descalzi meloni

PRENDE FORMA IL PROGETTO DI GIORGIA MELONI DI FAR SPENDERE I SOLDI DEL PNRR ALLE GRANDI AZIENDE DI STATO - IL GOVERNO VUOLE SPOSTARE SUI FONDI DI COESIONE, CHE SCADONO NEL 2029, UNA PARTE DEI PROGETTI DEL PNRR IN RITARDO - IL REPOWEREU, IL PIANO CON CUI L'EUROPA VUOLE ACCELERARE LA TRANSIZIONE VERSO LE RINNOVABILI, AVRÀ UNA DOTE TRA 16 E 22 MILIARDI DI EURO CHE SERVIRANNO PER ALCUNE OPERE STRATEGICHE - IN CIMA ALLA LISTA CI SONO LA “LINEA ADRIATICA” DI SNAM E...

LA CASSAFORTE REPOWEREU

Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

CLAUDIO DESCALZI E GIORGIA MELONI

Si parte da una base di 6 miliardi di euro (2,7 garantiti dalla Ue e 3,2 utilizzando una quota dei fondi di coesione non ancora spesi). A questi il ministro Fitto pensa poi di aggiungerne altri miliardi, a voler essere cauti «almeno 10» ma spostando sui fondi di coesione che scadono nel 2029 una parte dei progetti del Pnrr in ritardo ed in questo modo, forse, si potrebbe salire anche a quota 15-16.

 

I progetti legati al REpowerEu, il piano con cui l'Europa vuole assicurarsi la diversificazione delle forniture ed accelerare la transizione verso le fonti rinnovabili, potranno insomma disporre di una dote compresa tra 16 e 22 miliardi di euro. Fondi che Giorgia Meloni, riscrivendo parte del Pnrr, vuole concentrare su una serie di opere strategiche […]

giorgia meloni e raffaele fitto

 

In questa chiave il ruolo dei giganti pubblici, che oltre a grandi capacità tecniche e di spesa hanno i cassetti pieni di progetti, è decisivo. Grazie al REpowerEu - che tra l'altro consente ai governi di adottare, come per tutti gli investimenti «green», procedure agevolate - la presidente del Consiglio, conta di realizzare il pilastro nazionale di quel «Piano Mattei» […] consolidare la sovranità energetica nazionale e fare dell'Italia l'hub energetico d'Europa.

 

LOGO SNAM

[…]In cima alla lista c'è la realizzazione della «Linea Adriatica» di Snam per raddoppiare la capacità di trasporto tra Sud e Nord, quindi il mega impianto per lo stoccaggio di Co2 che Eni vuol realizzare a Ravenna, mentre Enel punta su ulteriori interventi sulle reti di distribuzione, sulla filiera del fotovoltaico, su batterie e colonnine di ricarica auto. Lo «scouting», come spiega chi segue i dossier, è in corso per verificare i tempi di realizzazione: anche i progetti del REPowerEu vanno infatti completati entro il 31 agosto 2026.

 

SNAM - MAXI-LINEA ADRIATICA PER IL METANO

Uno dei progetti che il governo considera strategici nell'ambito degli interventi destinati a rafforzare la nostra sicurezza ed indipendenza sul fronte energetico riguarda la Snam. La realizzazione della cosiddetta Linea Adriatica, 690 km di tubi che collegano Sulmona a Minerbio (Bo), consentirebbe infatti di superare la strozzatura che caratterizza la rete del gas nel centro Italia consentendo di trasportare da Sud a Nord (e in prospettiva anche in Europa) 10 miliardi di metri cubi di gas in più all'anno.

raffaele fitto giorgia meloni

 

In questo modo potrebbero essere messi in rete sia il nuovo rigassificatore progettato da Sorgenia a Gioia Tauro, con una capacità annua di 12 miliardi di metri cubi (2 in più della somma dei nuovi impianti di Piombino e Ravenna), sia il nuovo impianto Enel di Porto Empedocle.

 

Con questa capacità di liquefazione e trasporto di gnl in arrivo dai nuovi giacimenti scoperti nel Mediterraneo (Egitto, Cipro e Israele) e da paesi come Qatar, Algeria, Nigeria, Mozambico e Congo, l'Italia potrebbe diventare per davvero l'hub del gas di tutta l'Europa. In base alle ultime stime il nuovo gasdotto avrebbe un costo di circa 2, 4 miliardi e richiederebbe circa 4 anni di tempo ma affidando i lavori ad un commissario ad hoc si potrebbe scendere a 2-3 in modo da rientrare perfettamente nelle scadenze imposte da Pnrr e RePowerEu.

giacimenti gas cipro

 

ENI - CATTURA DELLA CO2 CONTRO LE EMISSIONI

Il progetto dell'Eni […] riguarda la cattura della Co2. Attraverso il CCS Ravenna Hub, questo il nome del progetto, sfruttando i giacimenti di gas esauriti nel mar Adriatico, si potrebbero infatti arrivare a immagazzinare 500 milioni di tonnellate di CO2, 25 mila già in tempi brevi grazie all'avvio della fase uno del progetto.

 

Eni sta infatti puntando molto sullo sviluppo delle tecnologie che consentono la cattura ed il sequestro dell'anidride carbonica […] Nella logica della riduzione delle emissioni climalteranti altri progetti che potrebbero essere inseriti nel nuovo pacchetto «green» allo studio del governo riguardano la produzione di biocarburanti che utilizzando rifiuti organici, scarti dell'industria agricola e zootecnica e colture non destinate all'uso alimentare al momento del loro utilizzo rilasciano molta meno anidride carbonica dei tradizionale combustibili fossili. […]

RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

 

ENEL - NUOVI INVESTIMENTI GREEN SULLE RETI

Enel, oltre ai 4 miliardi di euro di progetti che si è già vista finanziare nell'ambito del Pnrr (il più importante riguarda lo sviluppo delle reti di distribuzione intelligenti, in ottica smart grid, che da sole assorbono 3,5 miliardi di euro) ha sottoposto al governo […] nuovi investimenti sulle reti di distribuzione, sulla filiera industriale fotovoltaica […] sulle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica e sulle batterie. […] Enel […] vorrebbe riuscire a realizzare anche un nuovo rigassificatore per l'importazione di gas liquefatto (Gnl) a Porto Empedocle. Questo impianto sarebbe in grado di trattare circa 8 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all'anno […]

 

enel

TERNA - PIÙ CONNESSIONI PER LA DISTRIBUZIONE

Terna […] punta a realizzare entro il 2025 il «Ramo est» del Tyrrhenian Link che collega Campania e Sicilia e migliorare […] l'integrazione tra le varie zone di mercato ed utilizzare in maniera più efficiente i flussi di energia provenienti da fonti rinnovabili. Questa tratta lunga circa 490 chilometri, unisce l'approdo di Fiumetorto nel comune di Termini Imerese a quello i Torre Tuscia Magazzeno a Battipaglia.

 

terna

L'intera opera prevede la posa di 970 km di cavi, 1000 megawatt di potenza ed un costo complessivo 3, 7 miliardi di euro per il 50% finanziato dalla Banca europea degli investimenti. Quindi verrà potenziato l'elettrodotto fra Sardegna, Corsica e Toscana (Sa.Co.I.3) e ci sarà il raddoppio, dagli attuali 600 a 1200 megawatt di potenza, dell'attuale collegamento tra Italia e Montenegro. […]

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…