marco travaglio giorgia meloni scherzo telefonico

“MELONI NON AVEVA CAPITO UN BEL NULLA. SENNÒ AVREBBE MESSO GIÙ E AVVERTITO IL COPASIR” – MARCO TRAVAGLIO SMONTA LA RIDICOLA RICOSTRUZIONE DELLO SCHERZO TELEFONICO ALLA DUCETTA FATTA DAL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO: “NEPPURE SI È ACCORTO DI RENDERE RIDICOLO SE STESSO, MA ANCHE LEI" - "ORA SI ATTENDE CHE LA CHIAMINO LE IENE TRAVESTITE DA PUTIN E DA ZELENSKY PER CHIUDERE LA GUERRA. E CHE GIAMBRUNO ANNUNCI LA SUA SEPARAZIONE DALLA COMPAGNA PER IL VERGOGNOSO FUORIONDA” - VIDEO

1. CHIAMATE GLI INFERMIERI

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”

 

marco travaglio 6

Non so quale virus circoli nell’aria, ma a naso parrebbe molto più insidioso del Covid. Perché non attacca i polmoni, ma il cervello. […] è planato sul sottosegretario Alfredo Mantovano, persona solitamente equilibrata. Il quale, a proposito dello scherzo telefonico alla Meloni, ha dichiarato che “lei l’aveva capito subito”.

 

E neppure si è accorto di rendere ridicolo se stesso, ma anche lei. Che – basta ascoltare la telefonata – non aveva capito un bel nulla. Sennò avrebbe messo giù subito, non dopo un quarto d’ora, e avrebbe avvertito il Parlamento (Copasir).

 

alfredo mantovano giorgia meloni

O, se avesse voluto godersi lo scherzo, avrebbe ripetuto ciò che dice in pubblico sulla ritrovata sintonia con Macron e sul radioso avvenire dell’Ucraina. Invece ha pregato il finto leader africano di tenere per sé le confidenze, poi ha detto peste e corna dell’alleato francese e dell’offensiva ucraina, infine gli ha annunciato in anteprima mondiale un piano per “una via d’uscita accettabile per entrambe le parti” (Kiev e Mosca).

 

Tutte cose che non avrebbe dovuto dire neppure al vero leader africano, mai visto né conosciuto prima. Figurarsi a due comici russi. Ora si attende che la chiamino le Iene travestite da Putin e da Zelensky per chiudere la guerra. E che Giambruno annunci la sua separazione dalla compagna per il vergognoso fuorionda.

 

Fazzolari Meloni

2. MELONI STA ZITTA. E HA TACIUTO PER 44 GIORNI PURE AL COPASIR

Estratto dell’articolo di Wanda Marra per “il Fatto quotidiano”

 

“Giorgia Meloni ha capito subito che la telefonata era un fake”. Parola del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano, sulla burla di cui è stata vittima la premier da parte del duo comico russo Vovan e Lexus […]. La stessa versione che Meloni traghettava mercoledì informalmente, dopo la fuga di notizie sul colloquio telefonico.

 

MEME SULLO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI

Eppure, la toppa potrebbe essere peggiore del buco. Perché in 44 giorni la presidente del Consiglio si è ben guardata da allertare ufficialmente il Copasir (Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica), nemmeno al suo rientro da New York, dove si trovava al momento della telefonata.

 

[…] Mercoledì il sottosegretario di FDI all’attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, aveva tirato in ballo la propaganda russa “disperata per il catastrofico andamento della loro cosiddetta ‘operazione speciale’ che si è tramutata in una continua sconfitta dell’esercito russo in terra ucraina”.

 

LO SCHERZO TELEFONICO DEI COMICI RUSSI VLADIMIR KUZNETSOV E ALEKSEI STOLIAROV A GIORGIA MELONI

Dichiarazioni che avevano a che fare con la sicurezza nazionale. E allora, davanti a un caso di tale gravità, non sarebbe stato il caso di avvertire il Copasir? Ufficialmente, l’organismo parlamentare non è stato coinvolto. I membri erano all’oscuro di tutto. L’unico che – forse – informalmente avrebbe potuto sapere qualcosa è il presidente, Lorenzo Guerini, che intrattiene rapporti con tutto l’arco politico, a tutti i livelli.

 

Francesco Maria Talo.

Ma si tratta, eventualmente, di colloqui informali: la prima comunicazione ufficiale tra lui e Mantovano risale a mercoledì mattina, dopo la diffusione dell’audio. Tanto è vero che lo stesso Guerini ha poi fatto una nota ufficiale per dire che Mantovano lo ha “utilmente e adeguatamente” ragguagliato su quanto avvenuto. E che “è prioritario agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro, consapevoli che possono essere considerate, tra le diverse ipotesi, anche come attività con fini malevoli e che quindi necessitano della massima attenzione”.

 

alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini audizione al copasir 1

Ora il Copasir sarà ufficialmente coinvolto […]. Il giorno cerchiato sull’agenda dovrebbe essere martedì, ma la premier potrebbe decidere di mandare in audizione direttamente Mantovano. D’altronde, lei, già ieri ha scelto di non parlare, nonostante la presenza al vertice internazionale sull’intelligenza artificiale, ospitato dal primo ministro britannico Rishi Sunak a Bletchley Park, nei pressi di Londra.

 

[…] Il precedente potrebbe lasciare il segno nella gestione di situazioni simili in futuro. Il nome che circola con più insistenza tra i funzionari ai quali si potrebbe attribuire una qualche responsabilità è quello di Lucia Pasqualini, responsabile del desk Africa nell’ufficio del Consigliere diplomatico del premier (dove lavorano 21 persone).

 

Lucia Pasqualini

Eventuali provvedimenti saranno presi direttamente dalla premier in quanto si tratta di uffici di sua “stretta competenza”, anche se per ora non sembrano imminenti. Smentita la voce secondo cui l’errore sarebbe imputabile alla segretaria di Meloni, Patrizia Scurti.

 

Mentre non sono arrivate, per ora, le dimissioni del consigliere diplomatico Francesco Talò, che a febbraio andrà in pensione. Da vedere se a un certo punto sarà spostato. Perché poi c’è chi è già pronto a prenderne il posto e già lavora a Palazzo Chigi come sherpa G7/G20: Luca Ferrari, ex ambasciatore in Cina, molto vicino a Fazzolari. […]

VLADIMIR KUZNETSOV E ALEKSEI STOLIAROV - SCHERZO A GIORGIA MELONILO SCHERZO TELEFONICO DEI COMICI RUSSI VLADIMIR KUZNETSOV E ALEKSEI STOLIAROV A GIORGIA MELONI meme sullo scherzo telefonico dei comici russi vladimir kuznetsov e aleksej staljerov a giorgia meloni 3GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA E PATRIZIA SCURTI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...