giorgia meloni senato

“MUSK È MIO AMICO MA IO NON PRENDO ORDINI DA NESSUNO” – AL SENATO GIORGIA MELONI, COLTA NEL VIVO DALLE CRITICHE DI MARIO MONTI E DEL PD SUL SUO RAPPORTO CON IL PROPRIETARIO DI STARLINK, REAGISCE CON STIZZA: “IL TEMA DI ELON MUSK SI È POSTO ALL'INDOMANI DEL SOSTEGNO A TRUMP, MA FINCHÉ SOSTENEVA IL PD NESSUNO HA DETTO UNA PAROLA. IO NON RAGIONO COSÌ” – LA REPLICA A RENZI: “LEI ERA AMICO DI OBAMA E SI METTEVA IL CAPPOTTO COME OBAMA, IO SONO AMICA DI MILEI MA NON MI FACCIO CRESCERE LE BASETTE COME LUI...” – VIDEO: LO SCLERO DELLA DUCETTA

 

MELONI INTERVIENE AL SENATO, MI SCUSO PER LA VOCE

giorgia meloni al senato - foto lapresse

(ANSA) - "Mi scuso con i colleghi per la voce". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, aprendo il suo intervento in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue. La presidente del Consiglio è alle prese da giorni con una tosse che l'ha interrotta più volte anche ieri durante il suo intervento alla Camera.

 

MELONI, IO PARLO CON TUTTI MA NON PRENDO ORDINI DA NESSUNO

(ANSA) - "Ho buoni rapporti con un sacco di gente e non prendo ordini da nessuno, dovreste esserne contenti, sono una persona libera che si confronta con tutti ma non prendo ordini da nessuno". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica al Senato dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo rispondendo in particolare al senatore a vita Mario Monti sul rapporto con Elon Musk. "Non so che film abbiate visto, credo che ci dobbiamo capirci su una differenza fondamentale tra noi e quello che abbiamo visto negli anni, abbiamo visto leader che pensavano che un buon rapporto" significava "eseguire pedissequamente quello che facevano gli altri".

 

USA: MELONI, 'MUSK E' MIO AMICO MA IO NON PRENDO ORDINI DA NESSUNO'

giorgia meloni al senato - foto lapresse

(Adnkronos) - "L'Italia è stata la prima nazione in Europa a regolamentare i privati nello spazio, io non prendo ordini da nessuno, mi confronto con tutti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della replica in Senato, dopo le comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 19 dicembre, rispondendo alla sottolineatura della sua amicizia con Elon Musk, fatta in Aula. "Lui è mi amico -ricorda- . Io sono amica di tanti...".

 

MELONI, IL TEMA MUSK SI È POSTO DOPO IL SOSTEGNO A TRUMP

GIORGIA MELONI ELON MUSK

(ANSA) - "Su Musk, da anni provo a spiegare che c'è un problema se ci sono concentrazioni economiche, grandi piattaforme con un fatturato in alcuni casi maggiore di alcuni stati nazionali, che agiscono senza regole. Tutte le volte che l'ho detto mi dicevate che ero sovranista. Ora è successo, lo dico ai senatori Monti e Malpezzi, che la prima di queste persone ha idee diverse da quelle di un mainstream che negli anni andava bene perché difendeva altre idee". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

 

"Un tema si pone da questo punto di vista. Su questo non bisogna cambiare idea in base a chi ha votato Elon Musk - ha aggiunto -. Il tema di Elon Musk si è posto all'indomani del sostegno a Trump, ma finché sosteneva il partito democratico nessuno ha detto una parola. Io non ragiono così".

 

MELONI, NON CONSENTO INGERENZE, SU MUSK PD DIVENTA SOVRANISTA

giorgia meloni al senato - foto lapresse

(ANSA) - "Io non consento ingerenze a nessuno, guardo solo all'interesse nazionale. Ma sono felice, senatrice Malpezzi, vedo che siete sovranisti, difendete la sovranità nazionale dalle ingerenze straniere: la considero una grandissima impresa di Elon Musk, anche più di essere arrivato sulla luna. Ero abituata quando chiedevate ingerenze di chiunque contro i vostri avversari politici". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, rivolgendosi alla senatrice del Pd Simona Malpezzi.

 

MELONI A RENZI"LEI CAPPOTTO COME OBAMA,IO NON FACCIO BASETTE COME MILEI"

giorgia meloni al senato

(ITALPRESS) - "Io sto sempre con l'Italia...che vuol dire sta con Milei? Lei era amico di Obama e si metteva il cappotto come Obama, io sono amica di Milei ma non mi faccio crescere le basette come lui". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche in Senato rivolgendosi al leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

 

MELONI, PD TENEVA OSTAGGIO FITTO PER DIFENDERE LO SPAGNOLO

(ANSA) - "Avevo un dubbio e Alfieri me lo ha confermato: il Pd ha accettato che il commissario europeo italiano fosse preso in ostaggio per difendere il commissario spagnolo. Questo sarebbe gravissimo senatore Alfieri. Avevo il dubbio che fosse così, oggi lei mi dà la certezza. Ma gli italiani sappiano che il commissario italiano, indicato dall'Italia, è stato preso ostaggio per consentire l'elezione del commissario spagnolo. È molto grave". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, replicando al senatore del Pd Alessandro Alfieri.

 

viktor orban giorgia meloni - foto lapresse

MELONI, ORBAN HA IDEE DIVERSE DALLE MIE MA L'EUROPA SA DECIDERE

(ANSA) - "Orban ha sicuramente posizioni diverse dalle mie sull'Ucraina, ma alla prova dei fatti le decisioni l'Unione europea le ha prese, anche con il sostegno formale e non formale dell'Ungheria". Così la premier Giorgia Meloni parlando del leader ungherese Viktor Orban, durante la sua replica al Senato dopo le comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo. E ha concluso bocciando l'ipotesi di chi dice 'cacciamo Orban dall'Europa' perché, ha aggiunto, "non mi sembra un'opzione intelligente".

 

MELONI, SÌ DELL'ITALIA AL MERCOSUR SOTTOMESSO ALLE COMPENSAZIONI

giorgia meloni al senato - foto lapresse

(ANSA) - "Senatore Renzi, sul Mercosur chiediamo di sapere che cosa la commissione Ue ha in mente di fare per compensare gli squilibri, la nostra decisione finale è sottomessa a questa risposta, se non ci sono le compensazioni, se non c'è un sistema che va visto con gli agricoltori" non ci può essere il sì dell'Italia, "non è sta con Milei o con Coldiretti, sto sempre con l'Italia". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica al Senato dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

 

"Sicuramente non è in discussione il fatto di rafforzare i nostri rapporti di commercio e cooperazione con il Mercosur, quello che noi poniamo come problema è il fatto che questo accordo di libero scambio in un quadro europeo già molto complesso non può penalizzare alcune filiere. Potrebbe aiutare alcuni ambiti della nostra industria e penalizzerebbe i nostri agricoltori, la questione della reciprocità che Bergesio poneva. Ci siamo imposti regole estremamente stringenti se poi diciamo che importiamo liberamente da paesi che non le hanno stiamo creando uno squilibrio che pagheremo".

giorgia meloni al senato giorgia meloni al senato

matteo renzi barack obama

 

OBAMA E RENZI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…