TRE PROCESSI PER DELL’UTRI - ESTORSIONE AL BANANA?: "UNA COSA RIDICOLA, FRUTTO DI FANATISMO E PREVENZIONE DELLE PERSONE" - MARINA BERLUSCONI SARÀ SENTITA DA INGROIA FORSE IL 25 LUGLIO - INTANTO RIPARTE IL PROCESSO D’APPELLO PER MAFIA (BOCCIATO IN CASSAZIONE, CHE FINIRÀ IN PRESCRIZIONE): I PM VOGLIONO RISENTIRE BERLUSCONI E TUTTI I PENTITI, TRA CUI GIOVANNI BRUSCA - GLI AVVOCATI SI OPPONGONO: LA SUPREMA CORTE LO AVEVA ESCLUSO…


1 - DELL'UTRI INDAGATO: MARINA BERLUSCONI DA PM FORSE 25 LUGLIO
(ANSA) - Potrebbe essere sentita il 25 luglio Marina Berlusconi, convocata per lunedì scorso dai pm di Palermo che hanno aperto un'inchiesta per estorsione al padre, l'ex premier, a carico del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. La figlia di Silvio Berlusconi ha dato forfait lunedì adducendo impegni all'estero. Da qui la nuova convocazione che dovrebbe fare chiarezza sul denaro arrivato a Dell'Utri da conti di Marina Berlusconi.

2 - DELL'UTRI, ESTORSIONE A CAV.? ACCUSA RIDICOLA
(ANSA) - "Qui c'è una corte d'appello di persone serie. Devo avere fiducia della giustizia". E' quanto Marcello Dell'Utri dichiara a Tgcom24 che ribadisce che si tratta "di processo politico e chi non l'ha capito non ha capito niente". In merito all'accusa di estorsione a Silvio Berlusconi sostiene: "Una cosa ridicola senza senso e senza alcun fondamento, frutto di fanatismo e prevenzione delle persone". Infine un pensiero all'anniversario della strage di via D'Amelio: "E' assurdo che non si sia ancora giunti a una conclusione. Invece di occuparsi di Dell'Utri e Berlusconi, ci dicano veramente come sono andate le cose".

3 - MAFIA: PG CHIEDE ESAME PENTITI IN PROCESSO DELL'UTRI
(ANSA) - Oltre all'esame di Silvio Berlusconi, il pg Luigi Patronaggio, pubblica accusa al nuovo processo d'appello per concorso in associazione mafiosa al senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, ha chiesto alla corte di citare a deporre i pentiti Francesco Di Carlo, Calogero Ganci, Francesco Paolo Anselmo, Giovanni Brusca e Stefano Lo Verso.

L'accusa, nella richiesta di riapertura dell'istruttoria dibattimentale, seguita alla relazione introduttiva del giudice a latere, ha anche sollecitato l'esame del funzionario di banca Salvatore Scilabbra e ha chiesto di acquisire la trascrizione di un'intercettazione tra i figli dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino, Luciana e Massimo, e di una conversazione tra la sorella del mafioso Vito Roberto Palazzolo e Dell'Utri che dovrebbe comunque passare attraverso il sì della Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato già pronunciatasi negativamente.

4 - MAFIA: PG CHIEDE ESAME BERLUSCONI IN PROCESSO DELL'UTRI
(ANSA) - "In questo processo non è mai stata sentita la persona offesa dal reato: Silvio Berlusconi, che nel 2002, essendo indagato di reato connesso, si è avvalso della facoltà di non rispondere". Con queste parole il procuratore generale Luigi Patronaggio, pubblica accusa al nuovo processo d'appello per concorso in associazione mafiosa al senatore Marcello Dell'Utri, ha chiesto la citazione al dibattimento dell'ex premier.

Secondo la ricostruzione dell'accusa Dell'Utri avrebbe fatto da intermediario tra Berlusconi, all'epoca imprenditore, e Cosa Nostra facendo da tramite presso Berlusconi alle richieste estorsive dei clan. "La giurisprudenza è cambiata - ha detto Patronaggio - perché gli indagati di reato connesso la cui posizione è stata archiviata non possono più avvalersi della facoltà di non rispondere e tutt'al più possono essere sentiti nella forma del testimone assistito". Il magistrato - la cui richiesta, come tutte le altre richieste di prova che comportano una riapertura dell'istruttoria dibattimentale, dovrà essere valutata dalla corte - ha annunciato che intende chiedere all'ex premier se e quando venne minacciato dalla mafia, come e attraverso chi pagò prima per proteggere i suoi familiari, poi per avere l'autorizzazione ad installare le antenne di Mediaset.

5 - MAFIA: LEGALI DELL'UTRI SI OPPONGONO AD ESAME BERLUSCONI
(ANSA) - Berlusconi non può essere sentito nel nuovo processo per concorso esterno in associazione mafiosa al senatore del Pdl Marcello dell'Utri. Lo ha sostenuto la difesa di quest'ultimo che ha replicato alla richiesta di riapertura della istruttoria dibattimentale e alla citazione dell'ex premier fatte dal pg davanti alla corte che deve celebrare il processo. Secondo l'avvocato Giuseppe Di Peri che, insieme a Massimo Krogh e Pietro Federico, difende il senatore, la Cassazione, che ha annullato con rinvio la condanna a 7 anni inflitta in appello a Dell'Utri, aveva già escluso la possibilità di sentire Berlusconi.

Ipotesi già avanzata nel primo processo d'appello e bocciata dai giudici. I legali si sono espressi negativamente anche sulla richiesta di sentire collaboratori di giustizia come Calogero Ganci e Francesco Di Carlo, già interrogati nell'ambito dei processi per il concorso esterno, quindi inutili ai fini della decisione.

Mentre sulla richiesta di sentire i pentiti Giovanni Brusca e Stefano Lo Verso il no dei legali è stato motivato con il fatto che entrambi parlano di vicende successive al '92 e la Cassazione ha definitivamente assolto Dell'Utri sul punto negando che questi abbia avuto rapporti coi clan dopo quell'anno. Infine gli avvocati hanno chiesto di produrre delle informative degli investigatori su un attentato subito da Berlusconi nel 1988, circostanza che inficerebbe la tesi dell'esistenza di un accordo tra l'ex premier e le cosche per assicurarsi la loro protezione in cambio dei denaro e per il tramite del senatore. Se il patto ci fosse stato, gli attentati successivi sarebbero inspiegabili. Sulle istanze di accusa e difesa la corte si è riservata e deciderà all'udienza del 25 luglio.

 

 

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