1. IL POTERE È ANARCHICO, FA QUELLO CHE VUOLE, DICEVA PIER PAOLO PASOLINI. IL NOSTRO ORMAI NEPPURE QUELLO, FA SOLO CASINO, AL DI LÀ DELLA REPUBBLICA DELLE BANANE 2. SCENE DA MONTECITORIO IN ORDINE SPARSO: UN DEPUTATO-QUESTORE (LA DIZIONE È GIÀ OLTRE IL RIDICOLO) MORDE LA MANO DI UNA GRILLINA; UN CERTO SEGONI SI INDICA PLATEALMENTE IL PUBE MENTRE INTERVIENE IN AULA; UN ALTRO PENTASTELLATO ENTRA IN COMMISSIONE CON IL CASCO E INSULTA LE COLLEGHE DEL PD DICENDO CHE SONO IN PARLAMENTO SOLO PERCHÉ SANNO FARE I POMPINI; INSULTI VARI, CORI DA STADIO, SPINTONI E BOTTE DA ORBI CON I COMMESSI IN LIVREA CHE NON SANNO CHE PESCI-CAZZOTTI PRENDERE; LA PRESIDE BOLDRINMEIER CHE SI BARRICA NEI SUOI APPARTAMENTI 3. QUELLO CHE VEDIAMO IN TV E SUI BANCHI DEL PARLAMENTO NON È PIÙ LO STATO VERO. LO STATO VERO, QUELLO CHE CONTA, QUELLO CHE HA TUTTA LA FORZA CHE MANCA AI CORPI SOCIALI, SE N’È ANDATO DALL’ITALIA GIÀ DA TEMPO E CI HA LASCIATO IN MANO A QUATTRO VIGILANTES. CHE ANNOIANDOSI, OGNI TANTO SI MENANO PURE TRA DI LORO

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - TUTTI ALLO STADIO
Il potere è anarchico, fa quello che vuole, diceva Pier Paolo Pasolini. Il nostro ormai neppure quello, fa solo casino. Scene da Montecitorio in ordine sparso: un deputato-questore (la dizione è già oltre il ridicolo) morde la mano di una grillina; un certo Segoni si indica platealmente il pube mentre interviene in Aula; un altro pentastellato entra in commissione con il casco e insulta le colleghe del Pd dicendo che sono in Parlamento solo perché sanno fare i pompini; insulti vari, cori da stadio, spintoni e botte da orbi con i commessi in livrea che non sanno che pesci prendere; la preside Boldrinmeier che si barrica nei suoi appartamenti (Repubblica, pp. 2-4)

Se dovessimo ripagare il Parlamento di questi ultimi anni con la sua stessa moneta, la questura della capitale dovrebbe esaminare tutti i filmati disponibili ed emettere almeno una ventina di Daspo a carico di altrettanti signori onorevoli. E poi squalifiche a raffica, divieti d'accesso, obblighi di firma, tornelli e perquisizioni ai varchi di Montecitorio. "Teppisti a chi?", avranno pensato ieri sera migliaia di tifosi guardando i telegiornali.

Ci avevano insegnato che lo Stato ha il monopolio della violenza legalizzata ed è il custode dell'ordine. Ci avevano insegnato che la forza di uno Stato è direttamente proporzionale alla debolezza della società. Poi guardi lo spettacolo offerto dalla Camera in questi giorni e hai la dimostrazione lampante che non è vero niente: in Italia la società è frantumata ormai da anni e lo Stato è egualmente fragile.

Perché? Perché quello che vediamo in tv e sui banchi del Parlamento non è più lo Stato vero. Lo Stato vero, quello che conta, quello che ha tutta la forza che manca ai corpi sociali, se n'è andato dall'Italia già da tempo e ci ha lasciato in mano a quattro vigilantes. Che annoiandosi, ogni tanto si menano pure tra di loro.

2 - L'IPOCRISIA AL POTERE
Mentre lo Stato vero porta a casa l'ennesimo risultato, ovvero la rivalutazione "by magics" delle quote possedute in Bankitalia allo scopo di far passare gli stress test europei alle banche italiane, i giornaloni di Lor signori si dedicano al colore e vibrano di indignazione. "Nuovi squadristi" è il titolo dell'editoriale in prima pagina del Corriere. La Stampa apre con le severe parole del bulletto di Firenze: "Renzi: grillini squadristi".

Il Messaggero sembra titolato dal Quirinale: "Evitare alibi all'escalation", il severo monito in prima pagina. Viva indignazione anche per la messa in stato d'accusa di Re Giorgio chiesta dai grillini. Vi risparmiamo retorica e trombonate varie su Colle e dintorni. Forse il commento più azzeccato è quello di Piero Grasso, che parla di "mossa fantasiosa" (Repubblica, p. 6).

3 - LOMBROSIANI PER SEMPRE
Ritagliare e rimirare la sacra immaginetta pubblicata dal Corazziere della Sera a pagina 6. Vi si contemplano il capo dello Stato (di necessità) Giorgio Napolitano, in mezzo al ministro Gran Turismo Massimo Bray e al non sindaco di Roma, Ignazio Marino. Dietro di loro, giganteggia (in tutti i sensi) il telecronista Bruno Pizzul. Sono andati insieme a vedere la mostra "La Rai racconta l'Italia". Squarcio di pura verità. La Rai racconta veramente l'Italia. La loro.

4 - E CHE IL VOTO SIA SECRETO!
Oggi si comincia sul serio, con i primi scogli del voto segreto sull'Italicum. Corriere: "Legge elettorale, il giorno della verità. Alla Camera il voto a scrutinio segreto. L'esame delle pregiudiziali è la prima verifica dell'accordo sull'Italicum". "Soglia e liste, la minoranza pd non molla. Mal di pancia sulla norma ‘salva Lega'. Battaglia per legare la riforma a quella del Senato. I parlamentari bersaniani e dalemiani: sarà una partita lunga, ma senza agguati" (p. 8). E a proposito di dalemiani, Enza Bruno Bossio esce allo scoperto con un'intervista su Repubblica: "Se la legge resta così non la voto, è solo un favore a Silvio. Renzi ci sta spianando con i carri armati e Cuperlo e D'Attorre gli rispondono di fioretto" (p. 8).

In casa Farsa Italia, Ugo Magri racconta che "la svolta ‘responsabile' del Cavaliere agita i falchi. Gli irriducibili: tanto valeva restare al governo" (Stampa, p. 7). In effetti, non è che anche dal punto di vista del governo si veda molto la differenza.

5 - MASTRAPASQUA MANGI LA COLOMBA?
Mentre Lettanipote e Giovannino Giovannini si scambiano i bambolotti in attesa che piazzale Clodio archivi tutto, Mijena Gabanelli azzanna il presidente dell'Inps sul Corriere: "Mastrapasqua e quei 42 milioni non pagati alla sua Inps. Il conflitto tra il ruolo di direttore generale dell'Ospedale Israelitico e quello di presidente dell'ente previdenziale. L'aumento del debito esplode dal 2004. Il giallo delle cartelle esattoriali mai emesse.

Parte di quei contributi probabilmente non potrà più essere richiesta da Equitalia in quanto prescritta" (p. 19). In ogni caso, tranquilli. Don Tonino è anche vicepresidente di Equitalia.
Il Cetriolo Quotidiano invece apre un altro fronte: "Inps, pasticcio immobiliare. Appalti nulli e perdite infinite. Annullata la gara per la gestione, in quattro anni buco da 100 milioni" (p. 3). Siamo solo all'inizio, a occhio.

6 - LINGOTTI IN FUGA
"Utili nella holding estera, costi in Italia. Così Fiat-Chrysler pagherà meno tasse. Saccomanni: ‘Nulla di irregolare'. Befera: ‘Verificheremo'" (Repubblica, p. 12). Sì, verificheranno a babbo morto, come si suol dire. Intanto prende posizione, e coraggio, Romano Prodi, che con un bel commento sul Messaggero, si congratula con Marpionne per l'abile operazione, ma gli ricorda che "questo successo potrà durare solo se produrrà molte auto e belle auto e che l'Italia è ancora determinante per la nuova Fiat-Chrysler, anche se avrà sede e domicilio fiscale altrove" (p. 1-20).

7 - REGOLAMENTI DI CONTI
Ancora non vanno giù, dalle parti del Cavaliere, le sentenze e i risarcimenti miliardari all'odiato Cidibbì per la scalata Mondadori. Oggi, vendetta fredda sul Giornale di famiglia: "Le tre spine nel fianco dell'Ingegnere. A 15 anni dall'addio a Olivetti, la Cir trema per i debiti di Sorgenia, l'inchiesta Tirreno Power e i tagli a Repubblica. Senza i 490 milioni del Lodo Mondadori holding già in rosso" (p. 10).

8 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Orario lungo per gli assicuratori. In ufficio fino alle otto di sera" (Corriere, p. 10).

9 - POTERE VERO
E invece forse è più importante questa notizia riportata dalla Stampa: "Rc Auto, assalto delle lobby agli sconti per gli utenti. Intese trasversali ed emendamenti-fotocopia, decreto stravolto" (p. 23)

10 - ULTIME DA UN POST PAESE
E per chiudere in allegria, ecco l'ultima puntata dalla Telecom-media, direttamente dal teatro di Palazzo Chigi: "Italia in ritardo sulla banda larga'. Il rapporto Caio: serve una spinta del governo. Letta: in tre anni l'avrà metà popolazione. Il premier: ‘Come extrema ratio c'è sempre la bomba dello scorporo della rete Telecom" (Repubblica, p. 22). La bomba dello scorporo? Ma che fa, parla come Dagospia?
colinward@autistici.org

 

 

PROTESTE IN AULA M S PROTESTE IN AULA M S PASOLINI - IL VANGELO SECONDO MATTEO - ENRIQUE IRAZOQUIBOLDRINIMASSIMO BRAY Mastrapasqua Antonio bankitaliaVittorio Sgarbi e Massimo Bray Enrico Giovannini ANTONIO MASTRAPASQUA CON LA MOGLIE MARIA GIOVANNA BASILE SACCOMANNI E LETTA ATTILIO BEFERA AGENZIA DELLE ENTRATE marchionne elkann x TELECOM c c fa a ca dd

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO