donald trump convention cleveland

CONVENTION FATTA A MAGLIE - TRUMP NON DOVREBBE DIRE UNA PAROLA FINO ALL'INVESTITURA, MA SE NE FREGA E APPARE IN UNA LUCE CELESTIALE TIPO UNTO DEL SIGNORE - LA SIGNORA MELANIA RECITA IL SUO COMPITINO DI EMIGRANTE, SIA PUR TOP MODEL, CON COPIATURA STANDARD, MA LA DIVA DELLA SERATA È RUDY GIULIANI - ECCO I SETTE MOTIVI DEL SUCCESSO DI DONALD

il discorso di melania trump e quello di michelle obamail discorso di melania trump e quello di michelle obama

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Il candidato che sta per essere nominato non dice una parola fino all'ultima sera dell'investitura, ma the Donald se ne infischia delle sacre regole delle convention, e quando arriva il momento del discorso di Melania, sua moglie e aspirante first lady, una ex top model slovena che fa girare la testa anche oggi che è un po' troppo smaltata e un po' troppo insciurettita, parte “We are the champions”, e in una luce celestiale letteralmente si delinea la sagoma dell'unto dal Signore.

donald trumpdonald trump

 

Grande apparizione, una sola frase che conta “we are going to win so big”, vinceremo alla grande, ripetuta molte volte prima di cedere il palco alla moglie. Così il vecchio mestierante della comunicazione annulla l'effetto della protesta minoritaria, breve ma rumorosa inscenata poco prima nel pomeriggio dai suoi contestatori, che chiedevano di cambiare le regole che legano i delegati, almeno alla prima votazione, al voto degli elettori.

donald trump donald trump

 

Non è passata né poteva, certo in questo gioco al massacro del candidato si sono bruciate una dinasty come quella dei Bush, uno stimato politico anche se sempre perdente come Mitt Romney, gli uomini di Ted Cruz, che non ha avuto neanche il coraggio di metterci la faccia, e alla grande il governatore dell'Ohio, John Kazich, uno che è stato sconfitto sonoramente come candidato e ora ospita la convention e non si presenta, anzi boicotta. Andata, you are fired.

 

donald trump  4donald trump 4

La signora Trump recita il suo compitino perfetto di emigrante, sia pur top model, che è diventata cittadina americana e lo ritiene il più grande privilegio possibile al mondo, argomento al quale i delegati spaventati dalle ondate di immigrazioni facili alla Obama, sono molto sensibili. Ha copiato dal discorso di Michelle Obama del 2008 il fervorino sulla parola data e sull'educazione dei figli?

donald e melania trumpdonald e melania trump

 

Ma va, e Michelle da chi l'aveva copiato? E tutte le aspiranti first ladies che le convention televisive ricordino non hanno fatto tutte lo stesso discorsetto? Di sicuro così bella non s'era vista mai, e la ex ragazza slovena si porta dietro un sondaggio Gallup che la incorona la più gradita dal 1992, che non è poco per una che non ha aperto bocca fino a ieri, lasciando il ruolo principale a Ivanka, figlia di Ivana e moglie di Jared Kushner, il vero stratega di Trump. Ruolo che resta intatto, sarà Ivanka, ora Yael, perché si è fatta con il matrimonio ebrea ortodossa, a presentare suo padre giovedì.

donald e melania trump donald e melania trump

 

Però la diva vera della serata inaugurale è stata e non poteva essere che Rudolph Rudy Giuliani. Se il tema è la sicurezza da ritrovare, l'uomo da imitare è Rudy, il Paese gli riconosce la ricetta vincente ,la grinta per applicarla, il totale disinteresse per il facile consenso immediato; e come ha detto anche ieri, io ho liberato New York dal pericolo, Donald Trump libererà la nazione. E' vero, Giuliani New York la ripulì in pochi mesi da crimine, risse interrazziali, arrivi continui di senza casa dal sud, usando il pugno di ferro, dando sempre e comunque ragione alla polizia, chiudendo i rifugi, eliminando i buoni pasto gratuiti.

donald e melania trump  5donald e melania trump 5

 

Dopo l'11 Settembre, quando la città era smarrita, chiamarono lui. Nella retorica dello sceriffo, o del procuratore con poteri assoluti, Giuliani ha introdotto però elementi importanti, prima di tutte la denuncia dello sciagurato accordo nucleare che Obama ha fatto con l'Iran. Disprezza Hillary Clinton, e non lo nasconde, ma nella prima serata della convention il lavoro migliore contro la candidato democratica e il suo presidente l'hanno fatto persone normali, sconosciuti o quasi.

donald e melania trump  4donald e melania trump 4

 

donald e melania trump   donald e melania trump

I familiari di agenti uccisi da immigrati clandestini che l'amnistia di Obama aveva permesso che restassero nel territorio nazionale; Patricia Smith, madre di Sean Smith, l'uomo della Cia massacrato tra gli altri a Bengasi nel 2012 con l'ambasciatore Chris Stevens, che vuole la Clinton in galera; David Clarke, sceriffo in Wisconsin, che ha attaccato Obama dicendo che per lui solo “black lives matter”, contano solo le vite dei neri, ma per il Paese “blue lives matter”, contano anche quelle dei poliziotti. Da seguire la senatrice dello Iowa, Joni Ernst, una Sarah Palin meno flokloristica, al contrario munita delle credenziali di affidabilità dell'ex militare.

 

donald e melania trump    donald e melania trump

Giornali e televisioni non si sono ancora adattati, attorno a the Donald continua la rete di sarcasmo, accuse di razzismo e fascismo, di essere un idiota con quattro idee in testa, incapace di discorsi complessi.

 

donald e melania trump  donald e melania trump

Come voterà il Paese lo vedremo, mancano ancora quasi quattro mesi, un tempo lunghissimo, la Clnton avrà la sua convention a Filadelfia, e conta su appoggi pesantisismi. Però i delegati alla convention sono eccitati come non accadeva da decenni, dall'epoca di Ronald Reagan, esaltati da un candidato che sarà un miliardario che vive come un sultano, ma parla come loro. Nel floor si ragiona così:

donald trump  3donald trump 3

 

1) l'America ha svenduto la sua sovranità a un ordine internazionale non democratico, a spese del lavoratori e dei posti di lavoro americani.

 

2) un Paese senza confini, la cui sovranità è costretta da accordi internazionalisti, non è più una nazione sovrana.

 

3) Trump non è contro l'immigrazione, è per l'immigrazione illegale. Sua madre era un immigrante, ma lei ha seguito un processo legale, come hanno fatto milioni negli ultimi due secoli.

donald trump junior e bob doledonald trump junior e bob dole

 

4) La popolarità di Trump turba l'establishment? Pazienza, la maggioranza degli americani la capisce perfettamente.

 

5) Trump non è un conservatore dogmatico, è piuttosto uno come Theodore Roosevelt,pensa che l'intervento del governo in economia sia dovuto per proteggere tutti gli americani.

il bacio tra donald e melania trump il bacio tra donald e melania trump

 

6) l'assalto politico vergognoso al quale è stato sottoposto ocn la complicità di giornali e tv è dovuto all'indipendenza di Trump, uno che non ha niente a che fare con la corruzione dominante a Washington.

 

7) e ultimo: vincerà a valanga.

il bacio tra donald e melania trumpil bacio tra donald e melania trumprudy giuliani pro trumprudy giuliani pro trumptiffany trump    tiffany trump scott baio sostiene donald trumpscott baio sostiene donald trumpmelania trump  3melania trump 3melania trump  4melania trump 4melania trump  melania trump

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…