vincenzo de luca elly schlein

“NON SI PUÒ ANDARE AVANTI CON UN GRUPPO DIRIGENTE CHE PER IL 90% NON RAPPRESENTA ASSOLUTAMENTE NULLA” – VINCENZO DE LUCA TORNA ALL’ATTACCO DI ELLY SCHLEIN - IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA, CHE HA INTENZIONE DI PRESENTARSI PER IL TERZO MANDATO, CON O SENZA AVALLO DEL PD, PUNTA SULLA SCONFITTA ALLE EUROPEE DEL PARTITO, CHE PORTEREBBE A UN RINNOVAMENTO DEI VERTICI NAZIONALI...

DE LUCA SE LA PRENDE CONTRO IL GRUPPO DIRIGENTE DEL PD

Estratti da notizie.virgilio.it

vincenzo de luca intervistato da fedez 4

Ai microfoni di LaPresse, De Luca ha spiegato innanzitutto il motivo per cui il suo nuovo libro edito da Feltrinelli si intitola ‘Nonostante il PD‘. Un titolo che lui stesso ha definito “un po’ provocatorio“, perché ha voluto dire “in questo modo il Pd non fa molta strada“.

 

Il taglio è tipico del governatore, celebre per le sue sparate che non risparmiano nessuno, nemmeno i suoi stessi dirigenti. Questo perché vuole dire le cose “in maniera molto sincera e con un linguaggio mio, quindi comprensibile, alle persone normali”. Alla Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ha poi riservato altre stoccate.

 

 

“Non si può andare avanti avendo un gruppo dirigente che per il 90% non rappresenta assolutamente il nulla né nei territori né nella società – ha detto, per poi rincarare la dose – come dico io spesso, neanche sul piano della grammatica e della sintassi”

 

vincenzo de luca

(...)

 

 

SCHLEIN “CEDE” A DE LUCA

Wanda Marra e Ilaria Proietti per il Fatto Quotidiano - Estratti

 

Nel Pd i signori delle tessere colpiscono ancora. A Caserta, dove si vota per le elezioni provinciali il 10 dicembre, a fare le liste è stato quello stesso Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania, vicino a Vincenzo De Luca, che sarebbe tra i responsabili del boom delle tessere in occasione del congresso dem.

 

Per arginare lui e quelli come lui, la segretaria Elly Schlein, aveva deciso per il commissariamento del partito locale. A Caserta, la commissaria è Susanna Camusso, mentre l’incarico di inviato speciale per la Regione è stato affidato a Antonio Misiani.

elly schlein foto di bacco (2)

 

Ma ora, dopo la questione delle liste per le liste delle provinciali, sono in molti a chiedersi a quale gioco stiano davvero giocando. Otto mesi dopo, il commissariamento, infatti, pare una specie di boomerang.

 

A porre il problema sono stati Marco Sarracino, Arturo Scotto e Sandro Ruotolo, tutti impegnati in prima linea contro il potere intramontabile del presidente della Regione Campania. Davanti al “disastro” in corso è stato chiesto anche l’intervento del responsabile Organizzazione, Igor Taruffi.

 

vincenzo de luca

È evidente che la cosa è giunta sul tavolo di Schlein, anche se la storia è stata tenuta in sordina: ieri c’è stata la direzione dem, con lo stesso Misiani intento a presentare la contromanovra del Pd e la segretaria impegnata a intraprendere un dialogo con Giorgia Meloni per la prevenzione dei femminicidi. La stessa Camusso ha avallato alla fine l’inserimento nella lista Caserta Marco Cicala, sindaco di San Marco Evangelista, e Michele Caporaso, sindaco di Sant’Angelo d’Alife e presidente della Comunità Montana del Matese. Entrambi uomini di Oliviero. Mentre a essere rimasti fuori sono proprio gli uomini della segretaria, a partire da Antonio Landolfi, capogruppo dem in consiglio provinciale, che aveva denunciato i brogli congressuali. Il Pd, alla fine, non è neanche riuscito a completare la lista per le elezioni a Caserta. “Una pseudo lista – ha protestato Landolfi – che rappresenta un chiaro fallimento dell’azione della Camusso.

vincenzo de luca cover

 

Sono appena otto i candidati dem, e con i tre grillini arriviamo a undici”. I dem ex Articolo Uno hanno fatto un comunicato durissimo: “I famosi ‘cacicchi’ che si volevano depotenziare e marginalizzare oggi appaiono ancora più forti e capaci di dettare la linea politica del partito casertano e campano”.

 

Oliviero, dopo il boom del tesseramento di Caserta, era finito al centro dell’inchiesta di Fanpage. Caso di scuola, quello del Comune di Sessa Aurunca: in pochi giorni in quel Comune erano state fatte più di 800 tessere. Dall’elenco degli iscritti di Sessa Aurunca si vedeva come interi pacchetti di tessere risultassero collegati ai più stretti collaboratori di Oliviero: essenzialmente, da una sola carta (o da poche) venivano pagate le quote per interi pacchetti di tessere. Ai nomi e cognomi dei presunti iscritti corrispondevano email e numeri di telefono dei collaboratori di staff di Oliviero, persone che lavoravano negli uffici della Regione Campania come distaccati.

 

L’operazione era stata denunciata già durante il congresso dallo staff di Schlein.

elly schlein foto di bacco (1)

Poi la segretaria aveva deciso di commissariare il Pd campano. Ma i risultati stentano ad arrivare. Anche perché lo strapotere di De Luca continua a condizionare le scelte del Nazareno. Misiani ha congelato il congresso regionale, occasione nella quale gli uomini del presidente si vogliono contare.

 

(...)

 

Il presidente della Regione punta sulla sconfitta alle Europee del partito, che porterebbe a un rinnovamento dei vertici nazionali. Non esclude neanche di presentarsi in prima persona. Per questo c’è chi pensa che con questi assetti il congresso regionale non si farà mai. Anche perché dovrebbe passare da quello provinciale di Caserta. Per ora, una mission impossible.

giorgia meloni vincenzo de lucavincenzo de luca e le smart card per il covid VINCENZO DE LUCA FESTA DELLA PASTA DI GRAGNANO vincenzo de luca contro i test di accesso a medicina 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA