luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

luca zaia pontida 2025

DAGOREPORT

C’è un grande punto interrogativo sul futuro della Lega e della politica italiana: cosa farà Luca Zaia?

 

Il “Doge” non si può ricandidare come Presidente del Veneto, e negli ultimi mesi gli è stato affibbiato qualsiasi tipo di incarico: dal Coni alle partecipate di Stato, dalle consulenze private alla ribalta nazionale.

 

Sarebbe l’approdo naturale per uno che mastica politica da ormai quasi trent’anni. Tanto più che dal partito di Zaia, la Lega, si levano da anni voci di un riequilibrio, un ritorno alle origini rispetto alla svolta nazionale e destrorsa impressa da Matteo Salvini, prima, e dal generale Roberto Vannacci poi.

 

Ed ecco che Giacomo Salvini oggi scodella, sul “Fatto quotidiano”, il piano B di Fratelli d’Italia e Lega per Zaia: candidarlo alla Camera dei Deputati per le elezioni suppletive. Sarebbe una staffetta con il suo successore: Zaia, vincitore certo della tornata, prenderebbe il posto del 33enne Alberto Stefani, che lo andrebbe a sostituire come Presidente della Regione Veneto.

 

LUCA ZAIA E ALBERTO STEFANI

Tutto perfetto: Zaia farebbe finalmente ritorno nei palazzi della politica romana, quella che conta davvero, dopo i due anni da ministro dell’Agricoltura del governo Berlusconi, tra 2008 e 2010.

 

Come nota Salvini, in realtà, “sarebbe una sorta di esordio per Zaia perché sarebbe il primo mandato da parlamentare della Repubblica, seppur per poco più di un anno visto che la legislatura scadrà in autunno 2027”.

 

Senonché, un ostacolo si pone davanti alla candidatura: Luca Zaia stesso. “Il presidente di Regione avrebbe più che qualche dubbio: chi lo conosce bene spiega che […] al momento non avrebbe tanta intenzione di allontanarsi dal suo Veneto e vuole dimostrare di essere ancora lui a dare le carte in Regione, piazzando i suoi fedelissimi negli assessorati ed evitare che Fratelli d’Italia la faccia da padrone”.

 

ROBERTO VANNACCI

Aggiunge uno dei suoi fedelissimi: “Luca ha un’idiosincrasia verso Roma e la burocrazia della Capitale”, spiega uno dei suoi fedelissimi in Veneto.

 

Dall’altra parte, però, la candidatura a Roma potrebbe riportare Zaia sul palcoscenico nazionale, magari in opposizione al vicesegretario della Lega Roberto Vannacci che alle prossime elezioni politiche proverà a prendersi il Carroccio riempiendo le liste di persone a lui vicine, come ha fatto per le elezioni regionali […].

 

Il solito wishful thinking, spin buono per i creduloni: da anni i giornali sono infarciti di retroscena, voci, sussurri sull’assalto alla segreteria dei governatori “moderati”, dalle urla disperate della base che invocano il ritorno alla Lega padana, e dei mugugni dei vari Zaia, Fedriga, Fontana, Giorgetti, indignati per le sparate scorrette del loro segretario, che sopporterebbero a malapena, salvo poi farsela sotto nel momento decisivo. E così, Salvini è stato rieletto segretario sei mesi fa, senza che nessuno osasse sfidare la sua leadership.

 

GIANCARLO GIORGETTI LUCA ZAIA

Ricordiamo le dimissioni minacciate un giorno sì e l’altro pure da Giancarlo Giorgetti, ai tempi del governo Draghi, della sua stizza e degli scazzi quasi quotidiani con il fu “Truce del Papeete”.

 

Com’è finita? Che il semolino di Cazzago Brabbia si è adeguato, non avendo il pelo sullo stomaco di fare il grande salto.

 

E così Zaia: ora che avrebbe finalmente l’opportunità di costruire la sua alternativa, preferisce rimanere a battibeccare con Brignano sui Veneti ubriaconi, nella sua comfort zone fatta di sagre e baccalà, tagli del nastro e tappi di prosecco. Lunga vita a Vannacci e Salvini: con questa alternativa, possono magnare tranquilli...

matteo salvini luca zaia e le ciliegie 2

ZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGA

luca zaia contestato alla festa della lega a cervia 4luca zaiazaialuca zaia a che tempo che faluca zaia alessandro montagnoliluca zaia umberto bossi LUCA ZAIA A CAVALLOALBERTINO CON LUCA ZAIA MANIFESTO DI CASAPOUND CONTRO LUCA ZAIAluca zaia parla cinese per le olimpiadi di milano cortina 2LUCA ZAIAmatteo salvini luca zaia 2

luca zaia con stefano beltrame FISH AND CHEAP - MEME BY EMILIANO CARLI ALBERTO STEFANI E LUCA ZAIA

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...