giorgia meloni msi fiamma tricolore movimento sociale italiano

MELONI PREPARA “IL GRANDE RESET” – GLI SCAZZI CON SALVINI, I GUAI GIUDIZIARI DI SANTANCHÉ, LE USCITE DI LA RUSSA: SORA GIORGIA È SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI E, DOPO LE EUROPEE, MEDITA CAMBIAMENTI RADICALI NEL SUO PARTITO E NEL GOVERNO –  VIA LA FIAMMA DAL SIMBOLO DI FDI (UNA MOSSA PER RASSICURARE IL PPE E ACCONTENTARE IL PRESIDENTE WEBER) E RIMPASTO DI GOVERNO, SE NON ADDIRITTURA UN “MELONI BIS” – LA TELEFONATA CON MARINA BERLUSCONI DOPO LA RIVELAZIONE DI DAGOSPIA SULLE TENSIONI TRA LA CAIMANA E LA DUCETTA

Articoli correlati

COME HA PRESO MARINA BERLUSCONI LA RISPOSTACCIA DELLA SORA GIORGIA ALLA SUA LETTERA AL \'GIORNALE\'?

MARINA BERLUSCONI RISPONDE A DAGOSPIA SULLA TENSIONE TRA LEI E GIORGIA MELONI DOPO LA LETTERA A...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “Il Foglio”

 

GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Il caso, che gratta gratta tale non è, si chiude con una telefonata di prima mattina: Giorgia Meloni chiama Marina Berlusconi. Antefatto: la dichiarazione a Palermo sulla figlia del Cav. “che non è un soggetto politico”. Frase su cui inzuppare il biscotto della polemica. Le due ci scherzano sopra e d’accordo, come raccontano a Mediaset, decidono che sia la primogenita dell’ex leader di Forza Italia a uscire con una nota nel “nome del massimo rispetto e della massima stima” per la premier.

 

Secchiate di acqua gelida sulle interpretazioni della lettera inviata da Marina Berlusconi al Giornale contro “chi perseguita il padre da defunto” e in particolare sui magistrati della Procura di Firenze che indagano sulle stragi del ‘93. […]

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Anche se Meloni con una battuta delle sue commenta che non “è lei ad avere un problema con Marina, ma forse è Forza Italia ad avere un problema” (vedi Tajani e Ronzulli). Bazzecole, o quasi.

 

Le vere faccende sono più profonde. La leader si sente poco sostenuta dal suo partito (in preda, specie alla Camera, a piccole ripicche dei capicorrente). Poi ci sono i ministri, che quando parlano le fanno drizzare i capelli. E infine c’è la vicenda di Ignazio La Russa, della quale ha parlato anche con il Capo dello stato. Rientra sotto il titolo: grane giudiziarie e affini.

 

[…] su Daniela Santanchè la premier ha rassicurato il Quirinale che “non si immolerà per lei”, in attesa certo che spuntino novità sostanziali dalla procura. Diverso il destino della seconda carica dello stato. Per il momento è stato “imbavagliato”, dicono con rudezza in Via della Scrofa, ma l’idea che possa essere testimone di un processo per violenza sessuale non fa star tranquilli. Né a Palazzo Chigi, dove si guarda al consenso, né sul Colle, dove si custodisce l’architettura istituzionale.

giorgia meloni

 

Ecco perché, complici le europee, Meloni sogna e progetta “un grande reset”: nel partito, ma anche nel governo. Non c’è solo la voglia di candidarsi di Francesco Lollobrigida, rivelata dal Foglio, c’è molto di più. Innanzitutto Atreju, la festa del partito, è stata rinviata: da settembre, doveva tenersi al Galoppatoio di Villa Borghese, slitterà a dicembre.

 

Se ne riparlerà invece dopo le europee del congresso di Fratelli d’Italia (l’ultimo si celebrò a Trieste nel 2017) e della conferenza programmatica. Sarà l’incrocio di questi due appuntamenti a sancire una svolta che ormai non è più un tabù. Anzi, se ne discute quasi pubblicamente: la “musealizzazione” della Fiamma che uscirà dal simbolo, “ma rimarrà sempre nei cuori dei patrioti”.

 

E sarà questa svolta, una sorta di Fiuggi bis, il viatico per lanciare il grande partito dei Conservatori italiani che spesso accarezza la premier, già leader di quello europeo, d’altronde. Meloni oscilla tra cattivi pensieri e un’agenda fittissima di appuntamenti internazionali rispetto ai quali “vuole stare sempre sul pezzo”. Ma sono le beghe interne a farle scuotere la testa, a consumare sigarette come caramelle, a spingerla a esclamare che a volte si sente come chi “scava a mani nude la roccia”.

 

GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA

[…]  Soprattutto Meloni pensa a un grande reset se l’andazzo non dovesse cambiare. Non si tratta solo di sostituire semmai Lollobrigida (inviato a Bruxelles a gestire una nuova fase e magari un appoggio esterno a un’Ursula bis in cambio di un posto da commissario) e nemmeno di cambiare la pedina del Turismo, dopo l’uscita di Santanchè che viene data da tutti come acquisita (questione di pochi mesi). La premier con l’occasione del voto di giugno ha in mente una scossa alla sua squadra di governo con un rimpasto importante o addirittura un Meloni bis, se gli alleati, vedi la Lega, dovessero mettersi di traverso dopo i risultati deludenti delle urne.

 

E’ una tentazione che chi la conosce da sempre non esclude (nella lista dei ministri nel mirino ci sono anche Gilberto Pichetto Fratin di FI e la leghista Alessandra Locatelli).

 

Poi c’è tutto il capitolo La Russa, quello più delicato […] La seconda carica dello stato è stata silenziata: fortuna per lui che la cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare, nel giorno della sfiducia a Santanchè, da protocollo non prevederà domande, ma solo un intervento del padrone di casa.

sergio mattarella giorgia meloni alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa

 

E però, chi è vicinissimo a Meloni sa che potrebbe perfino consigliare, magari senza fortuna, un passo indietro al fratello maggiore Ignazio se la situazione processuale del figlio dovesse trascinarlo nei tribunali. […]

GIORGIA MELONI E LA MAGISTRATURA BY ALTANLA SELEZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE DI FRATELLI DITALIA - VIGNETTA ELLEKAPPAlotta continua meme su giorgia meloni e matteo salvini by edoardo baraldigiorgia meloni difende daniela santanche meme by edoardo baraldi giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…