matteo salvini marine le pen manfred weber antonio tajani giorgia meloni

“LA LEGA NEL PPE? NON È ALL’ORDINE DEL GIORNO” – MATTEO SALVINI SBARRA LA PORTA ALL’ACCORDO CON I POPOLARI. LA VERITÀ È CHE SONO LORO CHE NON VOGLIONO IL “CAPITONE” – INTANTO IL TEDESCO MANFRED WEBER ARRIVA A ROMA PER UNA CONFERENZA ALLA CAMERA, E TESSE LA SUA TELA: L’OBIETTIVO È STRINGERE UN ACCORDO CON I CONSERVATORI DI GIORGIA MELONI. IL GUAIO PER LA DUCETTA SONO I POLACCHI: I SUOI “AMICI” DEL PIS IN AUTUNNO SFIDANO IL POPOLARE TUSK ALLE ELEZIONI…

SALVINI, LEGA NEL PPE NON È ALL'ORDINE DEL GIORNO

matteo salvini con la maglietta di putin al parlamento europeo

(ANSA) - L'ingresso della Lega nel Ppe "non è all'ordine del giorno". Lo afferma il segretario Matteo Salvini, intervistato da "Il T".

 

"Continuo a lavorare per un accordo tra tutti i partiti di centrodestra a Bruxelles con l'obiettivo di rendere più incisive alcune battaglie. Negli ultimi anni abbiamo assistito all'asse tra Ppe e socialisti, non credo piaccia agli elettori moderati e di centrodestra.

 

Il Ppe cosa pensa dell'utero in affitto che io ritengo sia un abominio, oppure alle restrizioni del settore automotive he mettono in ginocchio imprese e lavoratori europei? La Lega farà pesare il suo consenso".

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

IL PPE SBARCA NELLA CAPITALE WEBER E TAJANI INSIEME NELLO SPRINT PER LE EUROPEE

Estratto dell’articolo di Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

Una conferenza alla Camera dei deputati organizzata dalla fondazione culturale del Ppe sui valori cristiani, una giornata di studio del gruppo europeo con al centro "la classe dirigente per l'Europa di oggi e di domani", una cena di gala alla quale parteciperanno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e altri rappresentanti della società civile e imprenditoriale e, infine, l'accoglienza dal Papa per un'udienza.

 

MANFRED WEBER E ANTONIO TAJANI A NAPOLI

Protagonisti Manfred Weber, presidente del gruppo del Partito popolare europeo e Antonio Tajani, vicepresidente del Ppe, vicepremier e ministro degli Esteri. Giovedì e venerdì in pratica, si rinsalderà ancora di più l'asse tra Forza Italia e il Ppe, dopo l'incidente diplomatico del febbraio scorso quando Weber annullò l'evento di Napoli della famiglia popolare europea a causa delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina.

 

Da quel giorno, […] molto è cambiato ma la stima per Tajani e FI è rimasta immutata. Già allora infatti Weber riconobbe il ruolo del ministro e della premier Giorgia Meloni, garantendo per questo il prosieguo della «collaborazione con il governo italiano sui temi dell'Ue», rigettando i falchi dei Paesi del Nord e dei Baltici che avevano chiesto di boicottare Berlusconi […].

 

manfred weber antonio tajani

Una ferita che Tajani […] si attivò per sanare. Il legame con Weber del resto è strettissimo. Sancito, tra l'altro, anche a fine agosto prima delle elezioni Politiche in una conferenza stampa a Roma dei due, con Forza Italia che inserì nel simbolo il nome del Ppe e ribadì di presentarsi alle urne «come una forza europeista e atlantista» e «una garanzia per l'Italia e per l'Europa».

 

[…] La due giorni a Roma vuole rappresentare da una parte un messaggio alla Chiesa per ribadire non solo la forza dei valori cristiani ma anche sottolineare la necessità di puntare su una nuova economia sociale e su una visione "cristiana" dell'ambiente. Dall'altra essere un segnale che la prossima battaglia elettorale si vincerà al centro. E qui c'è il capitolo alleanze.

 

IL TWEET DI MANFRED WEBER CONTRO SILVIO BERLUSCONI

Il tentativo in atto è quello di replicare il "modello italiano" in Europa. Con un'alleanza tra conservatori europei, liberali, Ppe ed, eventualmente, la Lega. Ma ci sarà da capire quale sarà l'atteggiamento di Salvini e del partito di via Bellerio che stanno discutendo al proprio interno il posizionamento in Europa.

 

manfred weber silvio berlusconi

Il dialogo tra Conservatori e Ppe va avanti, con la regia del ministro per gli Affari Ue e plenipotenziario di Fdi sui dossier europei, Fitto e la premier Meloni. L'obiettivo è spostare l'asse attuale della Ue. «Saranno i numeri a determinare le soluzioni», sottolinea un big di Fratelli d'Italia. Il primo passaggio importante in vista delle Europee sarà quello del 23 luglio in Spagna, dopo la sconfitta socialista alle amministrative di maggio. Si capirà quale sarà il peso del Partido Popular e di Vox e quanto forte spira il vento in Europa per cambiare gli equilibri di Bruxelles. […]

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…