expo pisapia

PISAPIA, CHE GENIO! - PER TRE GIORNI, STOP ALLE AUTO DALLE 10 ALLE 16, CIOÈ DOPO CHE TUTTI HANNO POTUTO RECARSI COMODAMENTE AL LAVORO SU QUATTRO RUOTE E DOPO CHE TUTTI HANNO CONCLUSO L'ORARIO IN UFFICIO, COSÌ NON CAMBIANO LE ABITUDINI E NON SI DÀ FASTIDIO A NESSUNO, NEANCHE ALLO SMOG

Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano”

 

BALZANI PISAPIABALZANI PISAPIA

Quando Letizia Moratti, anni fa, cominciò a parlare di un ticket da far pagare a chiunque volesse entrare o uscire da Milano con la macchina, sostenendo che così avrebbe ridotto traffico e inquinamento, si beccò da questo giornale un titolo assai polemico: «Moratti, ma sei scema?».

 

RENZI PISAPIARENZI PISAPIA

A Vittorio Feltri non andò giù l'idea di una tassa aggiuntiva, da pagare oltre al bollo auto, per poter guidare una scatoletta a quattro ruote. Scema o no, l'allora sindaca del capoluogo lombardo proseguì nella direzione imboccata, introducendo una tariffa quotidiana per circolare in centro sia per chi fosse residente che per chi fosse forestiero. Non la fermarono le proteste, la fermarono le elezioni, che qualche tempo dopo l' introduzione della gabella, la rispedirono a casa.

GIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTIGIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTI


Bisogna dare atto alla prima cittadina dell'epoca di essere stata coraggiosa, perché non solo varò un provvedimento impopolare che le costò la poltrona, ma nel corso del suo mandato finanziò la sostituzione delle caldaie vecchie e inquinanti: 3,5 milioni solo nel 2008, con un finanziamento del 50 per cento.


Soldi veri, mica sgravi. Soldi in buona parte presi dalla fiscalità generale. Soldi che probabilmente, non fosse stata sconfitta alle elezioni per il secondo mandato, avrebbero potuto essere aumentati, utilizzando i fondi dell' area C, ossia del famoso ticket.

BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO

 

Purtroppo per i milanesi, il posto della Moratti venne preso da Giuliano Pisapia, persona squisita ma con la testa piena di idee sballate, su ambientalismo, solidarismo, terzomondismo e qualsiasi altra cosa faccia rima con comunismo. L' attuale sindaco, nonostante si sia presentato cinque anni fa in campagna elettorale come un arancione, in realtà resta rosso dentro.

 

E non è solo una questione ideologica, è anche una questione di come si amministra la cosa pubblica. Risultato, molti degli interventi che si sarebbero potuti fare per migliorare la qualità dell' aria di Milano non si sono fatti. Pisapia ha prodotto molto fumo, in tutti i sensi, ma risultati zero.

BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO  BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO


Dal 2012 ad oggi, tanto per dare un' idea, l' area C ha portato nelle casse del Comune almeno 150 milioni. Gli incassi da pedaggio ogni anno assommano a circa 20 milioni e dunque in quattro anni Palazzo Marino si è visto versare dagli automobilisti 80 milioni. A questa già rilevante cifra si sommano le multe delle telecamere, che dal gennaio 2012 a settembre di quest' anno (ultimo dato aggiornato) sfiorano i 2,5 milioni.

 

Considerando che non tutti gli automobilisti pagano subito e altri pagano con una sanzione ridotta del 30 per cento versando entro 5 giorni, siamo a un introito che oscilla fra i 20 e i 25 milioni.

BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO


Diciamo che se è andata male il Comune di Milano ha avuto un gettito di 160 milioni in quattro anni, se è andata bene anche di 180. Un mare di soldi, che nelle premesse avrebbe dovuto essere reinvestito per ridurre l' inquinamento.


Il ticket per l' area C non doveva essere una tassa e basta, ma un modo per incamerare le risorse necessarie ad abbattere le polveri sottili che inquinano il capoluogo lombardo. Dove sono andati questi soldi? Il primo anno un po' di quattrini sono stati impiegati per potenziare le corse dei mezzi pubblici nella cerchia dei Bastioni, poi si sono persi in mille rivoli: il contratto di servizio con Atm, ossia l' azienda tranviaria milanese, i potenziamenti legati a Expo, la gestione delle nuove metropolitane (tra queste l' M4, per la quale sono state abbattute centinaia di piante in corso Plebisciti, quelle per cui è insorto Beppe Grillo).

BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANOBLOCCO DEL TRAFFICO A MILANOBLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO BLOCCO DEL TRAFFICO A MILANO

 

Di finanziare la sostituzione delle caldaie inquinanti - le vere responsabili dell' avvelenamento metropolitano - neanche a parlare. Eppure nel 2014, dai controlli a campione eseguiti dallo stesso Comune, risultava che le caldaie fuorilegge fossero ancora il 40 per cento e tra queste ben tremila a gasolio. Tra gli edifici con impianti inquinanti ovviamente figurano quelli pubblici, ma la pubblica amministrazione guidata da Pisapia non pare essersene interessata.

 

Forse più preoccupato di accogliere gli extracomunitari, il sindaco ambientalista e comunista si è semplicemente dimenticato di occuparsi dei milanesi, dei loro bisogni e dell' aria che respirano. Risultato, dopo mesi in cui lo smog ristagna sulla città, all' improvviso si è svegliato, ricordandosi non solo di essere il primo cittadino, ma pure che alle porte ci sono le elezioni, le quali non lo vedranno candidato, ma comunque vedono schierata per la nomina una sua pupilla, ovvero il vicesindaco Francesca Balzani.

Blocchi del traffico a Milano con lettura della costituzione Blocchi del traffico a Milano con lettura della costituzione

 

E così, tra una fetta di panettone e un brindisi, Pisapia ha varato un ridicolo fermo macchina di tre giorni. Stop alle auto dalle 10 alle 16, cioè dopo che tutti hanno potuto recarsi comodamente al lavoro su quattro ruote e dopo che tutti hanno concluso l' orario in ufficio, così non cambiano le abitudini e non si dà fastidio a nessuno, neanche allo smog.


Del resto, da uno specialista nel produrre fumo, non ci si poteva aspettare altro. Se il sindaco non fosse un avvocato, e per di più dalla querela facile, verrebbe voglia di rifare il titolo pubblicato da questo giornale anni fa. Tranquilli, cari lettori, nei giorni di Natale siamo più buoni, e non dedicheremo a Pisapia l' interrogativo rivolto alla Moratti. Però, se volete fare voi direttamente una domanda al sindaco, inoltriamo volentieri la missiva.

Blocchi del traffico a Milano con lettura della costituzione Blocchi del traffico a Milano con lettura della costituzione


PS. Gran parte di ciò che abbiamo scritto per il sindaco di Milano vale anche per i capi giunta delle altre città alle prese con l' inquinamento. In questi anni si sono finanziati con montagne di multe, ma di tutti questi milioni, pochissimi sono serviti per migliorare i trasporti e per sostituire gli impianti di riscaldamento più inquinanti. L' Italia è il Paese europeo dove in assoluto gli automobilisti sono più tartassati.

 

Le multe sfiorano gli 80 milioni l' anno, quasi una e mezzo a testa per italiano, neonati e invalidi inclusi, e ogni anno portano nelle casse delle amministrazioni 3 miliardi, l' equivalente di una piccola manovra, ma i sindaci preferiscono buttarli in opere inutili, sprecandoli in feste di paese o feste per celebrare il loro mandato. Sarà anche il clima ad aver avvelenato l'aria, ma di certo una mano gliela hanno data molti amministratori. Loro non emettono polveri sottili, ma la polvere tendono a nasconderla sotto il tappeto.
 

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...