giorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa

URSULA E LA MELONI ARRIVANO NELLA POLVERIERA LAMPEDUSA. IL CONVOGLIO DI AUTO SU CUI VIAGGIAVANO LA SORA GIORGIA E URSULA VON DER LEYEN È STATO SBARRATO DALLA PROTESTA DI ALCUNE DECINE DI RESIDENTI DELL'ISOLA - CI SONO STATI MOMENTI DI TENSIONE CON I MANIFESTANTI CHE HANNO PRETESO DI POTER PARLARE CON LA MELONI CHE È SCESA DALLA MACCHINA: “CI METTO LA FACCIA, STIAMO FACENDO IL POSSIBILE” - LE ACCUSE AL GOVERNO PER LA NUOVA TENDOPOLI: "L’ESECUTIVO VUOLE CREARE UN’EMERGENZA COME NEL 2011” - IL SINDACO MANNINO TUONA: “NON SAREMO LA NUOVA ELLIS ISLAND” - VIDEO

 

 

1-MELONI, VON DER LEYEN E JOHANSSON ARRIVATE A LAMPEDUSA

 

GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN A LAMPEDUSA

(ANSA) - La premier Giorgia Meloni è appena atterrata all'aeroporto di Lampedusa, da dove prenderà il via la visita nell'isola con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e con la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson.

 

La presidente della commissione Ue e la commissaria sono arrivate a bordo dell'aereo di Stato italiano, assieme a Meloni. Secondo il programma, al termine della visita, alle 11.20 la presidente del Consiglio e von der Leyen terranno dichiarazioni congiunte all'aeroporto.

 

2-LAMPEDUSANI BLOCCANO IL CONVOGLIO DI MELONI E VON DER LEYEN

 

GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN A LAMPEDUSA

(ANSA)  - Il programma della visita a Lampedusa della premier Giorgia Meloni e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stato intralciato dalla protesta di alcune decine di cittadini dell'isola che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto nel tragitto dall'aeroporto all'hotspot per i migranti.

 

A quanto si apprende, non sono mancati momenti di tensione con i manifestanti che hanno preteso di poter parlare con la presidente del Consiglio, altrimenti non avrebbero sgomberato la carreggiata. Uno di loro guidava la protesta parlando a un microfono.

 

GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN A LAMPEDUSA

3-MELONI AI LAMPEDUSANI, STIAMO FACENDO IL POSSIBILE

 

(ANSA) - "Stiamo facendo il possibile". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cercato di rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto con a bordo anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nel tragitto dall'aeroporto all'hotspot.

 

4-MELONI AI LAMPEDUSANI, IO CI METTO LA FACCIA

 

(ANSA) - "Come sempre io ci metto la faccia". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cercato di rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio con a bordo anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nel tragitto dall'aeroporto all'hotspot. Le decine di manifestanti minacciavano di non liberare la carreggiata senza un colloquio con le autorità. Sono scesi dalle auto anche von der Leyen e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Dopo qualche momento di tensione e il colloquio, i cittadini hanno ringraziato le autorità e sgomberato la strada. (ANSA). 

 

 

5-LA RABBIA DI LAMPEDUSA

giorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa

Estratto dell’articolo di Alessia Candito per la repubblica.it

 

«Sai chi c’era al governo nel 2011? Gli stessi di adesso. Allora c’era Maroni al Viminale, oggi Piantedosi. Si è voluta creare un’emergenza ora, come allora ». Occhiali scuri, polo bianca, Davide Masia non è passibile di simpatie di sinistra. Da presidente del consiglio comunale di Lampedusa fino a un paio di anni fa tuonava contro le “ong taxi del mare”, oggi si presenta come «uomo di centrodestra ed ex leghista deluso».

 

Quando il tramonto arrossa l’orizzonte dell’isola, è una delle 600 persone — quasi il 10% della popolazione — che presidiano il molo commerciale.

 

A ingrossare le fila ci sono turisti e giornalisti, ma i residenti sono comunque in buon numero.

giorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa 1

C’è il consiglio comunale al completo e il vicesindaco leghista Attilio Lucia — fascia tricolore sulla polo — che in assenza del primo cittadino Filippo Mannino, volato a New York da cui tuona «Lampedusa non sarà una nuova Ellis Island», è la massima autorità politica dell’isola. «Che è nostra», urla. «Aspettiamo che venga Meloni per dirglielo in faccia, ma non ci hanno ancora fatto sapere nulla», dice offeso. La premier è attesa sull’isola in mattinata con Ursula von der Leyen e la commissaria agli Affari Interni Ue, Ylva Johansson.

 

Una visita lampo di non più di tre ore. «Da nove mesi chiediamo due navi in rada per i trasferimenti, questo governo è fallimentare», scandisce. Applausi.

Accanto, una lunga fila di naufraghi — facce da bambini, testa fra le mani — accoccolati a terra.

 

 

giorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa 2

Arrivano dall’hotspot da giorni diventato una gabbia in cui è difficile mangiare e bere, impossibile lavarsi, un azzardo dormire. Guardano straniti la marea di gente che urla, qualcuno chiede in inglese o francese a cosa si debba quel trambusto. Nessuno dei manifestanti sembra vederli. Attendono il traghetto che li porti via da lì. «Preferisco morire per strada con la mia famiglia piuttosto che passare anche solo un’ora di più in quell’inferno », dice Karim, che in Siria era un professore e da lì è scappato con moglie e due bambini. «Sono scappato per cercare democrazia e umanità dov’è qui, ditemi dov’è? », chiede.

 

 

giorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa 3

giorgia meloni ursula von der leyen

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...