giorgia meloni marco minniti almasri libia

MINNITI, L'IDEOLOGO DEL GOVERNO DUCIONI – L’EX MINISTRO DELL’INTERNO HA DIFESO L'ESECUTIVO SUL CASO ALMASRI IN NOME DELLA REALPOLITIK (“LO STATO NON È UNA ONG. BISOGNA PARLARE CON IL NEMICO”). E, PER GIUSTIFICARE GLI ACCORDI CON TRIPOLI, HA AGITATO LA BANDIERA DELLA PAURA: “L’AFRICA È IL PRINCIPALE INCUBATORE DI TERRORISMO INTERNAZIONALE” – EPPURE L’EX PD ORA IN MODALITÀ “CAMERATA” NON DICE CHE DIETRO ALLA “SICUREZZA NAZIONALE”, CI SONO RICCHI INTERESSI ECONOMICI COME IL PETROLIO E IL GAS...

Estratto dell’articolo di Maso Notarianni per www.editoraledomani.it

 

marco minniti

La Libia è strategica, ci ha rivelato, in una intervista al Corriere della sera, l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, autore dei protocolli di intesa che l’Italia ha firmato con quel paese. Grazie, se non lo avesse fatto notare non ce ne saremmo accorti.

 

Ma la Libia, secondo Minniti, è strategica per la sicurezza nazionale. Anche perché «l’Africa è il principale incubatore di terrorismo internazionale». Ancora una volta viene agitato il fantoccio del terrorismo islamista per provocare paura (film già visto in Iraq e in Afghanistan). E per distogliere l’attenzione dal motivo reale di tanta: il petrolio, il gas (per non dire dei traffici illeciti che coinvolgono anche il nostro paese, quelli di armi e droga).

 

[…]

 

GIORGIA MELONI MARCO MINNITI

«Primo: è la base più avanzata dei trafficanti di esseri umani», dice ancora l’ex ministro. Quegli stessi trafficanti assurti, grazie a lui, a interlocutori istituzionali (non ci scordiamo le foto dell’ufficiale della Guardia costiera libica Bija, considerato il numero uno del traffico di esseri umani, negli uffici del Cara di Mineo insieme a funzionari del ministero dell’Interno guidato, all’epoca, proprio da Minniti).

 

Quegli stessi trafficanti a cui il suo ministero ha fornito navi, addestramento, armi, camion, autovetture, ovvero tutto ciò che serve a trafficare in esseri umani e non solo. Solo dopo viene la partita dei combustibili fossili e dopo ancora la paura del terrorismo internazionale.

 

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

Ci insegna ancora, Minniti, che dobbiamo parlare con il nemico. Grazie della seconda lezione. Parlarci sicuramente, sempre, se si vuole la pace. Ma farci accordi, addestrarne le milizie, le bande di delinquenti, sostenere i torturatori e gli stupratori, regalare armi e motovedette usate per il traffico di esseri umani, far evadere i capi di bande di delinquenti e riportarli a casa con un aereo di stato anche se formalmente accusati di crimini contro l’umanità e di abusi, rapimenti, violenze sessuali è un poco diverso.

 

L'intervista di Minniti è davvero l’espressione della peggiore Realpolitik che l’occidente abbia prodotto, perché i patti bilaterali si possono fare, ma le condizioni da porre non possono essere “fate tutto quello che volete, anche le peggiori cose, pur di evitare che le persone in movimento arrivino da noi”. I patti bilaterali si fanno a condizione che vengano rispettati i diritti umani, e che gli aiuti siamo condizionati al rispetto della dignità umana.

 

marco minniti meme by edoardo baraldi

Ma in tutta l’inquietante intervista c’è una battuta ancor più inquietante. Secondo l’ex ministro, firmatario degli scellerati accordi con la Libia, il Piano Mattei del governo Meloni è ottima cosa. Non una bolla di sapone priva di efficacia, ma anzi intuizione giusta sulla quale concentrare tutte le risorse finanziarie e politiche per farne addirittura un piano europeo.

 

Minniti è diventato un ideologo della peggiore destra. Non certo per rendere più umane le decisioni del governo, ma per sdoganare ancor più il cattivismo, alimentando odio e rancore [...]

 

 

 

 

Articoli correlati

MINNITI:IL GOVERNO SUL CASO ALMASRI DOVEVA PARLARE DI SICUREZZA NAZIONALE. LO STATO NON E UNA ONG...

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…