fabio pinelli csm consiglio superiore magistratura magistrati

PINELLI, IL SOLITO MAL-DESTRO – IL VICEPRESIDENTE DEL CSM SI SCHIERA COL GOVERNO NELLO SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI: “IN NOME DI PRETESE INTERPRETAZIONI CONFORMI ALLA COSTITUZIONE E AL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA, IL TESTO DELLA LEGGE NON PUÒ ESSERE SUPERATO. È A RISCHIO LA TENUTA DEGLI EQUILIBRI DELLO STATO DEMOCRATICO” – L'ATTACCO ALLE TOGHE ARRIVA POCHE SETTIMANE DOPO IL CONTESTATO INCONTRO PRIVATO DI PINELLI CON GIORGIA MELONI...

Estratto dell’articolo di www.ilfattoquotidiano.it

 

FABIO PINELLI - FOTO LAPRESSE

“In nome di pretese interpretazioni conformi alla Costituzione e al diritto dell’Unione europea il testo della legge non può essere superato, e non possono non essere rispettati i vincoli che lo stesso impone al giudice”. Ancora una volta, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Fabio Pinelli usa un intervento pubblico per allinearsi al governo nella critica ai magistrati, il contrario di ciò che prevederebbe il suo ruolo di garante dell’autonomia e dell’indipendenza dell’ordine giudiziario.

 

L’occasione stavolta è un convegno sul “principio di legalità nell’età del costituzionalismo multilivello”, organizzato a Firenze dalla Corte dei Conti, a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario a palazzo Chigi Alfredo Mantovano.

 

FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

Schermandosi come al solito dietro un linguaggio tecnico e generico, l’avvocato leghista si schiera contro i giudici dell’immigrazione che hanno disapplicato le norme del governo per contrarietà al diritto dell’Unione europea, prevalente su quello nazionale in base alla Costituzione.

 

Secondo Pinelli, appellandosi alla Carta i magistrati hanno esondato dalla loro funzione e attentato alla democrazia e alla separazione dei poteri: “Non si dica, per carità, che in base all’articolo 101 della Costituzione, il giudice è soggetto “solo” alla Costituzione. Il costituente parla chiaramente di “legge”, non di “Costituzione” e non c’è argomentazione seria che tenga per poter superare un dato testuale inequivoco e fondamentale per la tenuta degli equilibri dello Stato democratico“, afferma.

 

giorgia meloni - migranti albania - vignetta altan

Il j’accuse di Pinelli arriva pochi giorni dopo il suo contestato incontro privato con la premier Giorgia Meloni, avvenuto senza un preventivo confronto con il capo dello Stato – che del Csm è presidente – proprio nel momento di maggiore virulenza degli attacchi del governo contro le decisioni delle toghe.

 

Ora il vicepresidente di palazzo Bachelet sostiene che quelle decisioni causano “in modo progressivo e inconsapevole la costituzione di un sistema ibrido, frutto di contaminazioni senza regole e confini definiti tra diritto positivo e diritto giurisprudenziale”. Alla legge, dice, non può “essere attribuito un significato che esprima le soggettive valutazioni valoriali e dunque anche politiche del giudice che lo applica”. E “il principio costituzionale di soggezione del giudice della legge” non può “liquefarsi in un semplice uso del testo per promuovere la propria personale e soggettiva affermazione dei valori costituzionali che si intenda far prevalere”, aggiunge.

 

Poi lancia una sorta di chiamata alle armi per contrastare il presunto strabordamento della magistratura: “Ciascuno di noi è tenuto a profondere un impegno straordinario, perché l’obiettivo è la salvaguardia degli equilibri istituzionali e delle stesse garanzie di autonomia e indipendenza dei giudici: esse si fondano su una legittimazione tecnico-professionale dei magistrati e non su una legittimazione rappresentativa”, che invece “spetta solo all’autorità politica. Non è più una questione di diritto, ma una urgente questione di salute della nostra democrazia: la necessità di rimettere a fuoco e in equilibrio, con una visione dall’alto, non affetta da strabismo, il principio costituzionale della separazione dei poteri“, è la conclusione. [...]

FABIO PINELLI, VICEPRESIDENTE DEL CSM, E CARLO NORDIOALBANIA QUI NON E HOLLYWOOD - MEMEfabio pinelli vice presidente del csm foto di bacco

 

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."