karina ariev, doron steinbrecher e daniella gilboa

“PRIMA CI AVETE ESPOSTE, POI CI AVETE ABBONDONATO. VOGLIAMO TORNARE A CASA” – HAMAS PUBBLICA IL VIDEO DI TRE DONNE ISRAELIANE IN OSTAGGIO: DUE SONO SOLDATESSE 19ENNI, LA TERZA, DI 30 ANNI, ERA RESIDENTE NEL KIBBUTZ KFAR AZA. IL COPIONE È SEMPRE LO STESSO: ACCUSANO NETANYAHU E CHIEDONO DI ESSERE SALVATE - I TERRORISTI VOGLIONO FARE PRESSIONE PSICOLOGICA IN UN MOMENTO IN CUI SI TRATTA PER UNA NUOVA TREGUA: BIDEN HA PARLATO CON AL SISI E IL CAPO DELLA CIA, BURNS, INCONTRERÀ EMISSARI DI ISRAELE, EGITTO E QATAR NELLE PROSSIME ORE

 

 

<blockquote class="twitter-tweet"><p lang="en" dir="ltr">BREAKING: HAMAS RELEASE VIDEO OF HOSTAGES<br><br>112 Days of Genocide in Gaza<br><br>The following hostages are in the video:<br><br>Daniela Gilboa<br>Doron Steinbracher<br>Karina Ariev <a href="https://t.co/XZZq1gPPN7">pic.twitter.com/XZZq1gPPN7</a></p>&mdash; Sulaiman Ahmed (@ShaykhSulaiman) <a href="https://twitter.com/ShaykhSulaiman/status/1750891774908805252?ref_src=twsrc%5Etfw">January 26, 2024</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

 

Il Cairo, 'colloquio Sisi-Biden, l'unica soluzione è due Stati'

JOE BIDEN AL SISI

(ANSA) - Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha ricevuto una telefonata da quello americano Joe Biden concordando, secondo una nota diffusa dalla presidenza egiziana, sulla "ferma posizione sia dell'Egitto che degli Stati Uniti, nel respingere qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi fuori dalle loro terre, concordando al contempo la soluzione dei due Stati come base per sostenere la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente". ; Il portavoce della presidenza egiziana, il consigliere Ahmed Fahmy, ha affermato che i due presidenti hanno discusso le modalità per rafforzare le relazioni bilaterali e hanno confermato la partnership strategica tra i due Paesi. Il colloquio ha toccato anche la situazione in Medio Oriente, in particolare la guerra nella Striscia di Gaza.

 

video degli ostaggi israeliani pubblicato da hamas 2

I due presidenti hanno discusso degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco umanitario, con l'obiettivo di proteggere i civili, scambiare detenuti, ostaggi e prigionieri e dare accesso agli aiuti umanitari, in modo da ridurre la tensione e porre fine alla situazione attuale.

 

Il presidente Al Sisi ha descritto le iniziative e gli sforzi egiziani per comunicare con le parti interessate, con l'obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco immediato e per portare aiuti umanitari nella Striscia, nonché le sfide e le difficoltà che questo trasporto subisce.

benjamin netanyahu

 

"L'Egitto - ha detto Al Sisi a Biden - continuerà i suoi sforzi per fornire assistenza alla popolazione della Striscia di Gaza per alleviare il peso della crisi umanitaria in atto" e ha ribadito "che la comunità internazionale deve assumersi le proprie responsabilità per raggiungere questi obiettivi".

 

Il presidente degli Stati Uniti ha lodato il ruolo chiave svolto dall'Egitto - ha riferito ancora il portavoce egiziano - e i suoi sforzi positivi su tutti i fronti legati all'attuale crisi e ha sottolineato l'apprezzamento degli Stati Uniti per le posizioni egiziane a sostegno della stabilità nella regione. Ha infine affermato il sostegno degli Stati Uniti agli instancabili sforzi dell'Egitto per garantire l'accesso agli aiuti umanitari ai civili nella Striscia di Gaza".

 

LA SORTE DEGLI OSTAGGI NUOVO VIDEO DI HAMAS SI TRATTA SUL CESSATE IL FUOCO

Estratto dell'articolo di Alessandro Farruggia per “il Giorno”

 

BENJAMIN NETANYAHU - AL SISI

L’immagine di una clessidra che si sta svuotando e poi la scritta «Il tempo stringe» in sovraimpressione sull’immagine di tre donne prese in ostaggio. Inizia così l’ennesimo video con il quale Hamas sfrutta gli ostaggi come strumento di propaganda. Uno strumento che il gruppo terroristico ritiene particolarmente utile perché i negoziati per il rilascio degli ostaggi sembrano essere a uno snodo chiave.

 

[…] Israele e Hamas avrebbero infatti raggiunto un’intesa di base sulla maggior parte dei termini dell’accordo che riguarda un cessate il fuoco di 35 giorni (60 giorni secondo il Washington Post), la liberazione di tutti gli ostaggi in mano ad Hamas, prima donne e bambini poi gli uomini, e la scarcerazione di alcune centinaia di prigionieri palestinesi.

 

video degli ostaggi israeliani pubblicato da hamas 3

L’unica questione irrisolta è se nell’accordo verrà dichiarato o meno un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele fermamente rifiuta. E a questo serve il video. A fare pressione sull’opinione pubblica israeliana.

 

La trattativa è comunque ancora in bilico. Joe Biden ha parlato ieri con l’emiro del Qatar per discutere degli sforzi per liberare gli ostaggi nelle mani di Hamas e Il capo della Cia incontrerà nei prossimi giorni a Parigi alti funzionari egiziani, israeliani e del Qatar per cercare di concludere l’accordo tra Israele e Hamas, ma il portavoce per il Consiglio della sicurezza nazionale americana, John Kirby ha detto ieri che «non c’è nessun annuncio imminente sulla situazione degli ostaggi a Gaza».

 

manifestazioni per liberazioni ostaggi in israele

Il filmato […] dura cinque minuti ed è stato montato da sequenze diverse, mostra tre donne – che dicono di essere tenute prigioniere ormai «da 107 giorni», il che vuol dire che sarebbe stato girato all’inizio di questa settimana – che si esprimono con evidente rabbia in ebraico, e denunciano di essere state «abbandonate dallo Stato» e si rivolgono direttamente al premier Benjamin Netanyahu perché «metta fine alla guerra» e le riporti sane e salve alle loro famiglie, «prima che diventiamo altri cadaveri».

 

Karina Ariev, una soldatessa di 19 anni di Petach Tikva, è stata rapita nel posto di osservazione militare del Kibbutz Nahal Oz: «Siamo costantemente sotto al fuoco, sotto attacchi, bombardamenti. Quasi mi avete ammazzata con i vostri bombardamenti. Come può accadere che io oggi abbia più paura del mio Stato di quanto tema Hamas? Eppure accade».

 

Nel video compaiono anche Danielle Gilboa, soldatessa di 19 anni di Gerusalemme, anche lei rapita al kibbutz di Nahal Oz, e Doron Steinbracher, una infermiera veterinaria di 30 anni che è stata rapita nel kibbutz Kfar Aza e che secondo la sorella Yamit «ogni giorno dovrebbe prendere dei farmaci per curare una malattia cronica».

video degli ostaggi israeliani pubblicato da hamas 4

 

Sua madre Simona ha recentemente detto al quotidiano Yedyot Ahronot che «quel sabato ci chiamò e disse che i terroristi stavano entrandole in casa. Abbiamo sentito dei rumori, poi il silenzio. Poco dopo lei ha mandato un messaggio ad una amica dicendo che era stata rapita. Da allora siamo in angoscia».

 

Nel video, tutte e tre le rapite accusano l’esercito di aver «provocato la morte di alcuni ostaggi» e sollecitano le famiglie ad organizzare manifestazioni di protesta. «Prima ci avete esposte al pericolo – dicono – poi ci avete abbandonato, vogliamo tornare a casa adesso».  […]

manifestazioni per liberazioni ostaggi in israeleBA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI parenti degli ostaggi israeliani protestano contro netanyahu 4parenti degli ostaggi israeliani protestano contro netanyahu 3parenti degli ostaggi israeliani protestano contro netanyahu 2parenti degli ostaggi israeliani protestano contro netanyahu 1manifestazioni per liberazioni ostaggi in israele

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?