rula jebreal michelle obama oprah winfrey

RULA OF ATTRACTION: ''AVREI PORTATO MICHELLE OBAMA O OPRAH WINFREY''. MA QUALCUNO HA RICORDATO ALLA MARTIRE JEBREAL CHE PER AVERE L'EX FIRST LADY O LA REGINA DELLA TV AMERICANA LA RAI AVREBBE DOVUTO SGANCIARE MINIMO MEZZO MILIONE DI DOLLARI? COSÌ SO BONI TUTTI A PARLARE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE! - POI SI METTE SUL PIANO DI LILIANA SEGRE: ''RAPPRESENTO UN'ITALIA DIVERSA, FACCIO PAURA'' - FRANK CIMINI: ''MANCO FOSSE ROSA LUXEMBOURG, LA SIGNORA HA UN'ALTISSIMA CONSIDERAZONE DI SE STESSA, E VA BENE, FATTI SUOI. MA INQUIETA…''

Dall'Ansa: (…)   Se l'idea di portare all'Ariston l'ex first lady americana era già stata accarezzata in passato da Fabio Fazio e Carlo Conti (che per 'par condicio' aveva pensato anche a Melania Trump), pur essendo rimasta nel cassetto anche per motivi di budget (il cachet di Michelle Obama si aggirerebbe sui 600mila dollari) (…)

 

Dagonota: Oprah Winfrey per meno di 500.000 dollari (più jet privato) manco si alza dalla poltrona.

RULA JEBREAL

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Dago,

 

“La mia diversità fa paura” dice la signora Rula Jebreal candidata a salire sul palco di San Remo. La signora ha un’altissima considerazione di se stessa e va bene... fatti suoi. Ma inquieta la discussione su questo personaggio regalatoci anni fa dal duo Santoro-Travaglio. La sua diversità fa paura? Manco fosse Rosa Luxembourg... ma andassero tutti a scopare il mare... favorevoli e contrari... lei compresa... ovvio.

Frank Cimini

 

 

IO CENSURATA PERCHÉ RAPPRESENTO L'ITALIA INCLUSIVA E TOLLERANTE

Gad Lerner per ''la Repubblica''

 

Rula Jebreal ha una doppia cittadinanza: israeliana e italiana.

RULA JEBREAL

Nata a Haifa nel 1973, arrivò a Bologna grazie a una borsa di studio, quando aveva 19 anni, per seguire un corso di laurea in fisioterapia. Il suicidio della madre l' aveva costretta a trascorrere l' infanzia in un orfanotrofio di Gerusalemme. Divenuta giornalista, esperta di Medio Oriente e impegnata contro la violenza sulle donne, da dieci anni vive negli Stati Uniti ma mantiene forti legami con l' Italia. L' ultima volta ci è tornata tre mesi fa, in ottobre, per la laurea della figlia Miral. È in quella occasione che l' ha contattata Amadeus, proponendole di partecipare il 4 febbraio alla prima serata del settantesimo Festival di Sanremo, e di collaborare anche alle altre puntate in cui voleva dare spazio alla voce delle donne.

 

Conoscevi già Amadeus?

«Mai visto prima. Super gentile, mi è piaciuto molto e gli auguro grande successo, nonostante quel che è accaduto, perché l' ho trovato sinceramente impegnato a mettere al centro del palco dell' Ariston, oltre alle canzoni, anche una questione drammatica come la violenza sulle donne. Gli ho raccontato del mio viaggio in Arabia Saudita dove ho incontrato Loujain Alhathloul, stuprata perché rivendicava il suo diritto di voto e di guidare l' automobile. Gli ho parlato della mia amica yazida Nadia Murad, premio Nobel, coinvolta insieme a me dal presidente francese Macron in un Comitato per l' uguaglianza.

OPRAH WINFREY MICHELLE OBAMA

Abbiamo progettato di coinvolgere Michelle Obama o in alternativa Oprah Winfrey per parlare di questi temi».

 

E lui non si è spaventato?

«Al contrario. Era entusiasta, mi ha incoraggiato, felice di portare a Sanremo queste donne meravigliose. Con lo staff della direzione artistica ho cominciato a raccogliere i dati Onu e a preparare il monologo che avrei dovuto presentare nella serata inaugurale.

OPRAH WINFREY MICHELLE OBAMA

Ho disdetto altri impegni e mi sono messa a lavorare sodo».

 

Ne hai parlato anche con la direttrice di Rai 1, Teresa De Santis?

«No. Ho capito che insorgevano delle difficoltà quando l' Ufficio scritture della Rai ha iniziato a tergiversare sul contratto e a rinviare le prenotazioni dei voli. Ma la direzione artistica mi tranquillizzava, andiamo avanti!».

 

Ed ecco che la notizia della tua partecipazione a Sanremo viene anticipata da Dagospia.

«Già. Sarebbe interessante sapere da dove gli è arrivata la notizia, con timing perfetto. Spiegherebbe tutto quel che è successo dopo. Gli attacchi, le insinuazioni, l' accusa di essere niente meno che una persona che odia e denigra il paese di cui sono cittadina. Mentre Sanremo sarebbe stata un' occasione ideale di apertura al mondo su tematiche che non sono né di destra né di sinistra».

 

Quando è arrivato il no definitivo della Rai?

«Sabato scorso mi hanno telefonato pregandomi di fare io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. Ma, voglio ripeterlo, Amadeus non ha nessuna colpa. Mi auguro che riesca a portare avanti il suo bellissimo progetto».

 

Come ti spieghi la campagna ostile di cui sei stata oggetto?

rula jebreal 5

«Evidentemente qualcuno si è spaventato che venisse offerta una ribalta a italiani nuovi, a persone diverse come me che appartengono a un' Italia inclusiva, tollerante, aperta al mondo, impegnata in missioni di dialogo e di pace».

 

Dipenderà dal fatto che sei araba, che hai la pelle scura? Ricordo quando il ministro Calderoli ti apostrofò come "signora abbronzata dal nome impronunciabile". E l' anno scorso Salvini protestò contro il voto della giuria in favore di Mahmood.

«Salvini? Non so, non posso dirlo, sono sotto choc. Certo in Rai c' è un brutto clima e gli attacchi sono partiti da persone a lui vicine. Trasmettono un' immagine chiusa, vecchia dell' Italia. Cosa vuol dire essere italiani? Avere tutti la pelle dello stesso colore e le stesse idee?

 

L' Italia che noi sogniamo per i nostri figli è un paese collegato al resto del mondo. È un' Italia in cui c' è posto per Salvini ma anche per Liliana Segre e, se permettete, per Rula Jebreal. Io ho solidarizzato con Giorgia Meloni quando ha subito insulti misogini. Non vorrei che donne prestigiose e testimoni di violenza si sentissero allontanate dalle nostre manifestazioni più importanti. Mia madre si è suicidata dopo aver subito uno stupro. Penso sempre a lei quando visito i paesi in guerra. Sono stata la prima donna inviata dal New York Times in Siria dopo lo scoppio del conflitto».

 

amadeus sanremo giovani

So che collabori a testate giornalistiche importanti, che hai lavorato alla Cnn e ora alla Msnbc. Credo però che qui da noi ti vengano addebitati come una colpa il profilo glamour, la frequentazione del jet set.

«Chiedo solo di essere giudicata per il mio lavoro, è troppo? All' Università Americana di Roma per nove mesi ho seguito la borsa di studio assegnata a cinque giovani siriane vittime di guerra. All' Università di Miami ho l' incarico per un Phd intitolato "Persuasione, propaganda genocidio". È vero. In Italia ho avuto una figlia da un artista bolognese. Poi c' è stata la relazione con il regista Julian Schnabel e ho sposato il banchiere Arthur Altschul, tra parentesi, entrambi ebrei. Ma non mi sono mai rilassata, ho continuato a impegnarmi nel lavoro».

Gad Lerner

 

A proposito. Ricordo la tua partecipazione alle mie trasmissioni con Amos Oz e David Grossman. Come definiresti il tuo rapporto di donna araba con Israele?

«Ma io amo Israele, esattamente come loro! Vado a votare, credo in un Israele multiculturale, anche arabo, perché la democrazia è fatta di diversità. Sono cresciuta leggendo Haaretz, critico le politiche governative esattamente come i miei illustri concittadini che hai citato».

 

E di fronte all' accusa di denigrare l' Italia, descrivendola come un paese razzista, cosa rispondi?

«Resto allibita. Sono grata all' Italia, e dopo quel che è successo intensificherò le mie presenze qui, non solo per venire a trovare mia figlia. Impegnarsi contro la xenofobia e la violenza sulle donne non deve essere né di destra né di sinistra.

Se qualcosa devo rimproverarmi, è di non avere spiegato meglio quel che stavo facendo all' estero anche per onorare la mia cittadinanza italiana».

 

Niente Sanremo. Ti aspettano altri impegni?

«Ero in vacanza. Ma oggi volo a New York perché Msnbc vuole che partecipi alle sue trasmissioni sulla crisi Usa-Iran. Con i miei migliori auguri a Amadeus».

rula jebreal liliana segreamos oz 6rula jebreal rula jebreal carpisarula jebreal pubblicita carpisarula jebreal carpisarula jebreal pubblicita carpisaMATTEO RENZI RULA JEBREALrula jebreal 2rula jebreal 1Piazzapulita Rula Jebreal Nicola-Porrorula jebreal mariagrazia chiuriPiazzapulita Rula Jebreal Nicola-Porrorula jebreal rifugiati siriani rula jebreal laurea honoris causa all american university di roma rula jebreal laurea honoris causa all american university di romaRULA JEBREALRULA JEBREAL E HARVEY WEINSTEINrula jebreal 2

 

LILIANA SEGRE

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...