vladimir putin russia ucraina crimea

IL MINCULPOP IN SALSA RUSSA – COME PUTIN STA USANDO MEDIA, SCUOLA E SIMBOLI PER FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO AI RUSSI - IN TV I PROGRAMMI DI INTRATTENIMENTO SONO STATI SOSTITUITI DA QUELLI DI INFORMAZIONE IN CUI LA REALTÀ VIENE RIBALTATA: GLI "INVASORI" SONO "LIBERATORI", LE VITTIME "NAZISTI SABOTATORI" GUIDATI DA UN "FASCISTA DROGATO" E GLI OCCIDENTALI "IPOCRITI BUGIARDI" – NELLE SCUOLE TUTTI DEVONO SEGUIRE DELLE VIDEOLEZIONI DI PROPAGANZA E GLI INFLUENCER VENGONO COOPTATI PER… - VIDEO

Rosalba Castelletti per “la Repubblica”

 

il discorso di putin allo stadio

All'indomani dell'evento allo stadio Luzhniki di Mosca per celebrare la "primavera della Crimea", il giudizio degli osservatori è unanime. La festa andata in scena a otto anni dall'annessione, nel pieno dell'offensiva russa in Ucraina, è stata "un'operazione speciale separata". Una sorta di rito di "auto-epurazione" collettivo, per usare le parole di qualche giorno fa del presidente russo, per coltivare "patrioti" ed estirpare il germe del "tradimento".

 

guerra in ucraina 3

Man mano che "l'operazione speciale", quella militare, in Ucraina si protrae e che il contraccolpo delle sanzioni provoca zuffe nei supermercati per l'accaparramento dello zucchero, il Cremlino cerca di rinsaldare il consenso. E lo fa con una martellante propaganda che pervade ogni ganglio dello spazio pubblico e privato. «Davanti ai nostri occhi nascono i canoni dell'era Z», commenta Slava Taroshchina di Novaja Gazeta . «Un nuovo Paese sconosciuto, nuovi compiti, nuovi eroi».

 

PUTIN CON L INDICE ALZATO

La televisione di Stato Altro che religione. È la tv il nuovo oppio del popolo russo. I talk show hanno soppiantato ogni programma d'intrattenimento. Il palinsesto delle due reti più seguite, Pervyj Kanal (Primo Canale) e Rossija 1 , è un alternarsi di dibattiti inframmezzati da tg. Si parla solo di "operazione militare speciale". Tutto è capovolto nella realtà parallela della tv che guardano 4 russi su 5: gli "invasori" sono "liberatori", le vittime "nazisti sabotatori" guidati da un "fascista drogato" e gli occidentali "ipocriti bugiardi".

 

guerra in ucraina 5

I profughi fuggono dagli ucraini e trovano rifugio in Russia. E i civili sono vittime dei "nazisti" che li usano come "scudi umani". «Guardando la tv russa, io stesso vengo zombificato. Voglio andare a combattere. Le mie percezioni sono influenzate dalle storie di liberazione dei villaggi ucraini», commenta l'analista tv Serghej Mitrofanov.

 

Le scuole Banditi i media indipendenti e ristretto l'accesso allo spazio digitale, controllare la conversazione nelle aule è l'ulteriore passo per rafforzare la narrazione. Le scuole sono state inondate di volantini: «Vogliamo continuare a sostenere un regime fascista in Ucraina o instaurare la pace? ». Studenti, docenti e genitori sono stati obbligati a seguire tre videolezioni. La direttrice di Rt Margarita Simonjan e la portavoce degli Esteri Maria Zakharova spiegavano come difendersi dalla "manipolazione dell'informazione" dell'Occidente.

il discorso di putin tagliato improvvisamente 4

 

Un messaggio che su alcuni fa presa: «I nostri soldati sono eroi. Sconfiggono i nuovi nazisti», ci dice la maestra Aljona Sulemainova. Chi si discosta dalle istruzioni, rischia: un richiamo, il licenziamento o, peggio, un'azione penale. Un insegnante di geografia di Mosca è stato licenziato e ha dovuto lasciare il Paese perché aveva scritto su Instagram: «Non voglio essere specchio della propaganda». E la polizia ha fatto irruzione in casa di uno studente che aveva osato contestare l'insegnante di storia.

 

guerra in ucraina 4

I simboli Il nastro dai colori arancione e nero ricorda la croce di San Giorgio, la più alta onorificenza militare della Russia zarista. Col tempo è diventato il simbolo della vittoria dell'Urss sul nazismo. Il messaggio è chiaro: i militari russi oggi combattono contro i "nuovi nazisti" in Ucraina proprio come i loro antenati che diedero la vita durante la Grande Guerra Patriottica. "La vittoria sovietica sulla Germania nazista resta forse il più grande elemento unificante dell'identità nazionale", commenta l'analista Serghej Markov. Ma è la lettera "Z", che non fa parte dell'alfabeto cirillico, a dominare su t-shirt e decorazioni. Nel Paese si moltiplicano i flash-mob dove impiegati statali, atleti o studenti vengono allineati a formare la lettera divenuta simbolo della cosiddetta operazione speciale.

 

vladimir putin allo stadio luzniki di mosca

Gli influencer Sul palco del Luzhniki si è alternato il gotha. Da Ljube, la band preferita di Putin, alla cantante Polina Gagarina rappresentante russa all'Eurovision 2015. Anche i più giovani si sono uniti a Oleg Gazmanov quando ha intonato "Nato nell'Urss" con i suoi versi che oggi suonano più inquietanti che mai: «Ucraina e Crimea, Bielorussa e Moldova: questo è il mio Paese! Sono nato nell'Urss, sono stato fatto nell'Urss». Serghej "Shnur" Shnurov, il cantante della band Leningrad, nota per la colonna sonora di "Ogni cosa è illuminata", ha diffuso un nuovo video musicale dove paragona il trattamento dei russi in Europa alla persecuzione degli ebrei. La musicista Alina Oleshova della band Kis-Kis ha denunciato di essere stata contattata per ricordare l'annessione della Crimea sui suoi profili social dietro pagamento. Ma si è rifiutata.

 

guerra in ucraina 6

La popolarità Mistificare la realtà per giustificare l'intervento, secondo i primi sondaggi di Fom e Vtsiom, due istituti filogovernativi, avrebbe avuto un impatto positivo sulla popolarità di Putin portandola a inizio marzo dal 64 per cento al 70. Secondo Oleg Ivanov, capo del Centro per la risoluzione dei conflitti sociali, a rafforzare la fiducia nel presidente sarebbe però stata "la reazione dell'Occidente": «Non fa che riunire il popolo attorno al leader». Il politologo Abbas Galljamov non crede a queste rilevazioni: "È interessante che il Cremlino abbia spento radio Ekho Moskvy e Tv Dozhd proprio nel momento in cui la popolarità di Putin cresceva a ritmi record. Se è tutto ok, allora perché è nervos?».

folla allo stadio luzniki di mosca per putin guerra in ucraina 1LINGUAGGIO DEL CORPO DI PUTINguerra in ucraina 2guerra in ucraina 1guerra in ucraina 3fosse comuni in ucrainaguerra in ucraina 2guerra in ucraina 1PUTIN CON LE MANI SUL TAVOLOvladimir putinhacker ucraina 3IL DIAVOLO VESTE PRAVDA - MEME CARLI PUTIN GOBBOputin terminatorstanding ovation per putin allo stadio luzniki di mosca

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…