PERCHÉ IL PARLAMENTO DOVREBBE FARSI DARE LEZIONCINE DA UN’INFLUENCER CHE PENSA CHE MATTARELLA SIA UN “VECCHIO DI MERDA”? L’ATTIVISTA FLAVIA CARLINI È VICEPRESIDENTE DELL’INTERGRUPPO PARLAMENTARE PER I DIRITTI DELLA PERSONA, NON SI CAPISCE A QUALE TITOLO (PER I 475MILA FOLLOWER?). E ORA L’INCARICO CAUSA IMBARAZZO AL M5S CHE L’HA SCELTA – CARLINI NON È INDAGATA E SI DIFENDE RIVENDICANDO IL DIRITTO DI DIRE QUEL CHE VUOLE IN “CHAT PRIVATE" - DIMENTICA DI DIRE CHE NELLA CHAT “FASCISTELLA”, DI CUI FACEVA PARTE, CARLOTTA VAGNOLI, VALERIA FONTE E BENEDETTA SABENE EVOCAVANO GOGNE PUBBLICHE (HANNO SPINTO QUASI AL SUICIDIO UN RAGAZZO), PIANIFICAVANO PRATICHE VIOLENTE E QUALCUNO EVOCAVA IL "METODO MANGIONE", CIOE' TERRORISMO (LA CARLINI SI E' DISSOCIATA DA CERTI GESTI DI MERDA DELLE SUE AMICHE? E' USCITA DALLA CHAT?)
CHAT FEMMINISTA, BUFERA SU CARLINI: “È NELLA COMMISSIONE SUI DIRITTI, GRAVE INSULTARE MATTARELLA”
Estratto dell’articolo di Alessia Candito per www.repubblica.it
Parola d’ordine: imbarazzo. Nonostante l’attivista influencer Flavia Carlini non sia indagata nell’inchiesta per stalking che ha travolto Valeria Fonte, Benedetta Sabene e Carlotta Vagnoli, le sue affermazioni sul presidente della Repubblica […] continuano a provocare significativi silenzi e nette prese di posizione.
L’agenzia Mismaonda che rappresenta lei e Vagnoli ha deciso di prendere formalmente le distanze, riservandosi anche “ulteriori azioni a tutela della propria immagine". Ma secondo indiscrezioni, sono in molti in queste ore a tentare di capire come correre ai ripari.
Motivo? Carlini è vicepresidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti della persona, una sorta di megacommissione che mette insieme parlamentari e società civile per “creare tavoli di confronto” e “raggiungere insieme soluzioni tangibili” promosso dalla senatrice 5s Mariolina Castellone. Nell’ultimo anno, Carlini ne è stata uno dei volti e che proprio lei abbia definito Mattarella “un vecchio di merda” non sembra essere piaciuto a chi lo anima.
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“Quella vicenda non ha nulla a che fare con l’intergruppo”, ha detto a caldo la senatrice Castellone, dicendosi assolutamente sorpresa e all’oscuro di dettagli al riguardo. “Ma se quelle affermazioni sono vere sono gravissime”. […]
Imbarazzata, visibilmente dispiaciuta si è mostrata l’altra vicepresidente, Pegah Moshir Pour, iraniana d’origine, consulente e attivista per i diritti umani e digitali. “Per me Mattarella è un punto di riferimento. […] Nei momenti di difficoltà istituzionale, tutte le volte che dal Quirinale arriva una parola di chiarezza, un richiamo, mi capita di dire o pensare ‘meno male che c’è Sergione’ […]”. […]
[…] l’attivista […] In un lungo reel, si mostra indignata e promette querele e poi tenta di giustificare le affermazioni su Mattarella. Che rivendica con tanto di screen, mettendo però le mani avanti: “In pubblico mai mi esprimerei così”.
Poi lo accusa di essersi “democristianizzato” […]- Il pretesto per le critiche è il genocidio in Palestina. Non risulta che Carlini abbia interesse o competenza specifica sull’argomento, ma a suo dire, il Capo dello Stato non avrebbe assunto una posizione di condanna abbastanza netta per questo si è sentita in diritto di stuzzicare i suoi “amici da una vita” in chat, chiedendo loro di esprimersi sull’argomento […]
LA RISPOSTA DI FLAVIA CARLINI
Trascrizione del video di Flavia Carlini su Instagram
Ciao raga! Allora, dopo una flagellazione pubblica durata più di 24 ore, riprendo la mia postazione perché direi che adesso basta. Io ieri mattina mi sono svegliata e ho trovato le mie chat private di un anno e mezzo fa, tra l’altro, preciso, spiattellate su prime pagine di giornali e siti. Adesso, quindi, mentre capisco come muovermi, voglio dire un paio di cose perché mi sono francamente rotta il cazzo. Dico un sacco di parolacce? Sì, le dico, una ogni 15 secondi a dire di mia madre, quindi procediamo.
Primo punto: per quanto attiene alla mia conoscenza, io non sono indagata di niente in questa questione. Dozzine di persone a dirmi ‘Tu sei indagata per stalking’. No, con il cazzo. Il fatto che voi abbiate capito questo è un primo segno di quella informazione bieca di cui parlo da anni e che ora mi ha trascinata in questa situazione.
Articoli su articoli, pieni di allusioni a cose dette, complottate, come se io e altre quattro persone amiche da una vita fossimo un’associazione a delinquere. All’inizio ho riso, ora non mi fa più ridere. Non mi fa più ridere che le mie parole vengano manipolate e che mi si metta nel calderone di cose che, tra l’altro, io non ho detto.
Io non sono un mezzo stampa. Io non ho una platea di milioni di persone che stanno qua ad ascoltarmi. La mia parola, in questo momento, purtroppo, vale meno di quello che è stato detto per cercare di affossarmi pubblicamente, etichettarmi come una fascista. Vale meno per la gente che vede la mia faccia spiattellata su un giornale con scritto sotto ‘Indagate’. E ripeto, io non sono indagata in questa roba.
In tutta sincerità, questa situazione mi fa schifo. Adesso, vi assicuro che a me non interessa avere ragione, non mi è mai interessato, ma mi interessa molto che le cose vengano dette per come stanno.
CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE
Quindi, che cosa ha detto Flavia Carlini nelle mie chat private con quattro persone, non 70 sconosciuti, né 10, né 100, né un milione? Ho detto, per esempio, che la persona che adesso ha condiviso la chat privata, le chat private di altra gente va arginata, per come si muove. Gli ho detto ‘Magari le hackerano il profilo?’.
Sì, l’ho fatto. Ho assunto un hacker? Ho cercato di bucare profili? Ho fatto storie, posto altro in cui dicevo ‘Arginiamola con i forconi?’. No. Ho orchestrato un complotto da brigate rosse? No. Ho detto questa cosa come sfogo momentaneo tra amici dopo anni di angherie digitali subite ciclicamente, soprattutto da loro e da me in misura minore da parte di persone terze vicine.
Sapete, uno dopo anni in cui si vede spalare merda addosso pubblicamente è stanco, molto stanco, stanco di lavorare così e allora si sfoga, dice cose che dai giornali vengono ritenute inaudite e che invece non sono un cazzo di niente, ma utili molto, molto utili per montare un caso e mettere ancora alla gogna pubblica.
Altra cosa che ovunque Flavia Carlini chiama Mattarella vecchio di merda, leggo una dichiarazione, mi incazzo, la sparo e lo faccio in privato. Odio Mattarella? No. E infatti spesso l’ho elogiato per le sue posizioni, per le sue parole, per il suo ruolo. Perché questo non viene scritto sui giornali?
A Capodanno del 2024 ho pensato che avesse perso il piglio? Che dovesse essere più netto, denunciante, più rigido? Sì, come ho detto anche qui su Instagram, d’altronde, e come ho detto, quindi, a Capodanno nella mia chat privata, contesto in cui è stata detta quella frase, che aveva un tono pesante, politicamente scorretta? Sì, ma scritta al volo solo con i miei amici e non per prendermela con la carica istituzionale che Mattarella ricopre o con lui ha ad personam.
Quello che io ho detto dopo, infatti, è stato, e metto screen, ‘Non se ne può più. La parola Israele non viene mai pronunciata, la Russia sì e Israele no’ e via dicendo, dicendo che si sta democristianizzando e via dicendo. Tono forte? Sì. Detto pubblicamente con l’obiettivo di diffamare? No. Detto in un momento in cui si apprende di migliaia di civili ammazzati, come cittadina mi aspetto un discorso di denuncia durissimo dal mio Presidente della Repubblica? Sì.
FLAVIA CARLINI CON PATRICK ZAKI
Io, onestamente, credo che sia follia non riuscire a distinguere quello che si dice in pubblico da quello che si dice in privato, con persone che conoscono i tuoi toni e come gli pronunci le cose e con quale intento le pronunci e con quali idee pronunci una frase. Voi magari pensate di conoscermi perché mi vedete qui tutti i giorni a farmi un mazzo tanto per cercare di spiegare, fare debanking contro informazioni, ma purtroppo non mi conoscete. Non sapete cosa c’è dietro tutto questo.
Io, onestamente, vi inviterei se potessi un solo giorno nella mia vita, nel mio corpo, nella mia mente, poi mi fate sapere che cosa direste ai vostri amici dopo una giornata di merda, dopo l’ennesima dichiarazione frustrante, dopo averli sentiti esasperati ed essere esasperata a tua volta.
Io non so come queste chat siano arrogate in possesso delle persone che le hanno pubblicate e in questo momento non lo voglio nemmeno sapere, ma una cosa, una cosa del genere, con una portata del genere, di una gravità, di ricaduta del genere, saranno che c’ho 30 anni, ma io non l’ho mai vista in vita mia.
Ripeto che non ho nessun interesse ad avere ragione, ma a me i falsi moralisti mi fanno un po’ cacare, anche perché la mia nonna mi ha sempre insegnato che uno è prima quello che fa e poi quello che dice e io vi consiglio di riflettere su quali sono stati i modi e gli intenti di agire di chi mi ha messa da persona totalmente estranea a indagini in tutta questa situazione con la coscienza che questo sarebbe stato il risultato.
Che cosa volete? Che chiuda il profilo e mi rinchiuda in cameretta a piangere? Vi fottete. Vi sto sul cazzo? Siete liberissimi di andare via, ma io non mi metto a repentaglio il lavoro politico e divulgativo di anni perché qualcuno ha deciso di dire al pubblico che sono una stronza per via di ciò che dico quando mi girano i coglioni, cioè la maggior parte del tempo.
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Usciranno altre cose? Boh, si suppongo, visto che a quanto pare si fa parecchio engagement sull’umiliazione pubblica di persone, ripeto, non indagate, a cui non è stato garantito il diritto alla privacy nell’ambito dell’indagine di qualcun altro.
La lista della gente che mi sta sul cazzo, d’altronde, è piuttosto lunga, sionisti, giornalisti, politici e sedicenti tali. Forse ho detto ‘Magari muore mezzo mondo’, come si dice a Roma in toni colloquiali con chiunque e per chiunque, ma non intendendolo davvero, ovviamente, e mi dispiace che si pensi il contrario o che alcune di queste persone lo pensino perché queste chat non erano intese certo per la divulgazione pubblica.
Vogliamo fare una gogna pubblica e ristabilire l’inquisizione per ogni cosa che mi sono detta con i miei amici? Vogliamo aprire tutti, ma proprio tutti le nostre chat e vediamo quanto siamo gentili quando siamo incazzati? Le vostre chat sono su tutti i quotidiani nazionali? Anche voi, come me, non sapete le vostre informazioni sensibili, private, mediche in mano a chi sono? Perché io non lo so, perché io al momento non so questa cosa.
Capite quanto tutto di questo sia sbagliato da un punto di vista di civiltà, molto più sbagliato di dire due parolacce o due mortacci in privato. La mia più grande delusione è che in questi anni di lavoro politico pensavo, anzi speravo, di aver trasmesso un minimo di spirito critico tale da interrogarsi sulla correttezza di rendere pubbliche chat private, ma a quanto pare ne ho trasmesso molto meno di quanto mi fossi illusa di aver fatto.
Detto ciò, ancora due parole. Innanzitutto, io voglio ringraziare dal cuore chiunque mi abbia scritto un messaggio di supporto, chiunque abbia preso le mie difese pubblicamente, chiunque di voi o giornalisti o professionisti, grazie. Io e la mia famiglia l’abbiamo apprezzato moltissimo.
Detto questo, questa macchina del fango continuerà perché fa click, ma io mi tiro fuori da una lite di condominio al centro della piazza. Sono, invece, più che disponibile a un confronto di persona con queste persone che è sicuramente più utile e maturo di una battaglia a colpi di storie in cui non posso vincere e nemmeno mi interessa perché parliamo di una bomba atomica contro un ramoscello, se l’obiettivo è chiarirsi.
Se l’obiettivo, invece, è umiliare, allora capisco che la cosa andrà diversamente.
Detto questo, io intendo continuare il mio lavoro, voglio parlarvi della disgustosa legge di bilancio, della separazione delle carriere, dell’inchiesta a cui ho lavorato per un anno e mezzo con una fatica indescrivibile e che mi fa impazzire di sconforto immaginar morire per colpa di tutto questo.
Vi sta bene? Non vedo l’ora di parlare. E di certo non annullerò i miei eventi di lavoro, le mie presentazioni. Non vi sta bene? Per me va benissimo lo stesso
FLAVIA CARLINI
Benedetta Sabene
Benedetta Sabene
Benedetta Sabene michele Santoro
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BENEDETTA SABENE.
i post di carlotta vagnoli sulla tampon tax 3
flavia carlini
guia soncini tra carlotta vagnoli e christian rocca
CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE
CARLOTTA VAGNOLI
CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE
FLAVIA CARLINI
CARLOTTA VAGNOLI
BENEDETTA SABENE PRESENTA IL SUO LIBRO CON MICHELE SANTORO
BENEDETTA SABENE CON IL SUO LIBRO SULL UCRAINA
FLAVIA CARLINI CON PATRICK ZAKI
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