
SOLO LA MOGLIE PUO’ METTERE BIBI IN UN ANGOLO – LA MOGLIE SARA CORREGGE BIBI NETANYAHU IN TV: “GLI OSTAGGI VIVI ANCORA TENUTI A GAZA SONO MENO DI 24” - L’INTELLIGENCE ISRAELIANA È CONVINTA SIANO ORMAI SCESI A 21 – I FAMILIARI CHIEDONO CHIARIMENTI MA IL PREMIER ISRAELIANO LASCIA POCO SPAZIO ALLE LORO SPERANZE: “DISTRUGGERE HAMAS È UN OBIETTIVO PIÙ IMPORTANTE CHE LIBERARE I RAPITI”
Davide Frattini per il Corriere della Sera - Estratti
La parola sussurrata al primo ministro e marito assorda chi da diciotto mesi aspetta di sapere il destino degli amati.
Alla premiazione del quiz nazionale sulla Bibbia, il premier Benjamin Netanyahu ricorda i 59 ostaggi ancora tenuti a Gaza: «Solo 24 in vita» dice. «Meno» lo corregge la moglie Sara seduta a fianco, come se fosse un’altra risposta nel concorso e non l’incubo ridotto a cifre che i familiari dei rapiti stanno vivendo dal 7 ottobre del 2023, quando i terroristi palestinesi hanno assaltato i villaggi israeliani nel sud del Paese.
I genitori, le mogli, i figli chiedono adesso al governo di chiarire, di allontanare per un giorno i dubbi mentre resta sempre la paura. Anche Donald Trump, il presidente americano, ha spiegato poche ore dopo l’uscita di Sara Netanyahu di aver capito «che 24 non è più il numero dei sopravvissuti». L’intelligence israeliana — senza annunci pubblici — è convinta siano ormai scesi a 21.
Da mesi i familiari manifestano nelle strade per chiedere a Netanyahu di tornare alla tregua che il primo ministro ha deciso di far saltare. Bibi lascia poco spazio alle loro speranze: «Distruggere Hamas è un obiettivo più importante che liberare i rapiti», ha proclamato giovedì nel giorno che celebra la nascita di Israele. La pensano così i ministri oltranzisti nel suo governo, che progettano di prendere il controllo di Gaza e ricostruire le colonie evacuate nel 2005. Non la pensa così lo Stato Maggiore che in un comunicato replica: «Salvare i prigionieri è lo scopo delle operazioni militari».
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