parigi - sparatoria saint denis

1. PARIGI SOTTO ASSEDIO: UNA DONNA KAMIKAZE SI È FATTA ESPLODERE DURANTE IL BLITZ DELLE FORZE SPECIALI AL COVO DEI TERRORISTI: 3 MORTI, DUE SAREBBERO STATI PRESI VIVI 2. UNO DEI MORTI SAREBBE UN PASSANTE RIMASTO INTRAPPOLATO AL MOMENTO DEL BLITZ 3. UNA SPARATORIA È INIZIATA ALLE 4,30 A SAINT-DENIS, SOBBORGO A NORD DI PARIGI DOVE LE TESTE DI CUOIO FRANCESI HANNO DATO L'ASSALTO AD UN COVO

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Da “repubblica.it”

 

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Una sparatoria è iniziata alle 4,30 a Saint-Denis, sobborgo a nord di Parigi dove le teste di cuoi francesi hanno dato l'assalto ad un covo di terroristi dove si pensa sia asserragliato anche Abdelhamid Abaaoud considerato la mente delle stragi di Parigi con 4 suoi. Ci sarebbero tre morti, fra cui una donna,  mentre due delle persone all'interno del covo sarebbero state prese vive. La donna si è fatta esplodere per non essere presa dalle forze speciali francesi. L'edificio in cui si trova l'appartamento con dentro il sospetto è stato evacuato e sono state sentite tre esplosioni. Secondo voci non verificate uno dei morti sarebbe un passante rimasto intrappolato al momento del blitz.

 

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La zona è stata "messa in sicurezza" da migliaia di uomini con l'intervento dell'esercito a dare supporto alle forze dell'ordine. La popolazione è stata invitata a restare in casa per "non intralciare il lavoro della polizia" mentre le scuole di Saint Denis sono state chiuse.

 

Il blitz delle forze dell'ordine è durato circa quattro ore, sono stati sparati molti colpi e sono state udite alcune esplosioni. Da appurare se i terroristi braccati sono gli esecutori materiali degli attentati di Parigi oppure basisti che hanno permesso ai loro complici di mettere in atto la carneficina di venerdì scorso. Comunque l'intelligence francese è giunta a questo covo che si trova a pochi passi dallo stadio dove, sempre nella sera di venerdì, tre kamikaze tentarono di entrare con le loro cinture esplosive nella struttura e che poi respinti si fecero esplodere nei pressi dello stadio.

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Abdelhamid Abaaoud, detto Omar al Raqqa, il ricercato numero uno dopo le stragi è un ventottenne di origine marocchina ma residente in belgio nel quartiere Molenbeek dove è cresciuto e dove sembra siano stati organizzati gli attentati del 13 novembre.

 

Secondo le intelligence europee nell'Is Abaaoud avrebbe il compito di addestrare i commando destinati a spargere il terrore nel territorio europeo. Due anni fa rapì suo fratello, all'epoca tredicenne, per portarlo in Siria tanto da essere denunciato dal padre.

 

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