QUEL MILIONE DI DOLLARI ELARGITO DALLA CIA ALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (SAI CHE SORPRESA!) - MAURIZIO CAPRARA RIVELA CHE TRA I DOCUMENTI DESECRETATI DA TRUMP C'E' UN DOSSIER DATATO 1963 CHE PROVA IL SOSTEGNO DIRETTO DEGLI STATI UNITI ALLA DC, CHE SI CONTRAPPONEVA AL PIÙ GRANDE PARTITO COMUNISTA D'OCCIDENTE, IL PCI DI BERLINGUER - GLI AMERICANI SOSTENNERO LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL GIUGNO '63 - L'ANALISI DELLA CIA IN MERITO ALL'INDEBOLIMENTO DEL PARTITO DELL'ALLORA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FANFANI - L'INGERENZA DELL'FBI, CHE IMPOSE LA "LINEA DELLA FERMEZZA", DURANTE LE SETTIMANE DEL SEQUESTRO MORO

LA VITA DI ALDO MORO FU SACRIFICATA PER NON LASCIARE L'ITALIA ALLA MERCÉ DELLE BRIGATE ROSSE - GIUSTI, RECENSENDO “ESTERNO NOTTE” DI BELLOCCHIO, METTE IL DITO NELLA PIAGA: “CON MORO VIVO MAGARI LE BR NON SAREBBERO STATE DECAPITATE COME ACCADRÀ DUE ANNI DOPO”. BEN DETTO: DA QUI SI DEVE PARTIRE PER RIAPRIRE LA BOTOLA DELLA MORTE DI MORO - VOLATI A ROMA, GLI UOMINI DELL’FBI IMPOSERO A FRANCESCO COSSIGA LA ''LINEA DELLA FERMEZZA": INTERVENIRE IN VIA GRADOLI AVREBBE INFIAMMATO ANCOR DI PIÙ IL TERRORISMO. OCCORREVA ESTIRPARE L'INTERA RETE DELLE BRIGATE ROSSE. E COSSIGA DOVETTE PIEGARE LA TESTA (E L'ANIMA) ALLA DECISIONE DI SACRIFICARE LA VITA DEL SUO AMICO E MAESTRO POLITICO

https://www.dagospia.com/politica/perche-moro-fu-sacrificato-ragion-stato-per-l-fbi-occorreva-estirpare-rete-332062

 

 

 

Estratto dell'articolo di Maurizio Caprara per “Sette – Corriere della Sera”

 

documento della cia che prova il sostegno usa alla dc

La storia non si fa con i “se”, ma sarebbe interessante sapere come sarebbe andata quella dell’Italia se alla Casa Bianca, nel pieno della Guerra Fredda, ci fosse stato Donald Trump. [...]

 

Tra le 77.857 pagine del materiale d’archivio sull’assassinio di John Kennedy declassificato in marzo per disposizione di Trump, un documento riferisce di finanziamenti della Cia alla Democrazia cristiana. Dollari per la forza di maggioranza relativa nel nostro Paese e in tutti i governi della cosiddetta Prima Repubblica e formazione che dal 1947, tranne tra 1976 e 1979, si trovò all’opposizione il Pci, il più grande partito comunista dell’Occidente.

amintore fanfani john fitzgerald kennedy

 

Un altro dei documenti resi consultabili accenna a “sostegno” per “sindacati anticomunisti” francesi e italiani. Un altro ancora a “sostegno selettivo” per dirigenti “autonomisti” del Partito socialista di Pietro Nenni. Tra le migliaia di fascicoli, sull’Italia potrebbero non essere i soli del genere.

 

Il riscontro sul danaro che la Central intelligence agency faceva avere alla Dc è in un memorandum di sei cartelle battute a macchina, non più “Top secret”. Sulla prima, l’intestazione “The White House”. Data, 10 settembre 1963. Oggetto: “Comitato direttivo sulle operazioni di azione segreta”. Fra riepiloghi di missioni della Cia all’estero, dalla fornitura di fucili a esuli haitiani ad appoggio per “infiltrazioni” nel Vietnam del Nord (“Non un gran successo. Alte perdite di squadre”), un capitoletto ha il titolo “Italia”. Prima di dettagli utili a comprenderlo meglio, eccolo.

amintore fanfani john fitzgerald kennedy

 

“Con l’approvazione del Gruppo Speciale Nsc 5412/2, il partito della Democrazia cristiana è stato sostenuto dalla Cia con un milione di dollari nella campagna che ha portato alle elezioni di giugno (oltre a 600mila dollari ad altre componenti politiche in Italia)”, è l’inizio.

 

A seguire, benché indichi il mese di giugno, il documento riporta un’analisi che appare credibile collegare all’arretramento subito dal simbolo dello scudo crociato nelle urne del 28 aprile 1963 per il Parlamento: “La spiegazione della Cia per la perdita di forza della Dc nelle elezioni è che (1) vi è stata una perdita di voti tra gli operai del Sud, i quali hanno ricevuto il trattamento comunista quando si sono trasferiti nelle città del Nord; (2) Fanfani, e (3) l’udienza papale concessa al genero di Krusciov”.

 

aldo moro ed enrico berlinguer

Di quest’ultima, concessa da Giovanni XXIII, si afferma che “ha avuto un effetto sugli italiani religiosi anticomunisti, comprese le mogli degli operai che erano riuscite in precedenza a convincere i mariti a votare contro i candidati comunisti”. Le righe conclusive: “Nel frattempo il Gruppo Speciale ha autorizzato la Cia a spendere 125mila dollari per sostenere la Dc negli attuali sviluppi che guardano verso la formazione di una coalizione di governo di centro-sinistra”.

 

Washington aiutava la Dc dal dopoguerra. Il Pci veniva finanziato dall’Unione sovietica. La “Via italiana al socialismo” del suo segretario Palmiro Togliatti, seppure originale, non prevedeva strappi con Mosca. Senza ribaltare il senso della storia già nota, il documento adesso pubblicabile ne fa risaltare aspetti meno palesi.

 

bettino craxi enrico berlinguer

Lo “Special Group Nsc 5412/2” citato era un comitato legato al Consiglio di sicurezza nazionale. Sua funzione, il vaglio politico delle attività americane sotto copertura. Nel 1948 una direttiva le configurava così: operazioni “contro Stati o gruppi stranieri ostili o a sostegno di Stati o gruppi stranieri amici, ma da pianificare ed eseguire in modo tale che, per esse, qualsiasi responsabilità del governo degli Usa non sia evidente a persone non autorizzate”. Tutte attività “che, se scoperte, il governo possa plausibilmente declinarne ogni responsabilità”, come “propaganda”, “guerra economica”, “sovversione”, “assistenza a movimenti clandestini”, “sabotaggio”, altro.

 

pietro nenni 1

Lo sbarco di esuli cubani nella Baia dei Porci doveva servire nel 1961 a rovesciare il regime comunista dell’Avana. Preparato dall’amministrazione precedente, fu tentato durante la presidenza Kennedy. Fallì. Sulle operazioni coperte della Cia, Kennedy volle accentuare il controllo politico. Lo “Special group” faceva capo a presidente, Dipartimento di Stato, Pentagono. Nel trattare della Dc, il documento fatto declassificare da Trump specifica che da quel gruppo veniva il via libera ai finanziamenti versati dalla Cia. Nome di Fanfani e figura del Papa erano emersi il 6 settembre 1963 in una riunione del “Board panel on covert operations”, un comitato ristretto, della quale il memorandum è un resoconto. [...]

 

Pur rimanendo il 38,28% del totale, nel 1963 i voti della Dc per la Camera calarono di oltre il 4% rispetto al 1958. Il Pci ottenne il 25,26%, quasi il 3% più di prima. L’Italia stava già virando verso il centro-sinistra. Per la prima volta dal 1947, in dicembre i socialisti sarebbero tornati in un governo. Papa Giovanni era morto il 3 giugno.

nina krusciov john kennedy

 

Tra i vari risvolti paradossali della storia della Guerra fredda se ne può rilevare uno: anche a Mosca, non solo a Washington, l’udienza in Vaticano volta a favorire “disgelo” non piacque a tutti. In Urss non ai più stalinisti, insidiosi per Krusciov. “Al plenum del Comitato centrale del 1964 riunito per mandare mio padre, per così dire… in pensione, alcuni intervennero a fargli un rimprovero: l’avere usato figlia e genero come inviati personali invece che passare per canali diplomatici”, raccontò undici anni fa Rada Krusciova all’edizione di Bergamo del Corriere della Sera.

 

Altro aspetto del documento declassificato è che la causa prima dell’arretramento democristiano veniva individuata dalla Cia in Fanfani, presidente del Consiglio da 1960 a 1963, in buoni rapporti con gli Stati Uniti. Anche con il servizio segreto. Da segretario della Dc, nel 1956, aveva raggiunto l’America in nave. A Washington il 9 agosto ebbe una “cena a sera con lunga conversazione in casa di Allen Dulles”, come Fanfani appuntò nei suoi diari. [...]

maurizio caprara foto di bacco

jfk dallas proiettile golaL AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROjfk dallaskrusciov

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…