grillo sfollati morandi

“PRONTI A PROTESTARE SOTTO CASA DI GRILLO” - IL GOVERNO PASTICCIA COL DECRETO PER FAR RIPARTIRE GENOVA E SCOPPIA L’IRA DEGLI SFOLLATI: “SIAMO FEROCEMENTE ARRABBIATI…” - SOTTO ACCUSA I MINISTRI M5S - UNA SETTIMANA FA TONINELLI ASSICURAVA: "HO IL DECRETO IN MANO" - L' ALTRO IERI IL MINISTRO DELL' ECONOMIA HA DETTO CHE "IL DECRETO LEGGE È ANCORA MOLTO INCOMPLETO"

Giuliano Zulin per Libero Quotidiano

IL MONCONE CROLLATO DEL PONTE MORANDI

«Il mondo del lavoro, del commercio e delle professioni, del porto è ferocemente arrabbiato», racconta Franco Ravera, presidente del Comitato degli sfollati del ponte Morandi, ai microfoni di Mediaset. «Per questo - aggiunge - siamo pronti ad andare a protestare sotto qualche palazzo ma anche a Sant' Ilario, sotto casa di Beppe Grillo». Ovvio, se prometti mare e monti per Genova e poi non sai nemmeno scrivere un decreto, come può reagire la gente?

 

Il ponte è stata una tragedia, il governo la sta trasformando in farsa. Quarantacinque giorni dopo il crollo i ministri, soprattutto grillini, non sono riusciti a buttar giù un provvedimento degno di questo nome. Di Maio e Toninelli, da Ferragosto in poi, si sono sgolati per attaccare Autostrade e i Benetton. Hanno in mente di estrometterli dalla ricostruzione del viadotto, affidando i lavori a Fincantieri o Italferr.

sfollati ponte morandi

Dimenticando però che le due società in questione non hanno i requisiti per aprire i cantieri: manca loro un' abilitazione così come prescrive il codice degli appalti. I due esponenti cinquestelle non potevano informarsi prima di fare annunci?

 

Capitolo sfollati: la Regione e il Comune, guidati da Toti e Bucci, hanno accelerato sulla sistemazione di parecchie famiglie. Non possono tuttavia fare tutto, non hanno i mezzi e le forze. Ci vorrebbe appunto un' azione dell' esecutivo. Che non arriva.

grillo

A Ferragosto Conte annunciò in pompa magna lo stanziamento di 5 milioni per la prima emergenza. Dieci giorni dopo la dote di Palazzo Chigi aumentò di 25 milioni. Un po' pochino per far ripartire una città... Nessuno però si lamentò: aspettavamo tutti il decreto sostanzioso con le idee chiare su tempi di demolizione e ricostruzione dell' opera crollata. Passa una settimana, due, tre... Siamo in autunno. E Di Maio ha pure il coraggio di sostenere che nei decreti è giusto lasciare i «puntini» di sospensione al posto delle cifre, dei soldi da spendere.

sfollati ponte morandi

Oh, ma a Genova vivono persone reali, famiglie, fabbriche, uffici. Non è un blog o una pagina di Facebook. È una città.

Particolare, tra l' altro. Se fosse stato per i genovesi sarebbe già stata avviata la macchina della rinascita. Di Maio però ha voluto metterci il cappello sopra, così come l'«avvocato degli italiani» Conte e Toninelli. Risultato finale: uno strazio.

 

Leggete un po' di recenti dichiarazioni di premier e ministro delle Infrastrutture.

14 settembre: un mese dopo il disastro Conte va a Genova: «Ecco il testo e non è vuoto». 20 settembre. Toninelli: «Ho il decreto in mano». L' altro ieri: il ministro dell' Economia dice che «il decreto legge è ancora molto incompleto». Mamma mia che figura. Siamo onesti: la ricostruzione è una grana. Difficile da maneggiare. Proprio per questo era meglio che il governo stesse un po' più zitto, invece di promettere ogni giorno qualcosa che poi non arriva mai.

 

conte e tria

I genovesi sono persone civili. A parte una dimostrazione degli sfollati in consiglio regionale, non si segnalano altre manifestazioni di protesta. Certo è che qualcuno potrebbe perdere la pazienza se il decreto ritardasse ancora, ma soprattutto se il contenuto del provvedimento fosse insoddisfacente. Già, perchè magari sarebbe meglio ripartire da zero, come ha suggerito Toti, piuttosto che fare danni.

Allora sì che Grillo farebbe fatica a uscire di casa...

LA PROTESTA DEGLI SFOLLATI DI GENOVALA PROTESTA DEGLI SFOLLATI DI GENOVABRUNO VESPA DANILO TONINELLI CON IL PONTE MORANDI CROLLATOIL PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DI PONTE MORANDI DI STEFANO GIAVAZZIponte morandiponte morandiponte morandiPONTE MORANDI GENOVAponte morandi

 

PONTE MORANDI FOTO PELLIZZA FLICKR

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…