
"LA DESTRA CI ACCUSA DI LINGUAGGIO D'ODIO? NON SIAMO NOI CHE ABBIAMO DEI BUSTI DEL DUCE IN SALOTTO" - VIRGINIA LIBERO, NUOVA SEGRETARIA NAZIONALE DELLA GIOVANILE DEL PD, SMASCHERA LA STRATEGIA DELLA DESTRA DI SOFFIARE SUL FUOCO DOPO L'OMICIDIO DI CHARLIE KIRK: "STANNO CERCANDO DI COSTRUIRE DEI MANDANTI A SINISTRA. COSA CHE A SUA VOLTA È UNA VIOLENZA" - CHI E' VIRGINIA LIBERO, 27ENNE PADOVANA E ISCRITTA AL PD DA 15 ANNI, DAI TEMPI DI BERSANI...
Estratto dell’articolo di Stefano Baldolini per www.repubblica.it
Virginia Libero, padovana, 27 anni, è la nuova segretaria nazionale dei giovani dem. Incoronata alla Festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, dove ha tenuto un intervento prima di Elly Schlein.
Libero, da quando fa politica?
“Dipende da cosa intendiamo, se parliamo d’impegno posso dire che ho iniziato con gli scout, da molto piccola. Poi sono stata rappresentante al Liceo Duca D’Aosta e di consulta tra il 2013 e il 2016. Poi all’università cinque anni rappresentante al Senato accademico”.
Quando ha incrociato il Pd?
“Come volontaria alle Feste dell’Unità da ragazzina. Da più di dieci anni nei Giovani democratici. Mi sono iscritta a 15 anni. Era il Pd di Pier Luigi Bersani”. […]
Ha fatto gli scout, è cattolica?
“No, direi più laica. Come la mia famiglia. L’esperienza negli scout è stata determinante per la formazione dei valori, ma non dal punto di vista della fede. Sono una donna di sinistra e ne sono orgogliosa”.
[…] E lei ha lavorato durante gli studi?
“Lavoretti precari. Di tutto. Cameriera, barista, parcheggiatrice negli eventi, non mi sono mai tirata indietro. Anche per toccare con mano le disuguaglianze e le ingiustizie che vive la nostra generazione”.
Come definirebbe la sua generazione?
“Con un grande filo conduttore: una pesante incertezza sul futuro”.
Un suo commento all’omicidio di Charlie Kirk, un giovane ucciso per le sue idee politiche?
“Voglio essere chiara: condanno l’omicidio. La violenza è sempre la risposta sbagliata. Ma sono anche indignata che la destra, in America e in Italia, stia cercando di costruire dei mandanti a sinistra. Cosa che a sua volta è una violenza”.
La destra italiana accusa la sinistra di linguaggio d’odio.
“Le parole di odio non ci appartengono e anzi sono forse più legate alla loro parte dove c’è chi urla su ogni questione. E non siamo noi che abbiamo dei busti del Duce in salotto”.
Lei conosce l’università, Kirk è stato ucciso in un campus, teme una deriva di violenza anche in Italia?
“No, ho sempre visto un grande dialogo anche tra parti diverse. Invece, se ci si aspetta che dai giovani non arrivi dissenso, ci si sbaglia di grosso.
Alle nostre richieste non si può rispondere con la repressione, con il ddl Sicurezza. Lo spazio di dissenso, non violento, è necessario e lo difenderemo con tutte le nostre forze perché significa difendere la Costituzione”.
Sul conflitto di Gaza che opinione ha?
“Non è un conflitto, come ci insegna Francesca Albanese, perché le parti sono ineguali, ma un genocidio. Che ci indigna e ci sconcerta. Noi giovani vediamo in diretta sui nostri telefonini il superamento di questo tabù”.
Frequenta i coetanei dei 5 stelle?
“Certo e sono sicura che si possano costruire delle alleanze che possano funzionare. Si può costruire bene insieme”.
Cosa porterà nel Pd?
“Come Giovani democratici porteremo aria fresca e disponibilità al confronto con tutte le realtà che vogliono il cambiamento. Anche radicale. Inizierò a girare l’Italia per ascoltare. E cercherò di usare parole di speranza”.
Parole chiave?
“Sanità pubblica, diritto alla casa, pace, istruzione, lavoro, ambiente, femminismo”.
Seguirà la segretaria Schlein nella campagna per le Regionali?
“Certo, sono candidata in Veneto, a Padova”.
[…] Perché una 27enne è stata alla guida di un circolo Auser al Portello?
“I circoli Auser sono per l’invecchiamento attivo, su tutta l’Italia. Recentemente si è provata una strada: no a un anziano che gestisce gli anziani, ma una guida più giovanile per costruire ponti intergenerazionali. Che vuol dire dal fare compagnia all’anziano abbandonato all’aiutare a impostare il telefonino”.
Gli anziani sono conservatori.
“Il Portello è un quartiere difficile ma politicamente di estrazione popolare, con un tessuto di fabbriche. Con la memoria partigiana”.
La destra sta facendo molta fatica a trovare un candidato in Veneto.
“E’ ridicolo che non abbiano ancora trovato una soluzione e che aspettino che sia Roma a dare una risposta. Non hanno ancora fissato le elezioni. Ridicolo”.
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