marco travaglio alessandro orsini

LA REALTÀ HA SEMPRE LA MEGLIO SULLA PROPAGANDA: ANCHE “IL FATTO QUOTIDIANO” DI TRAVAGLIO E ORSINI ORA È COSTRETTO AD AMMETTERE CHE L’ECONOMIA RUSSA STA CROLLANDO – “LA DECISIONE DI TAGLIARE I TASSI DI UN PUNTO, PORTANDOLI AL 20%, È BASATA SUL FATTO CHE LA CRESCITA HA SENSIBILMENTE RALLENTATO E L’INFLAZIONE INIZIA A DARE SEGNI DI CONTENIMENTO” – “L’ECONOMIA RUSSA HA FINORA MOSTRATO UNA SORPRENDENTE CAPACITÀ DI ADATTAMENTO. RIMANE PERÒ LA SENSAZIONE CHE LA MACCHINA ABBIA VIAGGIATO AL MASSIMO DELLE PROPRIE CAPACITÀ E CHE ADESSO GLI SQUILIBRI DI OFFERTA PESINO SEMPRE PIÙ…”

Ecco com’è messa la Russia: la crescita inizia a rallentare

Estratto dell’articolo di Francesco Lenzi per "il Fatto quotidiano”

 

ANCHE IL FATTO QUOTIDIANO AMMETTE I GUAI DELLA RUSSIA

“E il momento di agire”, era stata la perentoria dichiarazione della scorsa settimana di Maxim Reshetnikov, ministro dell’Economia russo, sollecitando un taglio tempestivo dei tassi d’interesse. Da mesi ormai la governatrice Elvira Nabiullina si trova sotto pressione per allentare la politica monetaria da parte di esponenti politici, membri del Parlamento, direttori e proprietari delle grandi imprese e ora anche del ministro dell’Economia.

 

La sua posizione si è sempre mantenuta ferma: il contrasto all’aumento dei prezzi, giunto al 9,5% annuo alla fine del 2024 per poi superare il 10% a marzo, rimane la priorità della Banca centrale russa. Con questo obiettivo, dalla metà del 2023 i tassi sono stati costantemente aumentati, passando dal 7,5% al 21%.

 

Ora però che l’economia mostra segni di rallentamento, con le ultime previsioni che stimano una crescita per il 2025 tra l’1% e il 2%, contro il +4,1% del 2023 e del 2024, tenere insieme gli obiettivi di inflazione al 4%, crescita economica e sostegno alla spesa pubblica, soprattutto militare, si fa sempre più arduo.

 

MARCO TRAVAGLIO E ALESSANDRO ORSINI ALLA FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO

La decisione di venerdì di tagliare i tassi di un punto, portandoli al 20%, è basata sul fatto che la crescita dell’economia russa ha sensibilmente rallentato e l’inflazione inizia a dare segni di contenimento […].

 

Il calo dei prezzi di petrolio e gas, dovuto principalmente alla politica economica dell’amministrazione Trump, che ha alimentato l’incertezza sulla domanda globale e stretto accordi con i Paesi del Golfo per mantenere il prezzo del greggio intorno ai 60 dollari al barile, sta colpendo le esportazioni russe: nel primo trimestre del 2025, quelle energetiche sono diminuite del 6,3% rispetto a 12 mesi prima.

 

vladimir putin elvira nabiullina

Per la prima volta dall’inizio del 2021 gli incassi trimestrali all’estero per la vendita di beni sono scesi sotto i 100 miliardi di dollari. Oltre al rallentamento dell’export, anche la domanda interna contribuisce a raffreddare la crescita.

 

Se la spesa pubblica rimane elevata, sostenuta da una macchina bellica che nel 2025 assorbirà un terzo del bilancio pubblico (145 miliardi di dollari), in aumento di quasi il 150% rispetto a prima dell’invasione dell’Ucraina, gli investimenti in abitazioni e macchinari agricoli e industriali stanno segnando il passo.

 

vladimir putin in elicottero

Le imprese russe, dal 2022, si sono dovute adattare velocemente alle sanzioni occidentali: sono state ricostituite le catene di fornitura, ampliata la capacità produttiva per sostituire i concorrenti esteri, cercati nuovi mercati.

 

La riconversione, favorita anche da una politica monetaria e fiscale espansiva, nonché dall’appoggio di alcune importanti economie estere come quella cinese, ha permesso un sorprendente adattamento.

 

TRAVAGLIO ORSINI

Ma dopo due anni di attività sostenuta, le imprese si stanno scontrando con ostacoli strutturali difficilmente superabili nel breve termine. Con la disoccupazione al 2,6%, il mercato del lavoro è vicino al pieno impiego e la scarsità di manodopera sta frenando la produzione.

 

 Al tempo stesso, tassi d’interesse reali a doppia cifra rendono il credito proibitivo per molte imprese, rallentando investimenti e piani di espansione.

 

A complicare il quadro restano gli effetti delle sanzioni occidentali: se alcune aziende si sono adattate, […]  quelle che operano in settori che dipendono da componentistica e tecnologie occidentali continuano a subire pesanti limitazioni.

 

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 15

Dopo il calo mensile dell’attività economica registrato a marzo, che ha interessato quasi tutti i settori, l’ultimo bollettino della Banca centrale prevede un nuovo moderato ribasso (o al massimo una stabilizzazione) anche per il mese di aprile. Nei primi tre mesi dell’anno, le vendite di abitazioni sono in sensibile discesa, in media dell’8% rispetto all’anno precedente.

 

Come detto, crescono i consumi pubblici, ma anche quelli privati continuano a farlo, nonostante la politica monetaria restrittiva, trainati da una crescita dei salari reali stimata intorno al 2% nel 2025, dopo il +4,2% del 2024.

 

vladimir putin elvira nabiullina

In questo scenario sempre più fragile e polarizzato, la decisione di ridurre i tassi al 20% ha segnato una prima, cauta apertura. Ma Nabiullina ha tenuto a precisare che la politica monetaria resterà restrittiva “per un periodo prolungato”, segnalando che l’inflazione […] non consente margini per un allentamento più deciso.

 

[…]

 

Putin non può permettersi un rallentamento della macchina bellica, necessaria, al di là dei negoziati di pace in corso, alla conquista del Donbass ucraino, e che rappresenta oggi la spina dorsale della produzione industriale. Nel suo ultimo intervento, Nabiullina ha parlato di un’economia “eterogenea”, con comparti ancora in crescita, sospinti dalla spesa pubblica, e altri ormai in stagnazione.

 

marco travaglio

Il taglio dei tassi di inizio giugno non rappresenta quindi l’inizio di una fase espansiva, ma un aggiustamento tattico in un equilibrio sempre più precario tra obiettivi difficilmente compatibili. L’economia russa ha finora mostrato una sorprendente capacità di adattamento, una capacità che non è ancora persa, soprattutto se l’atteggiamento da parte americana si dimostrerà più morbido.

 

Rimane però la sensazione che la macchina abbia viaggiato al massimo delle proprie capacità e che adesso gli squilibri di offerta, relativi al mercato del lavoro, alle catene di fornitura e al contesto internazionale delle materie prime, pesino sempre più, abbassando il ritmo di sviluppo. Bilanciare la necessità di sviluppo e il sostegno alla macchina bellica con la stabilità dei prezzi è stato il difficile compito della governatrice Nabiullina nell’ultimo anno, un compito ancora lontano dall’essere concluso.

marco travaglio federico fubini otto e mezzo 2vladimir putin elvira nabiullinavladimir putin in un campo di grano immagine creata con midjourney 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)