massimo franco salvini di maio

GRANDE È LA CONFUSIONE SUL DEF – MASSIMO FRANCO RANDELLA IL GOVERNO PER IL BALLETTO DI CIFRE SULLA FLAT TAX: “LA NOTA CON LA QUALE SALVINI E TRIA, DOPO AVER DIFFUSO CIFRE DIVERSE, HANNO ASSICURATO DI AVERE RAGIONE ENTRAMBI, LASCIA PERPLESSI. MA IL VERO CONTRACCOLPO PUÒ ARRIVARE DALL’ESTERNO – DANNO L’IDEA DI UN GOVERNO INCAPACE E DUNQUE ESPOSTO AL GIUDIZIO DEI MERCATI''

Massimo Franco per per il “Corriere della Sera”

 

tria conte di maio salvini

Stavolta non c' entra il reddito di cittadinanza. La confusione si concentra sui fondi destinati alla riforma fiscale voluta dalla Lega di Matteo Salvini. E nella danza sgraziata delle cifre, rischia di consumarsi la credibilità sia del vicepremier e ministro dell' Interno, sia del titolare dell' Economia, Giovanni Tria.

 

La sequela di numeri contraddittori fornita ieri ha proiettato sul provvedimento un senso di approssimazione e di caos sconcertanti. E promette di allungarli sull' intera manovra finanziaria, criticata da organi istituzionali italiani e internazionali.

 

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

La nota congiunta con la quale, dopo avere diffuso cifre diverse, i due hanno assicurato di avere ragione entrambi e di avere in realtà detto le stesse cose, lascia perplessi.

Affermare che esistono fondi corposi per realizzare la flat tax è apparso un tentativo di rintuzzare le critiche di Forza Italia, ironica sulle scarse risorse indicate da Tria.

 

Ma questo è il meno. Il vero contraccolpo può arrivare dall' esterno. Il pasticcio degli stanziamenti contribuisce a trasmettere all' estero l' idea di un governo incapace di mettere nero su bianco numeri certi; e dunque esposto al giudizio severo di mercati e investitori.

Massimo Franco

E questo mentre il premier Giovanni Conte si prepara a partecipare a un vertice europeo nel quale il nostro Paese si presenta nei panni scomodi del debitore impenitente; e di chi non ha intenzione comunque di cambiare politica economica.

 

Ieri, al Quirinale, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ricevuto presidente del Consiglio e ministri che andranno a Bruxelles. E ha raccomandato prudenza e predisposizione al dialogo con i vertici dell' Unione e con le altre nazioni. D' altronde, è quanto hanno cercato di fare nei giorni scorsi il presidente della Camera, Roberto Fico, e alcuni ministri tecnici.

 

DI MAIO CONTE SALVINI

Ma il modo in cui sia Salvini, sia l' altro vicepremier del M5S, Luigi Di Maio, martellano contro Commissione Ue, Bankitalia, e chiunque indichi i rischi di uno spread alto, complica il dialogo. Anzi, sembra quasi che si prefigga di impedirlo in nome di un mandato elettorale a prova di critiche. «È inutile che qualcuno ci speri ancora: l' Italia non è più disposta a subire politiche economiche suggerite dai movimenti dello spread, dalle previsioni del Fondo monetario internazionale o dalle Agenzie di rating», insistono dal M5S.

EUROPE THE FINAL COUNTDOWN

 

È una linea autoassolutoria e autoreferenziale, che rischia di consegnare l' Italia all' isolamento. C' è da chiedersi se gli autori del «contratto» se ne rendano conto. E quale sia la ricaduta di un «tanto peggio tanto meglio» che brucia miliardi di euro sull' altare di un programma velleitario.

 

Se davvero il traguardo di M5S e Lega è un governo di legislatura, non si comprende come potrebbe reggere a una speculazione finanziaria quasi «chiamata» da loro, più che dagli avversari. Se invece l' orizzonte è limitato alle Europee di maggio, l' aggressività si capirebbe meglio. Ma è bene sapere che, se dovesse crescere il peso delle forze «sovraniste» e populiste, la tolleranza verso gli strappi finanziari dell' Italia diminuirà, non crescerà.

luigi di maio matteo salvinimatteo salvini luigi di maioSALVINI DI MAIO FLINSTONESSALVINI DI MAIOconte di maio salvini

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?