domenico arcuri

QUALCUNO CI SALVI DA ARCURI - PAZZIA TOTALE: IL ''CLICK DAY'' CHE DURA 1 SECONDO! 250MILA IMPRENDITORI SI ERANO PRENOTATI PER OTTENERE IL RIMBORSO DAL GOVERNO PER I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE (MASCHERINE ECC.). ALLE 9:00:01 I FONDI ERANO GIÀ FINITI, E SOLO 3.150 DOMANDE ACCOLTE. GLI ALTRI 247MILA HANNO SUBITO L'ENNESIMA PRESA PER IL SEDERE - AH, E SONO ANCORA A SHENZEN IN CINA LE 180 MILIONI DI MASCHERINE ACQUISTATE DAL GOVERNO A 209,5 MILIONI DI EURO

 

1. INVITALIA : INCREDIBILE ! LA PRESA PER IL SEDERE DI 250.000 IMPRENDITORI. SEMPRE ARCURI!

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Fu fatto grande battage pubblicitario per il bando imprese sicure lanciato da Invitalia per supportare le Imprese che investivano in DPI (Dispositivi Protezione Individuale) per i propri Lavoratori.

il click day mascherine che dura un giorno solo

Roba seria finalmente ! Hanno esclamato gli imprenditori che si sono prenotati sul sito pubblicizzato, riempiendo tonnellate di moduli (ormai una costante)  e hanno partecipato al click day alle h 9 dell’11 maggio.

 

Ma attenzione ! Dovevi comprare e pagare per poter partecipare e hanno abboccato tanti imprenditori gia’ stremati dalla crisi.

Sono arrivate ben  249.681 domande di rimborso : fino a 500 euro per dipendente con un massimo di 150.000 euro per azienda, allegando fatture quietanzate.

mascherine

 

Insomma 250.000 imprese hanno riempito moduli, comprato e pagato DPI, si sono messi in fila per avere rimborso e sono state pronte per il click day ……

Alle ore 9 del tutti pronti……dopo 1 secondo e 4 centesimi, ripeto 1 secondo e 4 centesimi, tutto esaurito e solo 3.150  imprese su 250.000 hanno avuto l’agognato rimborso.

Domenico Arcuri Smascherato Foto Mezzelani GMT007

Nessuno dopo  09:00:01.046749……….follia

 

Davvero incredibile vicenda,  ma sarebbe da chiedersi come hanno fatto i maghi del click a essere cosi’ efficienti per chiudere la partita in 1 secondo !

Certo ormai la superficialita’ ed improvvisazione domina perche’ le aziende erano obbligate a prenotarsi prima per partecipare al click day…..ma visto il successo di questa norma, invece di metterci pochi soldi , non era piu’ giusto stanziarci soldi che vengono buttati in tante forme non prendere per il culo 247.000 imprese !!!!

 

 

 

2. ARCURI INSISTE CON GLI AEREI - MA IN TRENO LE MASCHERE SAREBBERO GIÀ QUI (A MENO)

Alessandro Da Rold per “la Verità

 

DOMENICO ARCURI MASCHERINE

Sono ancora a Shenzen in Cina le 180 milioni di mascherine acquistate dal governo a 209,5 milioni di euro. Annunciate dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio all' inizio di aprile non sono ancora arrivate in Italia. Come già raccontato dal nostro giornale, infatti, il bando da 50 milioni di euro per l' assegnazione del trasporto aereo e lo stoccaggio è ancora fermo, anche se è stato chiuso il 6 maggio e i voli sarebbero dovuti partire l' 11.

La fase di stallo continua, tra le trattative del commissario Domenico Arcuri con le aziende che sono finite nei primi posti in graduatoria.

 

Ma a quanto risulta alla Verità non c' era solo la possibilità di ricorrere al noleggio di aerei per farle arrivare sul nostro territorio. Tra le opzioni che erano state presentate sul tavolo del commissario straordinario, infatti, c' era anche l' utilizzo di treni e navi. Peccato non siano state prese in considerazione. A distanza di due mesi dagli annunci, guardando i ritardi e le polemiche, forse l' utilizzo di altri mezzi di trasporto sarebbe stato più che mai opportuno.

 

LUIGI DI MAIO SCARICA MASCHERINE

Del resto, in un prospetto informativo che La Verità ha potuto vedere, si legge che anche i costi di trasporto sarebbero stati nettamente inferiori, di almeno 6 milioni di euro. Utilizzare l' aereo comporta almeno 7 giorni di lavoro, con un minimo di 24 viaggi e relativi passaggi alle dogane. La capacità massima della stiva di un Boeing 777 è di 600 metri cubi, con un totale di 7,5 milioni di mascherine trasportate. Il costo per trasporto aereo per 600 metri cubi per viaggio di mascherine è di 300.000 euro ossia 500 euro a metro cubo.

Il totale del prezzo si aggira quindi intorno ai 7,2 milioni di euro.

 

Diversa la rotaia, calcolando che proprio in questi mesi alcune regioni italiane si sono appoggiate alla nuova via della Seta. Come le Marche che hanno ricevuto 100.000 mascherine dalla provincia di Jiangxi, arrivate via treno fino alla Germania e poi su gomma sino ad Ancona. (...) Per il trasporto ferroviario delle 180 milioni di mascherine annunciate da Di Maio ci sarebbero voluti almeno 20 giorni di viaggio per ognuno dei quattro treni necessari a portare tutte le mascherine in Italia.

 

Di gran lunga di più rispetto all' aereo, ma forse a quest' ora sarebbero già in Italia. Un container di un treno ha una capacità di ospitare almeno 1 milione di mascherine. Calcolando che ogni treno è formato da 40 container, ogni viaggio ne avrebbe trasportate almeno 40 milioni, con una differenza di 3.200 metri cubi a viaggio in treno contro i 600 via aereo. In sostanza un viaggio in treno avrebbe avuto la capacità di trasporto di mascherine pari a quella di 5 aerei. Non solo. I costi si sarebbero abbassati. E di molto.

LUIGI DI MAIO SCARICA MASCHERINE

 

Il trasporto di ogni container dalla Cina a Milano costa circa 4.900 euro. Si parla quindi di 196.000 euro a viaggio, con un costo finale di appena 882.000 euro per spostarle tutte. Stiamo parlando di 6 milioni e 300.000 euro in meno rispetto al prezzo dell' aereo. Ma se c' era un' urgenza di avere mascherine perché non si è pensato proprio a questo, magari coinvolgendo anche Fs, una nostra azienda di Stato? Per di più se il treno non andava bene, si poteva prendere in considerazione anche il trasporto via nave. Sarebbero bastati 3.900 euro a container, con un prezzo finale di 702.000 euro, ancora più basso.

 

Nel prospetto si faceva una stima anche sull' incidenza dei conti di trasporto di ogni mascherina. Calcolando che le mascherine sono costate 1,163 cadauna, ricorrere ai treni avrebbe inciso per 0,0049 euro, mentre per l' areo è dello 0,04. Ancora più basso è quello via mare, con lo 0,0039. In sostanza si sarebbe abbassato il totale del costo della fornitura in Italia.

 

Nel frattempo mercoledì il commissario ha annunciato che presto saranno distribuite a tutte le regioni italiane, al sistema sanitario, ai cittadini e alle forze dell' ordine circa 10.590.600 mascherine di varie tipologie. In teoria si tratta del numero più alto di dispositivi di protezione distribuiti dall' inizio dell' emergenza. Ma le polemiche non sono finite. Ora oltre alle mascherine iniziano a scarseggiare i guanti di lattice, essenziali per chi vuole tornare al lavoro. In questi giorni diverse Rsa della Lombardia li hanno richiesti alla Regione, che però nulla può fare da quando è arrivato Arcuri.

 

Prima c' era una convenzione per i trasporti, ora gestisce tutto Roma con gli scontati ritardi di distribuzione. Nei giorni scorsi il presidente dell' ordine dei farmacisti della provincia di Bergamo, il dottor Ernesto De Amici, ha inviato una lettera al commissario dove dice di aver letto con sgomento «le sue affermazioni riguardo al ruolo che lei attribuisce ai farmacisti circa la carenza di mascherine e con altrettanto disagio i goffi tentativi di correggersi senza smentirsi».

DOMENICO ARCURI MASCHERINA

 

E aggiunge: «Noi siamo gli approfittatori che speculano sulle sofferenze della gente, per i bergamaschi siamo quelli che hanno rinunciato ad ogni contributo per non interrompere la fornitura di ossigeno, lavorando, di fatto, gratis. Eppure, siamo sempre gli stessi. Ovviamente», conclude De Amici nella lettera, «non pretendo che mi creda sulla parola, ma si informi presso la dirigenza Ats di Bergamo. E poi, si vergogni».

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?