
IL PAPA MADE IN USA HA MANDATO IN TILT LA DESTRA ITALIANA – L'ELEZIONE DI LEONE XIV NON SEMBRA AFFATTO GRADITA AI PARTITI DI GOVERNO CHE ONDEGGIANO TRA TRUMP E PUTIN – IL “TRADIZIONALISTA” SALVINI TACE SU PREVOST. I MELONIANI FANNO BUON VISO A CATTIVO GIOCO. VOLEVANO PIETRO PAROLIN, CON CUI ALFREDO MANTOVANO SI VANTA DI AVERE COSTRUITO UN RAPPORTO DI FERRO. MA ALMENO, SUSSURRANO, NON HANNO ELETTO MATTEO ZUPPI: TEMEVANO SOPRA OGNI COSA IL CARDINALE AMICO DI SANT’EGIDIO, LA SUA DIFESA DEI MIGRANTI, QUELLA MATRICE “BERGOGLIANA DI STRADA” – IGNAZIO LA RUSSA: “UN PAPA ITALIANO CI SAREBBE PIACIUTO. MA UNO BUONO, NON UN QUALUNQUE PONTEFICE ITALIANO...”
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
PAPA LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOST
Sfumature di destre, risvegli amari. No, Robert Francis Prevost non piace. Non quanto lo malsopportano i cattolici Maga, perché a Roma non c’è Steve Bannon. Ma il salvinismo soffre e si tormenta.
I tradizionalisti della galassia conservatrice tacciono, in scettica attesa. E il melonismo? Fa buon viso a cattivo gioco. Volevano Pietro Parolin. Ma almeno, sussurrano, non è Matteo Zuppi (temevano sopra ogni cosa il cardinale amico di Sant’Egidio, la sua difesa dei migranti, quella matrice bergogliana di strada). [...]
Ieri mattina, quotidiano La Verità: “Sarà un altro Bergoglio?” (come fosse una disgrazia da evitare, ovviamente). «Vicino a Francesco — scrivono in prima pagina accanto al fotone del Pontefice — tuttavia non è un gesuita ma un seguace di Sant’Agostino: fede e ragione. E forse meno “piacione”. Speriamo».
papa francesco con giorgia meloni al g7 di borgo egnazia
Ieri pomeriggio, attorno alla Camera. Matteo Salvini sguscia in via del Corso. Lo seguiamo. Ministro, è arrivato un Papa americano, le piace? «Buon lavoro». È americano, ma non trumpiano? «Buon lavoro». Sui migranti però…. «Buon lavoro». Entra in un negozio di un noto marchio di intimo. Acquista uno slip nero [...]
Lo fermano per qualche selfie, ci riproviamo: ministro, almeno l’appello per la pace le è piaciuto? Scatta la scintilla, la parola attiva connessioni con gli appelli trumpiani per la fine delle ostilità. «L’appello mi è piaciuto molto».
Alla destra che ondeggia tra Trump e Putin, Prevost è gradito in uno spettro che va dal poco al pochissimo. Questo è Andrea Crippa, vicesegretario del Carroccio: «Il nuovo Papa? Non lo conosco, non ho letto ». Almeno sa che da cardinale criticava Trump e Vance? «Lo giudicheremo col tempo».
[...] Poi c’è Giorgia Meloni, che ha altre responsabilità e altre necessità. Era riuscita a legare con Bergoglio, costruirà un rapporto anche con Prevost.
Qualche spunto arriva però dalla lettera inviata giovedì sera in Vaticano. La premier esalta la «civiltà italiana ed europea». «Civiltà — aggiunge — che rispetta le identità altrui senza però rinnegare la propria». Sono sfumature di quel “sovranismo occidentale” che Meloni ha declamato anche nello Studio ovale, ma che non è detto combaci con l’afflato missionario del Papa.
matteo salvini bacia il rosario
E d’altra parte, non è un mistero che Alfredo Mantovano, il perno di Palazzo Chigi, avesse costruito un rapporto di ferro con Parolin. Vale per lui quello che vale per Meloni: rimedierà, intessendo relazioni con un Pontefice che ha per di più un passaporto americano (il sottosegretario, si sa, da sempre coltiva rapporti diplomatici eccellenti con Washington). Con un timore, però: che sui migranti metta in difficoltà l’esecutivo. E che, confliggendo con Trump, sarebbe duro pattinare.
Se con Parolin sarebbe stata gioia, per Leone XIV prevale la sobrietà. Dice ad esempio Ignazio La Russa, senza girarci attorno: «Un Papa italiano ci sarebbe piaciuto. Ma uno buono, non un qualunque Pontefice italiano».
il giuramento di matteop zuppi prima del conclave
Come volevasi dimostrare, l’amarezza è meno amara a pensare che almeno non ha prevalso Zuppi. Anche per questo, forse, il direttore di Libero Mario Sechi tiene la porta socchiusa. Titolo: «Non è Francesco ». Svolgimento: «A sinistra è già partita la pietosa corsa all’arruolamento. Avviso ai naviganti: non è Francesco». E pure Arianna Meloni lancia segnali non ostili: «Ha detto “il male non prevarrà”. Sono state parole emozionanti e di grande speranza ». Sperano, ecco.
SERGIO MATTARELLA E JAVIER MILEI - DIETRO IGNAZIO LA RUSSA - GIORGIA MELONI - LORENZO FONTANA - ANTONIO TAJANI - FUNERALE PAPA FRANCESCO - FOTO LAPRESSE
MATTEO ZUPPI - FOTO LAPRESSE
pietro parolin alfredo mantovano