salvini di maio mattarella tria draghi juncker

DI MAIO E SALVINI HANNO SCELTO LA GUERRA CON L’EUROPA E CON I MERCATI: UNA MANOVRA CON DEFICIT AL 2,4% SCATENERA’ UNA IMMEDIATA REAZIONE TRA INVESTITORI E BRUXELLES - IL CEDIMENTO DI TRIA, SEMPRE IN CONTATTO CON DRAGHI E MATTARELLA, POTREBBE NON ESSERE UNA PROVA DI DEBOLEZZA: QUALCUNO "VUOLE" CHE SI SCATENINO I MERCATI E LE AGENZIE DI RATING PER TOGLIERSI DEFINITIVAMENTE DALLE PALLE IL GOVERNO GIALLO-VERDE? - COSA ACCADRÀ QUANDO A NOVEMBRE LA COMMISSIONE EUROPEA BOCCERÀ LA MANOVRA? 

DAGO FLASH! - MA TRIA HA DAVVERO CEDUTO COSÌ? FINO A IERI  SERA DICEVA  AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI CHE "MAI IL DEFICIT  AVREBBE SUPERATO IL 2%". COSA È SUCCESSO OGGI NEI COLLOQUI CHE HA AVUTO CON MATTARELLA E DRAGHI? FORSE QUALCUNO "VUOLE" CHE SI SCATENINO I MERCATI E LE AGENZIE DI RATING PER TOGLIERSI DEFINITIVAMENTE DAGLI ZEBEDEI IL GOVERNO GIALLO-VERDE?

 

conte di maio salvini

1 - UNO SCHIAFFO A EUROPA E COLLE

Estratto dell’articolo di Adalberto Signore per “il Giornale”

 

Giorno dopo giorno, la trincea nella quale si è barricato Giovanni Tria diventa sempre più la metafora del governo M5s-Lega. […] Ancora una volta, però, il governo guidato da Giuseppe Conte è a suo modo un unicum, perché il fuoco di sbarramento che si è concentrato negli ultimi giorni sul titolare dell' Economia e sui tecnici di via XX Settembre è forse senza precedenti.

giovanni tria 5

 

[…] la guerra del deficit è andata in scena fino all' ultimo minuto utile e si è conclusa con la resa incondizionata di Tria. […] se nella nota di aggiornamento al Def si dovesse sforare il 2% del rapporto deficit-Pil si metterebbero sì le basi per una manovra espansiva ma si aprirebbero anche scenari imprevedibili. Non solo rispetto all' Ue, ma verso i mercati che già oggi Borsa di Milano e spread tra Btp e Bund diranno la loro.

 

[…] il ministro dell' Economia è costretto a capitolare. […] solo nelle prossime ore capiremo se la sua è una resa completa o se […] deciderà di farsi da parte. Uno scenario sul quale hanno forse fatto un pensiero anche Di Maio e Salvini, visto che […] Paolo Savona ha partecipato a tutte le riunioni chiave sul Def, quasi a candidarsi a quella poltrona che M5s e Lega hanno sempre voluto per lui. L'altro sconfitto non può che essere il Quirinale […]

TRIA BY VAURO

 

2 - MA IL DIKTAT DELLA UE SUL 2% ORA METTE A RISCHIO IL PAESE

Adalberto Signore per “il Giornale”

 

Oltre la soglia che gli analisti (quindi banche di affari e agenzie di rating) consideravano tollerabile. Molto più in là rispetto alla trincea dell'1,9% fissata dal ministro dell'Economia, che fino a ieri pomeriggio sembrava inviolabile. Il 2,4%, supera ampiamente il tetto massimo concesso dall' Europa.

 

matteo salvini luigi di maio

Giovanni Tria ha lavorato alle cifre fino all' ultimo. Non ha partecipato al primo vertice di maggioranza per lavorare sulle cifre della nota di aggiornamento del Def e poi ha fatto recapitare a Luigi Di Maio e Matteo Salvini un' offerta generosa: deficit al 2,1% del Pil. Proposta respinta già al termine della primo incontro dai leader di M5S e Lega. Erano circa otto miliardi in più rispetto a quanto il ministro aveva concesso nei giorni scorsi.

 

Molto, ma non abbastanza da finanziare tutte le misure care ai due partiti di maggioranza. Coperto il reddito di cittadinanza, fuori la riforma delle pensioni che cancella la Legge Fornero e introduce quota 100. Per le pensioni il ministro ha dato solo 2,5 miliardi.

 

giovanni tria 4

I leader M5S e Lega si sono impuntati sul 2,4%. In sostanza nella maggioranza è passata la linea dei pentastellati annunciata mercoledì da Di Maio. Fino a ieri sera, anche Tria è rimasto fermo sull' ultima offerta. Poi le voci su un nuovo accordo sul 2,4%, filtrate direttamente da Palazzo Chigi. Dieci miliardi per il reddito di cittadinanza, secondo Di Maio e, addirittura, 1,5 miliardi per i truffati dalle banche (erano 500 milioni fino a ieri).

 

Percentuale ad alto rischio, è il ragionamento che ieri circolava al ministero dell' Economia. Se i mercati possono in qualche modo incassare il 2%, il rating delle principali agenzie non potrà non tenere conto del fatto che il governo italiano finanzierà la manovra quasi solo con il deficit.

 

salvini mattarella

Poi c'è il giudizio dell'Europa. Ieri da Bruxelles è arrivato un messaggio chiaro: se il deficit nominale che il governo metterà nella nota di aggiornamento del Def dovesse superare la soglia del 2%, la legge di Bilancio sarà bocciata. La soglia europea sarebbe in realtà l' 1,6%, compresi tutti i margini di flessibilità concedibili. Ma la Commissione europea è disposto a riconoscere all' Italia un altro sconto. Ma non oltre il 2%.

 

Anche perché l'Italia è già in mora per non avere rispettato la riduzione del debito prevista dalle regole Ue. Con lo sforamento sul deficit verrebbero meno le circostanze attenuanti. L' Italia quindi rischia che l' Europa respinga preventivamente la legge di Bilancio e avvii una procedura di infrazione sul debito.

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

 

Nel testo del Def portato dal ministro Tria al vertice - una bozza circolata che ieri sera il governo ha precisato essere superata, ma che in realtà anticipa la gran parte del testo finale - si sottolinea «l'importanza fondamentale» della riduzione del debito. La bozza già conteneva tutte le riforme annunciate in questi giorni dal governo. Il reddito di cittadinanza e anche le pensioni di cittadinanza a 780 mensili. Per finanziare il reddito di cittadinanza si prevede anche l' abolizione del Cnel e la riduzione del numero dei parlamentari.

 

C' è anche un corposo capitolo pensioni, con quota 100 e addirittura la possibilità di ritirarsi dal lavoro dopo 41 anni di contribuzione a prescindere dall' età. Misura molto costosa che sembrava essere tramontata. Poi la riforma fiscale, con l' aliquota al 15% per «un milione» di partite Iva, secondo Salvini. Per le misure bisognerà in realtà aspettare la legge di Bilancio vera e propria. Ue permettendo.

MARIO DRAGHI

 

3 - "NON MI DIMETTO PER IL BENE DELLA PATRIA" LA SCELTA DI TRIA SOLLECITATA DA MATTARELLA

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera e Ugo Magri per “la Stampa”

 

[…] Giovanni Tria non si dimette[…]: «Non mi dimetto per il bene della nazione. Se me ne fossi andato le conseguenze sui mercati sarebbero state superiori a quelle che deriveranno dall' aumento del deficit. Il Paese sarebbe precipitato nel caos»: così dirà nella notte ai collaboratori di via XX settembre. Tria ha fatto sue le preoccupazioni del presidente della Repubblica, il quale ha contatti frequenti e privilegiati con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e Mario Draghi.

Mattarella

 

[…] Di Maio e Salvini sono convinti che gli investitori abbiano già scontato un deficit attorno al 2,4 per cento, e dunque lo spread non schizzerà all' insù. […] Ma se anche l' aumento nei primi giorni fosse contenuto, cosa accadrà quando a novembre la Commissione europea boccerà la manovra italiana in aperta violazione delle regole, compiendo un gesto senza precedenti verso un Paese dell' area euro? Fino al due per cento lo staff di Tria al Tesoro sperava che Bruxelles ci avrebbe graziato. Con questi numeri non solo boccerà la manovra, probabilmente aprirà subito una procedura per deficit eccessivo: non a primavera, entro due mesi. […] Fino al 31 dicembre l' Italia può ancora contare sull'ampio ombrello protettivo della Banca centrale europea. Ma cosa accadrà dopo?

GIUSEPPE CONTE E L IMMAGINE DI PADRE PIO

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO