
NETANYAHU SE NE FOTTE DELL’INDIGNAZIONE DEL MONDO PER LE STRAGI DI GAZA. MA PER QUANTO POTRÀ IGNORARE LE PROTESTE DEI SUOI CITTADINI? OGGI A TEL AVIV NUOVA GIORNATA DI MOBILITAZIONE LANCIATA DALLE FAMIGLIE DEGLI OSTAGGI: È STATA BLOCCATA L’AUTOSTRADA E CI SONO MIGLIAIA DI PERSONE IN MARCIA PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI NELLE MANI DI HAMAS (DOVEVA ESSERE L’OBIETTIVO DELLA GUERRA, E INVECE “BIBI” È CONCENTRATO NELL’OCCUPAZIONE DI GAZA) – IL MONDO SI INDIGNA PER LA STRAGE ALL’OSPEDALE DI KHAN YUNIS: DALLA CHIESA CATTOLICA ALLA CINA, LE PRESE DI POSIZIONE…
PROTESTA PER OSTAGGI GAZA, BLOCCATA L'AUTOSTRADA A TEL AVIV
manifestazione per la liberazione degli ostaggi a tel aviv 8
(ANSA) - Con il blocco del traffico in direzione sud sull'autostrada Ayalon di Tel Aviv, è iniziata una giornata di intense proteste in tutta Israele a sostegno di un accordo per il recupero degli ostaggi e la fine dei combattimenti a Gaza.
Lo riporta il The Times of Israel, aggiungendo che "la giornata di mobilitazione, annunciata dall'Hostages and Missing Families Forum, è iniziata alle 6:29 del mattino, l'ora in cui Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023, con i manifestanti che hanno srotolato bandiere israeliane fuori dall'ambasciata statunitense a Tel Aviv" e poi "alle 7 del mattino sono iniziate le proteste nei principali incroci stradali del Paese".
Per tutta la giornata sono previste manifestazioni a Tel Aviv e dalle 14 si terranno marce in tutto il paese. La giornata culminerà in serata con una grande marcia dalla stazione ferroviaria Savidor di Tel Aviv a Piazza degli Ostaggi, dove avrà luogo la protesta finale.
manifestazione per la liberazione degli ostaggi a tel aviv 10
I media israeliani riportano che gruppi di manifestanti si sono radunati anche davanti alle case di vari ministri in tutto il Paese. "C'è un'offerta sul tavolo. Chiediamo che i nostri leader si siedano al tavolo dei negoziati e non si alzino finché non sarà raggiunto un accordo", ha detto Hagit Chen, il cui figlio è stato rapito dai militanti di Hamas nell'ottobre 2023, secondo una dichiarazione diffusa dal Forum.
Il governo terrà questa sera una riunione del Gabinetto di sicurezza: l'ordine del giorno non è stato reso noto ufficialmente, ma secondo i media locali potrebbe riguardare la ripresa dei negoziati per un accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. All'inizio di agosto il Gabinetto ha approvato un piano per la conquista militare di Gaza City, scatenando nuovi timori per la sicurezza degli ostaggi e una nuova ondata di proteste che nelle ultime settimane ha visto decine di migliaia di persone scendere in piazza in tutto il Paese.
benjamin netanyahu - offensiva militare su Gaza City
La scorsa settimana il primo ministro Netanyahu aveva ordinato l'avvio immediato di colloqui volti a garantire il rilascio di tutti i prigionieri rimasti a Gaza, raddoppiando allo stesso tempo i piani per una nuova offensiva volta a conquistare la città più grande della Striscia. Pochi giorni prima Hamas aveva dichiarato di avere accettato una nuova proposta di cessate il fuoco presentata dai mediatori, che prevedeva il rilascio scaglionato degli ostaggi in un periodo iniziale di 60 giorni in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
MEDIA, ATTACCHI ISRAELIANI A GAZA, 20 MORTI DALL'ALBA
manifestazione per la liberazione degli ostaggi a tel aviv 9
(ANSA) - Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) a Gaza dall'alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche.
Il bilancio include sette persone uccise in un'abitazione di Gaza City e sei persone - tra cui alcuni bambini - che si trovavano in una tenda vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia.
CLERO CATTOLICO E ORTODOSSO, 'NON EVACUEREMO DA GAZA CITY'
(ANSA) - Il clero e le suore delle chiese greco-ortodosse e cattoliche di Gaza City hanno deciso di non evacuare in vista dell'imminente offensiva delle Idf per conquistare la città, e rimarranno invece all'interno dei complessi ecclesiastici per fornire assistenza a coloro che non possono fuggire.
giornalisti uccisi nell attacco all'ospedale di nasser a gaza
In una dichiarazione congiunta rilanciata dal Times of Israel, il Patriarcato greco-ortodosso e il Patriarcato latino di Gerusalemme spiegano che il complesso greco-ortodosso di San Porfirio e il complesso della Chiesa della Sacra Famiglia "sono stati un rifugio per centinaia di civili" dallo scoppio della guerra.
"Tra coloro che hanno cercato rifugio all'interno dei complessi, molti sono indeboliti e malnutriti a causa delle difficoltà degli ultimi mesi. Lasciare Gaza City e cercare di fuggire verso sud sarebbe niente meno che una condanna a morte". I patriarcati affermano che "per questo motivo, il clero e le suore hanno deciso di rimanere e continuare a prendersi cura di tutti coloro che saranno nei complessi".
manifestazione per la liberazione degli ostaggi a tel aviv 1
"Come altri residenti di Gaza City, i rifugiati che vivono nelle strutture dovranno decidere secondo coscienza cosa fare", affermano. "Non sappiamo esattamente cosa accadrà sul campo, non solo per la nostra comunità, ma per l'intera popolazione", riconoscono. "Possiamo solo ripetere ciò che abbiamo già detto: non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi o sulla vendetta".
"Questa non è la strada giusta", affermano, chiedendo sia la fine della "guerra insensata e distruttiva" sia il ritorno degli ostaggi tenuti prigionieri dai gruppi terroristici di Gaza.
manifestazione per la liberazione degli ostaggi a tel aviv 2
"È giunto il momento di guarire le famiglie che soffrono da tempo, da tutte le parti". A luglio, tre persone sono state uccise e diverse sono rimaste ferite in un attacco dell'Idf contro la Chiesa della Sacra Famiglia. In seguito, l'esercito ha dichiarato che la causa era stata un colpo non intenzionale.
MEDIORIENTE: PADRE ROMANELLI, IERI BOMBARDAMENTI A 400 METRI DA PARROCCHIA
(LaPresse) - Nelle ultime ore sono continuati i bombardamenti nei pressi della parrocchia cattolica di Gaza. Lo comunica il parroco, padre Gabriel Romanelli, postando alcuni video su Facebook. Padre Romanelli spiega che "ieri i bombardamenti" si sono verificati "tra i 400 e i 1000 metri a sud della parrocchia".
CINA, 'SHOCK E CONDANNA PER RAID IDF SU OSPEDALE GAZA'
(ANSA) - La Cina ha dichiarato di essere "scioccata" dall'attacco di Israele contro un ospedale di Gaza, in cui sono morti cinque giornalisti tra le almeno 20 persone uccise, esprimendo "condanna" per l'accaduto.
"Siamo scioccati e condanniamo il fatto che il personale medico e i giornalisti abbiano purtroppo perso ancora una volta la vita nel conflitto", ha commentato sulla vicenda il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun. "Esprimiamo le nostre condoglianze alle vittime e la nostra solidarietà alle loro famiglie", ha aggiunto Guo nel briefing quotidiano.
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ISRAELE RITIRA RICHIESTA DI NOMINA NUOVO AMBASCIATORE IN BRASILE
(ANSA) - Israele ha ritirato la sua richiesta di nominare un nuovo ambasciatore in Brasile dopo che il Paese sudamericano si è rifiutato di approvare il diplomatico Gali Dagan, afferma il ministero degli Esteri israeliano citato da Times of Israel, dichiarando che i rapporti con Brasilia sono ora condotti "a un livello inferiore".
"Dopo che il Brasile, insolitamente, si è astenuto dal rispondere alla richiesta di approvazione dell'ambasciatore Dagan, Israele ha ritirato la richiesta e le relazioni tra i due Paesi sono ora condotte a un livello diplomatico inferiore", si legge in una dichiarazione del ministero.
Si sottolinea che la "linea critica e ostile che il Brasile ha mostrato nei confronti di Israele" dopo il massacro guidato da Hamas del 7 ottobre 2023, "è stata intensificata" dalle dichiarazioni del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva lo scorso anno. Israele ha dichiarato Lula "persona non grata" dopo che ha accusato Gerusalemme di "genocidio" a Gaza, affermando che l'unico parallelo storico era "quando Hitler decise di uccidere gli ebrei".
"Il ministero degli Esteri continua a mantenere profondi legami con le numerose cerchie di amici di Israele in Brasile", aggiunge la dichiarazione. Il Brasile ha richiamato il suo ambasciatore in Israele lo scorso anno e non ha ancora nominato un sostituto.
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