gorbaciov putin

PERESTROJKA UN CAZZO! - GORBACIOV VIENE TRASCINATO IN TRIBUNALE DAL NAZIONALISTA ZHIRINOVSKIJ PER ALCUNE FRASI DEL SUO LIBRO “IL NUOVO MURO” - MA LA VERA FRATTURA È CON PUTIN, FATTO A PEZZI DALL’EX SEGRETARIO DEL PCUS

MICHAIL GORBACIOV - IL NUOVO MURO MICHAIL GORBACIOV - IL NUOVO MURO

Leonardo Coen per il “Fatto Quotidiano”

 

Mikhail Gorbaciov doveva partecipare al quindicesimo summit internazionale dei premi Nobel per la Pace che quest' anno si svolgerà a Barcellona da venerdì 13 a domenica 15 novembre ma i medici gli hanno sconsigliato di fare viaggi all' estero, così non ci andrà, ha spiegato Pavel Palazhchenko, responsabile dell'ufficio internazionale della Fondazione Gorbachev.

 

Michail Gorbaciov fotografato da Marco DeloguMichail Gorbaciov fotografato da Marco Delogu

Ma c'è un altro impiccio che inquieta l'ultimo presidente dell' Urss: proprio venerdì 13 dovrà presentarsi davanti alla corte moscovita di Timiryazevskij sud per l'udienza di discussione della causa legale intentata dall'ultranazionalista Vladimir Zhirinovskij, leader del partito liberaldemocratico LDPR, udienza già rinviata due volte a causa della cagionevole salute dell' ex presidente sovietico.

 

Zhirinovskij aveva infatti querelato Gorbaciov per alcune frasi del suo libro Posle Kremlija (Dopo il Cremlino) che riteneva offensive. In realtà, Gorbaciov racconta di provocazioni e slogan estremisti in cui ritiene ci fosse la mano del "chiassoso" LDPR, "che recitava la parte del partito di opposizione". Il sulfureo Zhirinovskij pretende un milione di rubli (circa 14mila euro). Lo scopo tuttavia, è un altro, giacché le frasi recriminate da Zhirinovskij non valgono la querela.

lapresse mikail gorbaciov 01lapresse mikail gorbaciov 01

 

L'ultimo libro di Gorbaciov, pubblicato un mese fa in Italia (Il nuovo muro, Sperling&Kupfer) ha irritato il Cremlino. A far da sponda ha provveduto il populista e reazionario Zhirinovskij, che ha una reputazione d'oppositore poco credibile. A essere attaccato, Gorbaciov si è ormai abituato: è consapevole di essere "scomodo" e inviso. Gli rinfacciano la perestrojka, e le sue conseguenze: la caduta del Muro di Berlino, la dissoluzione dell' Unione Sovietica, la complessa transizione post comunista. Lui replica che il "sofferto e difficile cammino della Russia verso la democrazia" è un traguardo "che il Paese è ancora ben lontano dall' aver raggiunto".

 

gorbaciov e wojtylagorbaciov e wojtyla

Contro Gorbaciov si scatenano i trolls del web e le provocazioni, sino a diffondere la falsa notizia della sua morte: "Il motivo è che per il potere russo io sono d'intralcio", spiega Gorbaciov.

 

Che delinea i contorni del sistema di Putin con glaciale sintesi: "La linea adottata dall' élite attualmente in carica è funzionale al consolidamento del proprio potere eterno, privilegio che consente a chi governa di eludere qualunque forma di protocollo democratico e di garantirsi benefici materiali. I media al soldo di queste forze sviliscono la perestrojka, gettando fango su chi ha intrapreso l' immane compito di introdurre cambiamenti e organizzare libere elezioni in un Paese oberato da problemi talmente gravi da restare ancora irrisolti a distanza di decenni".

DALAI LAMA E GORBACIOVDALAI LAMA E GORBACIOV

 

Il metodo del discredito è quello classico, ben noto ai tempi del comunismo: "Qualcuno vuole chiudere i conti con la perestrojka e i suoi principali strumenti sono la menzogna, la calunnia, le insinuazioni e le manipolazioni dei fatti. Era già così da prima. Le armi con cui si lottava contro di me ai tempi della mia presidenza sono rimaste le stesse anche dopo". Quanto all' alibi putiniano della stabilità indispensabile per non cadere nel marasma, Gorbaciov è scettico. Invita le autorità russe a non illudersi. Il conservatorismo non è "la cura di tutti i mali". La quiete e l' ordine non bastano "a riconciliare le persone con la prospettiva della stagnazione economica. È un errore. Sono sempre più convinto che sia una manovra dilatoria per guadagnare tempo, restare aggrappati al potere per amore del potere e non rinunciare ai vantaggi che oggi a una minoranza di cittadini deriva dalla propria posizione".

 

reagan gorbaciovreagan gorbaciov

Occhio, dunque: "La gente queste cose le capisce. E la sua pazienza ha un limite. I russi hanno già manifestato in piazza Bolotnaja e sulla prospettiva Sacharov per esigere un cambiamento, e se quel cambiamento non verrà, le proteste non solo ricominceranno, ma assumeranno un carattere più radicale. E questo è un rischio che bisogna evitare. La Russia non ha davvero alcun bisogno di nuovi sconvolgimenti: le occorrono cambiamenti, capaci di favorire un reale rinnovamento della società e un miglioramento concreto del tenore di vita".

 

vladimir putin 9vladimir putin 9

E come? Lo suggerisce in modo soft. Da sempre, nella storia russa, "la personalità dell' uomo in posizione di comando ha costituito un parametro di primordiale importanza (...) le peculiarità psicologiche di ciascuno zar, comandante, segretario generale o presidente hanno impresso il loro carattere a tutto ciò che accadeva nel Paese, influenzando i destini di milioni di persone. Credo che la Russia di oggi dovrebbe imparare a distanziarsi da questa eccessiva dipendenza da un fattore così soggettivo (...) sarebbe un errore concentrare tutte le leve politiche nella mano di una sola persona".

 

vladimir zhirinovsky vladimir zhirinovsky

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....