hamas vladimir putin iran russia khamenei

L’ASSE ANTI-OCCIDENTALE SI RINSALDA – MOSCA GUIDA L'OPERAZIONE PER INDEBOLIRE EUROPA E STATI UNITI, NELLA CAPITALE RUSSA È ARRIVATA UNA DELEGAZIONE DI HAMAS, GUIDATA DAL NUMERO DUE POLITICO MOUSA MOHAMED ABU MARZOUK, E IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI IRANIANO ALI BAGHERI KANI – I COLLOQUI, IN CUI SI È PARLATO DELLA GUERRA IN MEDIORIENTE, SONO STATI GUIDATI DA MIKHAIL BOGDANOV, VICEMINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO...

M.O., PORTAVOCE PUTIN: HAMAS A MOSCA NON HA IN AGENDA IL CREMLINO

 

DELEGAZIONE DI HAMAS IN RUSSIA

(askanews) - Hamas non ha in agenda il Cremlino a Mosca, ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, in risposta all'indignazione di Israele per la visita a Mosca della delegazione del movimento responsabile dell'attacco del 7 ottobre. Ci sono stati contatti via Ministero degli Esteri, ha precisato Peskov.

 

"Riteniamo necessario continuare i nostri contatti con tutte le parti e, ovviamente, continueremo il nostro dialogo con Israele", ha detto Peskov. "Non esiste un programma del Cremlino, questi rappresentanti non hanno contatti con il Cremlino. C'è stata una comunicazione tramite il Ministero degli Esteri", ha aggiunto. Il Cremlino ha dichiarato di ritenere necessario proseguire i contatti con tutte le parti in conflitto e ha assicurato che proseguirà il dialogo con Israele.

 

PUTIN SCEGLIE I JIHADISTI

Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “La Repubblica”

 

 

PUTIN RICEVE I TERRORISTI DI HAMAS - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

Dopo quasi tre settimane di precario equilibrismo diplomatico mascherato da una sbandierata imparzialità sul conflitto tra Israele e Hamas, la Russia viene allo scoperto. Nello stesso giorno riceve una delegazione di Hamas, guidata dal numero due politico Mousa Mohamed Abu Marzouk, e il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani.

 

Una coincidenza? Quando la notizia viene battuta dalle agenzie, l’imbarazzo è palese. Le visite non sono state annunciate e le autorità russe mantengono il massimo riserbo sui colloqui. La portavoce della diplomazia Maria Zakharova si limita a confermare «la presenza a Mosca di rappresentanti del movimento palestinese» — che la Russia non considera organizzazione terroristica — e ad annunciare la visita di Bagheri Kani. Non fornisce alcun dettaglio.

 

Vladimir Putin Ali Khamenei Ebrahim Raisi

Una successiva nota sostiene che l’incontro con Hamas si è concentrato «sul rilascio immediato degli ostaggi stranieri» e su «questioni relative alla loro evacuazione», ma tace sul colloquio tra il diplomatico iraniano, nonché caponegoziatore sul nucleare, e il viceministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin.

 

È un comunicato di Hamas a diffondere una foto e a fornire qualche elemento in più. I colloqui, sostiene, sono stati guidati da Mikhail Bogdanov, viceministro degli Esteri e inviato presidenziale per il Medio Oriente. Si è discusso, aggiunge, dell’«aggressione contro Gaza», insistendo sul diritto di «resistere all’occupazione sionista con tutti i mezzi possibili», di cessate il fuoco, apertura dei varchi e consegna di aiuti umanitari.

feriti all ospedale al alhi di gaza 3

 

Bogdanov avrebbe inoltre ribadito la necessità di creare uno Stato Palestinese. «La delegazione del movimento — conclude — ha molto apprezzato la posizione del presidente Vladimir Putin e gli sforzi della diplomazia russa» per porre fine a quelli che definisce «i crimini di Israele sostenuti dall’Occidente».

 

Israele non ci mette molto a reagire. Il portavoce degli Esteri Lior Haiat definisce la presenza di Hamas a Mosca «un passo osceno che dà sostegno al terrorismo e legittima le atrocità dei terroristi», e ne chiede «l’espulsione immediata». Irritazione che si somma al «disappunto per il ruolo della Russia» nel conflitto e alla richiesta di «posizioni più equilibrate » espressa due giorni prima. […]

 

terroristi di hamas colpiscono sull austostrada sderot 5

«La Russia ha inquadrato la sua guerra contro l’Ucraina come una lotta “anticoloniale”. La sua risposta alla guerra a Gaza, ponendo le distanze tra sé e l’inequivocabile posizione filo-israeliana di Washington, mira a sfruttare questi sentimenti», commenta Hannah Notte, direttrice dell’Eurasia Nonproliferation Program. «Per la Russia aumentare la disillusione nei confronti dell’Occidente e conquistare nuovi simpatizzanti per la sua sfida all’ordine globale sono progressi che valgono la messa a repentaglio dell’alleanza con Israele». Ma è un gioco pericoloso.

HAMASMISSILI HAMAS bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 2team di scienziati israeliani che cercano gli ostaggi di hamas

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…