di maio fico putin

UN GOVERNO IN BAMBOLA, ANZI IN MATRIOSKA - DI MAIO INCASSA LA VISITA A WASHINGTON PER FAR PACE CON GLI USA MENTRE FICO VA ALLA DUMA E CHIEDE LA FINE DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA! MENO MALE CHE ERA SALVINI QUELLO TROPPO FILO-PUTIN - IL BARBUDO ROBERTO VIENE SBUGIARDATO DALL'EX M5S NICOLA BIONDO: ''ECCO COSA SCRIVEVA (NEL MIO UFFICIO) QUANDO MOSCA INVADEVA L'UCRAINA E FICO DICEVA CHE L'ITALIA ERA SCHIAVA DEL GAS RUSSO''

 

 

 

 

 

1. GLI USA DISSERO A SALVINI: MOLLA I TUOI COLLABORATORI FILO-RUSSI

Estratto dall'articolo di Stefano Feltri e Carlo Tecce per ''il Fatto Quotidiano''

 

LUIGI DI MAIO A WASHINGTON

Luigi Di Maio rincorre Matteo Salvini ovunque, anche in politica estera. E almeno qui è in vantaggio. Il capo dei Cinque Stelle ha trattato con gli Stati Uniti una visita a Washington per la fine di marzo, dovrebbe incontrare Mike Pence, il vice di Donald Trump. Salvini resta in lista d' attesa. Questa cortesia istituzionale, che gli americani hanno negato a lungo a Di Maio, non mitiga la complessiva diffidenza degli alleati verso Roma, soprattutto per le connessioni pericolose tra Salvini e la Russia.

 

Il ministro dell' Interno, come ha raccontato il Fatto, da tempo è impegnato in una complicata manovra di riavvicinamento a Washington.

LUIGI DI MAIO A WASHINGTON CON L AMBASCIATORE VARRICCHIO

Salvini ha archiviato la propaganda filo-russa, ha smesso di annunciare la sospensione delle sanzioni (per l' annessione della Crimea) e più volte s' è recato da Lewis Eisenberg, ambasciatore degli Usa (…)

 

Dagli ambienti americani Salvini ha ricevuto un messaggio preciso: per ottenere la nostra fiducia devi interrompere i rapporti con personaggi come Gianluca Savoini e Claudio D' Amico, che in questi anni hanno curato la sinergia tra la Lega e Mosca. (…)

vladimir putin e gianluca savoini

Salvini ha mutato la dialettica pubblica, ha ridotto i colloqui con Sergey Razov, il rappresentante di Mosca a Roma, e tentato di sottrarsi alla protezione dei russi che l' ha avvolto sin dal giorno della nomina a segretario del Carroccio. L' inchiesta dell' Espresso sui presunti affari (non sappiamo se conclusi) di Savoini - e l' ipotesi di un finanziamento di 3 milioni di euro al Carroccio da Mosca attraverso una fornitura di gasolio - ha rammentato a Salvini che il legame con Mosca è troppo stretto e troppo fresco.

 

salvini putin

Salvini è consapevole che per raggiungere Palazzo Chigi il consenso popolare può non bastare, occorre un sostegno all' estero, in primo luogo degli Stati Uniti. Le imprese americane sono furiose per il blocco delle trivellazioni in mare. La Segreteria di Stato non ha gradito le tante sfumature sul Venezuela (il governo un po' contro Maduro e non a favore di Guaidó).

salvini maglietta putin

 

Inoltre, l' Italia è l' unico grande Paese che ha ceduto lo sviluppo della tecnologia del 5G ai cinesi di Huawei - accusati dagli Usa di spionaggio - senza neppure un minimo di dibattito pubblico.

 

L' Italia sarà anche il primo membro del G7 a firmare il memorandum per la nuova Via della Seta (…)

 

 

2. ROBERTO FICO PARLA ALLA DUMA: “SUPERARE IL REGIME DI SANZIONI ALLA RUSSIA DEL 2014”

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

“Vi è un ampio consenso tra le forze politiche rappresentate alla Camera dei deputati italiana per operare attivamente con gli altri partner del Consiglio d’Europa affinché sia superato il regime di sanzioni adottato nel 2014″. Nel primo discorso di un presidente della Camera alla Duma, Roberto Fico apre a una revisione delle sanzioni imposte cinque anni fa sia dagli Usa che dall’Unione Europea nei confronti di Mosca, quando venne stabilita la sospensione del diritto di voto e delle altre prerogative della delegazione parlamentare russa nell’Assemblea del Consiglio d’Europa.

 

ROBERTO FICO PARLA ALLA DUMA A MOSCA

“L’Italia considera la dimensione del dialogo parlamentare un terreno cruciale per la concreta promozione di questi principi”, ha detto Fico nel corso del suo intervento. “Riteniamo – ha aggiunto – che la presenza dei colleghi del Parlamento russo in seno all’Assemblea parlamentare sia di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi alla base del Consiglio d’Europa. Se così non fosse, negheremmo il senso stesso di un luogo di dialogo interparlamentare specificamente incentrato sui diritti fondamentali e sullo stato di diritto”. L’obbiettivo stesso dell’Assemblea parlamentare, ha ricordato il presidente della Camera, è “fare sì che tutti i Paesi che vi partecipano si evolvano, migliorino sé stessi, convergano verso standard sempre più elevati della cultura dei diritti, facciano concreti passi in avanti in tutti gli ambiti in cui scontano un ritardo”.

 

putin salvini

Definendosi un “convinto sostenitore” del “senso storico, culturale e politico dell’Unione Europea e della necessità che essa, unita, continui il suo percorso di dialogo e di cooperazione con la Federazione Russa”, Fico ha aggiunto che “la prospettiva è quella di uno spazio internazionale la cui cifra non sia più quella della contrapposizione fra blocchi o fra Paesi, bensì quella della cooperazione sulla base dei valori e dei principi che accomunano i nostri popoli e che fondano le organizzazioni internazionali di cui siamo parte”.

 

Davanti alla camera bassa dell’Assemblea federale russa, in occasione dell’apertura della 16esima riunione della Grande Commissione interparlamentare italo-russa, Fico poi spiegato che “nelle varie aree di crisi, come ovunque nel mondo, è necessario ribadire che la cogenza del diritto internazionale è un valore irrinunciabile, ma soprattutto inflessibile: è compito di tutti noi interpretarlo e chiederne l’applicazione in modo uniforme in tutti i casi in cui se ne presenti la necessità, senza auto indulgenza e rimanendo sempre coerenti con noi stessi”.

 

manlio di stefano e beppe grillo

Il suo discorso si è poi incentrato sul legame tra il “progresso nella cooperazione economica” e della “politica internazionale” che non possono “mai essere disgiunto dall’avanzamento di ciascuno di noi sul terreno dei diritti umani e della democrazia”, ha detto. “La libera espressione del pensiero, la piena tutela del pluralismo politico, il rispetto delle minoranze, il rafforzamento costante delle garanzie e dei principi dello Stato di diritto, la difesa della dignità umana – ha concluso – sono valori irrinunciabili e progressivi, che precedono qualsiasi altra forma di cooperazione, sia essa economica o di lotta comune per la sicurezza”.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?