elon musk donald trump

DAGLI ABBRACCI E I SALAMELECCHI AL “VAFFA”: ORA TRA DONALD TRUMP E ELON MUSK È GUERRA TOTALE – IL TYCOON SPERNACCHIA IL MILIARDARIO CHE VUOLE SCENDERE IN POLITICA: “LANCIARE UN TERZO PARTITO È RIDICOLO, NON HA MAI FUNZIONATO. MI RATTRISTA VEDERE MUSK PERDERE IL CONTROLLO, SI È TRASFORMATO IN UN DISASTRO NELLE ULTIME CINQUE SETTIMANE”  – LA CADUTA IN DISGRAZIA DI MUSK È LA RIVINCITA DEL MONDO “MAGA”, DA STEVE BANNON ALLO STRATEGA STEPHEN MILLER – LA SCAZZOTTATA CON STEVE BESSENT E LE MOSSE PER LE MIDTERM: MUSK VUOLE CONCENTRARSI SU ALCUNI STATI E FAR PERDERE LA MAGGIORANZA AI REPUBBLICANI ALLA CAMERA E AL SENATO…

DONALD TRUMP E ELON MUSK

TRUMP, MUSK HA PERSO CONTROLLO, IN 5 SETTIMANE UN DISASTRO

(ANSA) - "Mi rattrista vedere Musk perdere il controllo e trasformarsi in un disastro nelle ultime cinque settimane. Vuole anche lanciare un terzo partito che non ha mai avuto successo. Il sistema in vigore non li prevede".

 

Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth lodando i repubblicani per aver approvato il 'big beautiful bill'. "E' una grande legge, peccato che per Elon elimina i sussidi alle auto elettriche, a cui mi opponevo fin dall'inizio. Ho fatto campagna" sulla loro abolizione "quando Elon mi ha dato il suo sostegno. Mi aveva detto che non c'erano problemi".

 

ELON MUSK FONDA IL PARTITO AMERICA PARTY

"Elon mi ha chiesto che uno dei suoi amici guidasse la Nasa. Il suo amico era molto bravo ma era un democratico che non aveva mai contribuito al partito repubblicano. Forse lo era anche Musk. Ho pensato che fosse inappropriato avere un amico di Musk alla Nasa", ha aggiunto Trump

 

MUSK, L'ATTENZIONE NEI PROSSIMI 12 MESI È SU CAMERA E SENATO

(ANSA) - "Sostenere un candidato alla presidenza non è escluso, ma l'attenzione nei prossimi 12 mesi è sulla Camera e sul Senato". Lo afferma Elon Musk criticando indirettamente Donald Trump.

 

elon musk riceve la chiave della casa bianca da donald trump

"Che senso ha il Doge se vuole aumentare il debito di 5.000 miliardi?" chiede il miliardario in quello che appare come un riferimento al 'big beautiful bill'. A chi gli chiedeva cosa pensasse l'America Party delle armi, Musk ha risposto che "il secondo emendamento è sacro"

 

L'AMERICA PARTY RIACCENDE LO SCONTRO FRA MUSK E BANNON

(ANSA) -  L'America Party di Elon Musk riaccende lo scontro fra il miliardario e Steve Bannon, l'ex controverso stratega della Casa Bianca. "Solo un straniero poteva farlo: un non americano che lancia l'America Party. Non è americano: è del Sud Africa", ha tuonato Bannon durante il suo podcast quando Musk ha lanciato il sondaggio chiedendo agli americani se volessero un nuovo partito.

 

ELON MUSK - STEVE BANNON

L'ex stratega si è spinto fino a dire che Musk dovrebbe essere deportato, facendo eco alle innumerevoli occasioni in cui ha chiesto che il miliardario fosse indagato.

 

La riposta di Musk è stata altrettanto dura: "un grasso, ubriaco fradicio chiamato Bannon tornerà in prigione e questa volta per lungo tempo. Ha una vita di crimini da pagare". Non è la prima volta che il miliardario augura a Bannon di tornare in prigione.

 

DA BANNON A MILLER, TUTTI I NEMICI DI MISTER TESLA

Estratto dell’articolo di Alb. Sim. per “La Stampa”

 

ELON MUSK E IL NUOVO SONDAGGIO SUL NUOVO PARTITO - 4 LUGLIO 2025

La lista dei nemici di Elon Musk nell'Executive Building è lunga. Nei cinque mesi in cui ha guidato il Doge, il capo di Tesla ha avuto momenti di tensione – con alcuni sfociati in alterchi fisici – con i big dell'Amministrazione.

 

Susie Wiles, capo dello staff di Trump, è stata sin dall'inizio l'unica capace di arginare le ambizioni smodate di Elon. Voleva un ufficio nella residenza, Wiles si è opposta e il capo del Doge trovò riparo al primo piano dell'Eisenhower Building, il palazzo adiacente dove ha sede la macchina del governo.

 

elon musk con un occhio nero nello studio ovale

Dentro l'Amministrazione Musk ha tre grandi rivali: il primo è Scott Bessent, la ruggine risale a quando dopo la vittoria di Trump di novembre, Musk voleva mettere becco in ogni nomina governativa. Il suo preferito per il posto di segretario al Tesoro era Howard Lutnick.

 

Il capo di Tesla considera infatti Bessent old school, un repubblicano vecchio stile. E con lui c'è stato il famoso alterco, rivelato dal Daily Mail, in aprile quando i due vennero alle mani. Bessent lo accusò di non fare abbastanza e che le promesse del Doge erano ben lungi dall'essere mantenute. Dovette intervenire Donald: «Ora basta».

 

steve bannon elon musk - saluto romano - vignetta by vukic

Con Peter Navarro la tenzone è dell'8 aprile. Navarro è il falco protezionista, Musk non ha mai sostenuto le tariffe e, a un certo punto, i due hanno iniziato a dibattere in pubblico.

 

Parlando con la Cnbc Navarro definì Musk «un assemblatore di auto» e non un costruttore. Musk gli replicò dandogli «del ritardato mentale». «È più stupido di un sacco di mattoni», disse prima di definirlo "Peter Retardo".

 

I guai con Stephen Miller, stratega anti-migrazione e teorico di gran parte delle politiche trumpiane, sfiorano il gossip. Katie Miller, moglie 33enne di Stephen, è stata la vice di Musk al Doge.

 

Andato via lui, anche lei ha lasciato andando a lavorare per le aziende di Elon che nel 2024 hanno raccolto 4 miliardi di dollari di contratti con 17 agenzie governative.

 

scott bessent e donald trump

[…] Infine, fuori dal governo, c'è Steve Bannon. […]  I due si detestano. Gli scambi di insulti sono al vetriolo sin dall'inizio dell'Amministrazione Trump. Alcune fonti a La Stampa hanno raccontato che in maggio c'è stato un importante riavvicinamento di Donald verso il suo ex stratega coinciso con l'uscita dall'orbita di Musk.

 

Così sabato Steve dai microfoni della sua trasmissione radio War Room ha tuonato: «C'è un non americano che fonda America Party. Sei un sudafricano, guarderemo i tuoi documenti e dovresti essere deportato». All'altezza delle aspettative la replica. «Bannon? Uno sporco, grasso ubriacone. Dovrebbe stare in cella».

 

elon musk donald trump

TRUMP GELA MUSK "RIDICOLO LANCIARE UN TERZO PARTITO"

Estratto dell’articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”

 

[…]

 

Musk punterà a distretti elettorali dove i repubblicani possono perdere. Su X ha parlato di operazioni «laser», per colpire il partito del tycoon e «restituire la libertà all'America.

 

Il modo in cui intendiamo spezzare il sistema - ha spiegato ai follower - è usare una variante di come Epaminonda distrusse il mito dell'invincibilità di Sparta a Leuttra: forza concentrata al massimo in un punto preciso del campo di battaglia». Nel mirino ci sono le elezioni di medio termine nel novembre 2026, dove già i conservatori rischiano di perdere la Camera.

 

elon musk con un occhio nero nello studio ovale

Un altro miliardario, Mark Cuban, in passato molto critico verso Musk, gli ha consigliato di rivolgersi a una non-profit che promuove l'accesso equo al processo elettorale: «Ti aiuteranno ai seggi».

 

Quanti voti potrà spostare America Party? Il suo programma di intelligenza artificiale parla di un 5-10% di elettori, pescati nel bacino dei repubblicani delusi.

 

Considerata la vecchia sintonia, Musk non si propone come alternativa al trumpismo, ma come mutazione genetica, più pragmatica e tecnologica, ma non meno narcisistica. Trump, però, non aspetterà di vederlo crescere.

elon musk con un occhio nero nello studio ovaleTWEET DI ELON MUSK CONTRO LE PROMESSE NON MANTENUTE DI TRUMP PROTESTA CONTRO DONALD TRUMP E ELON MUSK

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