzzo e possa mandare definitivamente in archivio ogni ipotesi di alleanza riformista con il Pd che assegnerebbe un ruolo a Conte e non certo a Di Maio o al Dibba.

virginia saba foto di bacco

 

Nel tentativo di tenere a distanza i dem si coglie forse anche la nostalgia, non solo del senatore Paragone, per l'alleanza con una forza, la Lega, che viene ritenuta anti-establishment. Ma se l'obiettivo da centrare per Di Maio diventa Conte non sono da sottovalutare le voci di chi già immagina un nuovo governo - sempre Pd-M5S - ma con Dario Franceschini a palazzo Chigi.

 

matteo salvini luigi di maio

D'altra parte nel definire il presidente del Consiglio come «la nostra più alta espressione» si coglie in Di Maio una malcelata voglia di ricordare al professore di Firenze che è a palazzo Chigi per il M5S è grazie al passo indietro fatto ad agosto dallo stesso Di Maio.

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

luigi di maio foto di bacco (15)luigi di maio foto di baccoluigi di maio foto di bacco (4)rocco casalino foto di baccoemilio carelli foto di baccoluigi di maio foto di bacco (14)

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....