di maio salvini

DI MAIO E SALVINI CERCANO ALLEATI IN EUROPA – “UN PARTITO DI CITTADINI PER RIFONDARE LA UE”, IL CAPO DEL M5S A BRUXELLES PER CERCARE INTESE: "IL PERCORSO E'ANCORA LUNGO" – IL LEADER DEL CARROCCIO, INVECE, VOLA A VARSAVIA PER STRINGERE I BULLONI DELL'ASSE SOVRANISTA CON I PAESI DI VISEGRAD, A COMINCIARE DALLA POLONIA...

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

matteo salvini luigi di maio

 

Lo slogan compare sui social network nel tardo pomeriggio, in una giornata che alcuni Cinque Stelle descrivono come «il primo passo» verso una nuova fase a Bruxelles. Di sicuro per il Movimento. «In Europa va creata una forza che non stia né a destra né a sinistra, ma che parta dal basso». Lo sfondo: una bandiera Ue. E poi un' altra immagine, stavolta con Luigi Di Maio in primo piano e un hashtag #CambiamolaInsieme (lo stesso della lotta contro i meccanismi dell' austerity). Il «primo passo» è l' idea di un eurogruppo appunto di forze «dal basso», di movimenti di «cittadini»: a loro guarda Di Maio nel suo blitz belga per incontrare - con summit separati, lontano dagli occhi indiscreti del Parlamento - i futuri possibili alleati.

 

TAJANI E LO SGUARDO IN CAGNESCO A FARAGE

Cinque anni fa era stato Beppe Grillo con Davide Casaleggio a siglare l' accordo davanti a una birra con Nigel Farage e l' Ukip, ieri il capo politico del Movimento ha deciso di snobbare foto ufficiali e farsi accompagnare nella missione da una pattuglia ristretta di europarlamentari capitanati da Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento Ue.

 

GILET GIALLI DI MAIO DI BATTISTA TONINELLI GRILLINI

«Il percorso è ancora lungo - dicono nel Movimento - ci sarà la stesura del manifesto e la campagna elettorale». Ma il faccia a faccia con i singoli partiti ha un duplice scopo: da un lato trovare l' accordo e la «fisionomia» del gruppo, dall' altro permette di rendersi conto plasticamente della possibilità di raggiungere la fatidica «quota cento» auspicata dai Cinque Stelle per essere - come ha detto il vicepremier - «l' ago della bilancia» in Europa.

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTEdi maio di battista

Partire dal basso. Tornare alle origini, parlare di democrazia diretta e di riforma dell' Europa sono i tasti fondamentali toccati con alcuni dei partiti che Di Maio vuole coinvolgere. Perché il leader ha deciso di spezzettare l' agenda. La giornata di ieri, appunto, è stata solo uno step. E, parlando di movimenti di cittadini, non è nemmeno cominciata nel migliore dei modi: prima il leader ha lanciato un affondo contro la ministra francese per gli Affari europei Nathalie Loiseau, che aveva criticato Di Maio per la lettera aperta ai gilet gialli. Poi è proseguita con la presa di distanza dell' ala moderata del movimento francese dal capo politico del Movimento, che la prossima settimana - oltre al blitz con Alessandro Di Battista a Strasburgo - ha in programma un viaggio negli Stati Uniti.

 

conte salvini di maio

In vista della stesura del manifesto per l' Europa, si scalda la macchina per la campagna elettorale. E vengono coinvolti i parlamentari. I capigruppo di Camera e Senato, Francesco D' Uva e Stefano Patuanelli, hanno coinvolto deputati e senatori.

 

In una mail spedita ai gruppi pentastellati, spiegano che «è assolutamente indispensabile impiegare e mettere a frutto le esperienze, le idee e le competenze di tutti, deputati e senatori».

luigi di maio casaleggio di battista casalino

Ricalcando l' esempio delle elezioni politiche - e per coinvolgere gli eletti - si punta a costituire un coordinamento dei temi trattati nelle varie commissioni di Montecitorio e Palazzo Madama, che dovrà poi essere «raccordato ed armonizzato». La deadline, però, è già alle porte: le ore 20 di lunedì 14 gennaio».

A complicare il percorso dei parlamentari (con tempi ridotti all' osso) ci sarà anche un' iniziativa domani a Roma per festeggiare l' eventuale ok al decreto sul reddito di cittadinanza. «Più che una festa sarà un evento per raccontare come sarà e che impatto avrà la misura», dicono i pentastellati.

 

2 - E IL LEADER LEGHISTA IN POLONIA CERCA L' ASSE SOVRANISTA

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

«Il patto si farà», è la voce che rimbalza tra Roma e Varsavia a poche ore dall' incontro tra Matteo Salvini e Jaroslaw Aleksander Kaczynski, in programma alle tre di oggi pomeriggio nella capitale polacca. L' accordo elettorale con il presidente del Pis, il partito sovranista che governa la Polonia, è una tessera fondamentale del mosaico con cui il leader della Lega spera di ridisegnare il volto dell' Europa. Se tutto andrà come Salvini spera, anche gli eletti del partito di estrema destra Diritto e giustizia (in polacco Prawo i Sprawiedliwosc) confluiranno dopo le elezioni europee nel grande gruppo eurocritico che il «Capitano» del Carroccio va progettando da mesi.

 

jaroslaw kaczynski

Stringere i bulloni dell' asse con i Paesi di Visegrad, a cominciare dalla Polonia, è un passaggio fondamentale del disegno con cui Salvini punta a ottenere la maggioranza dei seggi a Strasburgo e «spezzare finalmente l' asse tra Ppe e Pse, che ha imposto per anni politiche di austerity». A Varsavia il ministro dell' Interno italiano vedrà il suo omologo Joachim Brudzinski e forse anche il primo ministro Mateusz Mo e rawiecki.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)